L'ARAN vuole eliminare i giorni di permesso retribuiti per il personale docente a tempo indeterminato.


C'è un'altra grana che pochi conoscono, è in atto uno scontro tra le sigle sindacali Flc-Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda con gli esperti della contrattazione dell’ARAN che vogliono eliminare i giorni di permesso retribuiti per il personale docente a tempo indeterminato.

Attualmente tale personale può usufruire complessivamente di 9 giorni. I primi 3 senza alcuna limitazione, gli altri 6 da scalare dalle ferie annuali. L’ARAN vorrebbe far rientrare anche i primi 3 giorni nel calderone delle ferie annuali, significa che i dirigenti potrebbero concederli solo senza oneri per lo Stato, ovvero solo se il docente trova un sostituto e poi restituisce le ore.
Vedremo come andrà a finire.

Intanto il ministro Bussetti, è soddisfatto per l’accordo raggiunto con i sindacati scrive sulla sua pagina di Fb: “Il 24 aprile abbiamo firmato un’importante intesa con i sindacati della scuola.

Al centro dell’accordo abbiamo messo due punti: più risorse per il prossimo rinnovo contrattuale e soluzioni mirate per il precariato.

A chi ci accusa di aver fatto solo promesse elettorali rispondiamo con i fatti: stiamo già convocando i tavoli tecnici promessi ai sindacati per rendere operativa l’intesa.

Si parte il 6 maggio con quello sul reclutamento e sul precariato. Il 14 maggio parleremo di dirigenti scolastici, il 20 di contratto, il 28 di Università, Ricerca e Alta formazione artistica, musicale e coreutica".

Guarda caso... tutto prima delle elezioni europee...
Il ministro Bussetti non ha detto nulla di concreto sulla regionalizzazione.

Strano vero? Non proprio... tutto scritto sul copione insieme agli attori... i sindacati confederali che baratteranno il mantenimento dei tre giorni di permesso con la sospensione dello sciopero?
Invece di migliorare si gioca con togliere e rimettere per fare la parte di una vittoria spuntata sull' ARAN.

A pensar male non si sbaglia mai! Mah!
Ci hanno svenduto per un pugno di lenticchie!!!

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