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Visualizzazione dei post da febbraio, 2020

Decreto milleproroghe, le novità previste per la scuola

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fonte: La Tecnica della Scuola   La Camera conferma la fiducia al governo sul decreto legge Milleproroghe con 315 voti a favore, 221 contrari ed un astenuto. Nel testo, approvato dalle Commissioni Bilancio e Affari costituzionali, sono stati inseriti numerosi emendamenti che portano novità, anche sostanziali, rispetto alle precedenti redazioni. Leggi anche Concorso scuola, i bandi entro fine aprile: lo dice il decreto Milleproroghe Decreto milleproroghe, le novità previste per la scuola Ecco i principali provvedimenti previsti per la scuola (fonte Flc Cgil) . Scuola Il concorso straordinario, il concorso ordinario, la procedura straordinaria per il conseguimento dell’abilitazione nella scuola secondaria, previsti dall’art. 1 comma 1 del decreto legge 126/19 devono essere banditi entro il 30 aprile 2020. La prova scritta relativa al concorso straordinario della scuola secondaria e alla procedura finalizzata all’abilitazione all’insegnamento nella scuola secondaria riguard

Se i ragazzi a scuola non ci vogliono andare, state tranquilli che non ci andranno! Lo sanno bene i genitori! Partiamo da questo punto per analizzare la dispersione scolastica e trovare le soluzioni.

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Investire seriamente nell'istruzione pubblica laica statale. L’obbligo scolastico a 18 anni è un’ottima proposta ma credo non sia sufficiente per combattere la dispersione scolastica e contrastare i fenomeni pericolosi di “Neet” e “Hikikomori”. Pochi giorni fa tutti i media italiani hanno ripreso la notizia che vorrebbe al vaglio una proposta di estensione dell'obbligo scolastico fino a 18 anni. Motivazione? Combattere la dispersione scolastica. Forse sarebbe opportuno ripensare anche ad un processo di valutazione di fine anno per tutti gli anni delle scuole secondarie di secondo grado con un esame finale. Dobbiamo alzare il livello qualitativo dei nostri studenti e portare l'obbligo a 18 anni. Con la possibilità, in corso d'opera, di reindirizzare gli studenti meno portati per lo studio, in indirizzi professionali, all'interno dello stesso istituto, seguirli anche dal punto di vista psicologico – motivazionale ed evitare l’autoesclusione dal tessuto sociale (fe

Vi spiego perché essere contrari alla legge di parità non è un’ideologia sessantottina ma una garanzia dell'art. 33 della Costituzione!

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La parità scolastica è certamente un argomento che il ministro dovrà affrontare anche se non l’ha inserito nelle linee di indirizzo, non si sa se volutamente o meno. La parità scolastica in Italia è una partita aperta, una falla del sistema Stato che è di difficile soluzione. L’influenza del Vaticano sul sistema scolastico italiano è reale, non è soltanto per la vicinanza, il Miur dista solo 5,9 Km dalla Città del Vaticano ma soprattutto per le leggi, gli accordi e convenzioni che regolano i rapporti tra i due stati. In Italia esiste il principio costituzionale della libertà di educazione e trova la propria realizzazione attraverso le scuole statali, le scuole riconosciute paritarie e le scuole non paritarie ai sensi della Legge 10 marzo 2000, n. 62, nonché le scuole straniere, comunitarie e non comunitarie, operanti sul territorio nazionale di cui al DPR 18/04/1994, n. 389. Le scuole non statali sono costituite da scuole paritarie private e degli enti locali e le scuole non pari

Ecco la fine della carta docenti... trasformato in mancetta tassata

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Non so se sia una strategia per far incazzare ulteriormente gli 850mila insegnanti della scuola pubblica laica statale. Il bonus carta docenti di 500 euro sarà probabilmente trasformato in mancetta (tassata) nello stipendio e suddiviso anche al personale non docente. Complimenti agli strateghi del ministero e alle forze politiche di questo governo "esperti" nel creare ulteriori contrapposizioni e dissapori tra il personale della scuola pubblica statale.  I 500 euro diventeranno 21,39 euro netti al mese Ma facciamo i conti altrimenti gli "illuminati" grillini dicono che scrivo fesserie: In Italia per l'anno scolastico 2019/2020 ecco la situazione dei posti: Insegnanti - posti comuni nella scuola statale di ogni ordine e grado 684.880 Insegnanti - posti di sostegno della scuola statale 150.609 Personale Ata composto da: assistenti amministrativi, assistenti tecnici, addetti alle aziende agrarie, collaboratori scolastici, cuochi e guardarobieri olt

Comunicato stampa del segretario Unicobas Scuola & Università della Lombardia

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Comunicato stampa del segretario Unicobas Scuola & Università della Lombardia Il sindacato Unicobas Scuola & Università della Lombardia esprime netta contrarietà per il modo con cui i 5 Stelle si stanno comportando nei confronti del comparto scuola e perché continuano a generalizzare sparando a zero su tutti i sindacati. Cari 5Stelle non dite e non scrivete castronerie! Fate i nomi dei sindacati con cui non riuscite a dialogare, ovviamente mi riferisco anche al ministro Lucia Azzolina. Noi Unicobas non mascheriamo con la richiesta di aumento stipendiale, la questione del precariato, non l’abbiamo mai fatto. Se per voi gli stipendi vergognosamente bassi di un milione tra docenti e personale ata sono un falso problema, visto che percepite in un mese 13 mensilità di un assistente amministrativo, per il personale della scuola (prof, educatori e ata) lo è eccome! Vi mettete in difensiva per l'incapacità di presentare disegni di legge che migliorino la vita dei pro

Cara Lucia Azzolina, prima che diventassi ministro, eri d’accordo su tutto quello che ho scritto in questo articolo. Oggi lo sei ancora?

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Cara Lucia Azzolina, prima che diventassi ministro, eri d’accordo su tutto quello che ho scritto in questo articolo. Oggi lo sei ancora? L'Italia non ha bisogno di schiavi e stupidi utili, di test(Invalsi)-man ma di una scuola di qualità. L'Invalsi “testificio” è uno strumento pericoloso che annulla il pensiero critico, non permette l'analisi e la risoluzione dei problemi diversificati, non tiene conto delle diverse situazioni territoriali, sociali e di disabilità degli studenti e dà un voto ad un docente che eredita la classe con lacune, trasformandolo di colpo in un insegnante incompetente. Il sindacato Unicobas dice NO alla scuola dei “testifici”! E’ contro la Legge 107/2015. Noi protestiamo contro la cancellazione per tutti, della titolarità di istituto, contro la disparità di trattamento per e fra i neo-assunti, contro gli ambiti territoriali grandi quasi come i territori provinciali. I docenti sono di fatto senza più nessuna stabilità lavorativa, senza più conti