A pensar male non si sbaglia mai!

A pensar male non si sbaglia mai!

Secondo il quotidiano “Il Messaggero” l’aumento medio lordo mensile si aggirerebbe intorno a 95 euro a partire dal 2020 per gli insegnanti.

Si parla di “impegno” a reperire i fondi per il rinnovo del contratto dal prossimo DEF, per programmare nel triennio 2020-2022 un recupero salariale tanto che il ministro Bussetti ha parlato di «aumenti a tre cifre».


In base a queste premesse, seguendo le stime sull’inflazione, gli aumenti dovrebbero arrivare gradualmente nel triennio 2019-2021 a 95 euro di media, anche un po’ di più.

Come punto di partenza viene presa l’inflazione calcolata con l’Ipca, l’indice dei prezzi al consumo armonizzato per i paesi membri dell’Unione Europea: la previsione per il triennio è del 4,2%. Vale a dire che, su uno stipendio medio annuo del personale scolastico, l’aumento sarebbe di 1.260 euro circa l’anno. Circa 95 euro al mese su 13 mensilità. Il personale della scuola infatti ha uno stipendio medio lordo annuo, comprensivo di tutto dagli straordinari alle indennità, di 30mila euro.

Per salvaguardare gli stipendi rispetto all’inflazione andrebbero quindi stanziati circa 4,1 miliardi di euro netti, circa 6,8 miliardi lordi. Questo è il primo passo, legato all’inflazione, ma per i sindacati resta fondamentale aggiungere qualche euro mensile in più, per recuperare la distanza con le retribuzioni degli altri paesi europei. Per concretizzarlo, saranno necessarie nuove risorse da stanziare sul contratto.

Permettetemi di essere scettico difronte agli “impegni” politici pre elezioni e gli aumenti probabili, in base alla “previsione” dell’inflazione al 4,2%, che finirebbero negli stipendi del personale della scuola.

Una domanda la pongo a tutti: cosa accadrà se poi non si dovessero trovare i soldi per aumentare gli stipendi? Che faranno i sindacatoni prontofirma? Scenderanno in piazza solo dal 2020 in poi? Ma per favore... sono ridicoli!

Un accordo firmato esclusivamente in base ad impegni politici futuri e previsioni dell’inflazione, secondo voi cos’è?

Ritengo che le probabili risorse (sempre che la 1a Commissione Bilancio della Camera e del Senato diano l’ok) siano comunque insufficienti.

Ricordo che gli stipendi degli insegnanti italiani rispetto alla media europea sono inferiori del 24%. (Fonte Flc-Cgil).

Le cifre proposte dal Ministero non sono altro che i soliti 80 euro netti al mese.

Ma insomma di cosa stiamo parlando?

È proprio vero che Flc-Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda si sono svenduti per i soliti 80euro + un piatto di lenticchie.

V E R G O G N A !

IL 17 maggio noi (Unicobas) insieme all’Anief, ai Cobas e ai Cub abbiamo confermato lo sciopero!

Decidete una volta per tutte da che parte stare!

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