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Visualizzazione dei post da luglio, 2018

Addirittura più soldi alle scuole paritarie confessionali? Caro Ministro Bussetti non ci siamo!

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Addirittura più soldi alle scuole paritarie confessionali? Caro Ministro Bussetti non ci siamo! Caro Ministro, lei ha difeso ancora le scuole paritarie e ha dichiarato: " E' mia intenzione rivedere il meccanismo di erogazione delle risorse oggi destinate in maniera inversamente proporzionale alla retta. Utilizzerò criteri basati sulla qualità didattica del servizio. Le scuole paritarie, oltre a garantire la pluralità di scelta educativa, assicurano un servizio che consente di risparmiare risorse finanziarie, per servizi educativi che dovrebbero essere erogati dallo Stato. Più fondi a quelle scuole che hanno una retta più bassa e una qualità migliore del servizio ". Cosa ne pensa il M5S che nel programma elettorale era prevista la cancellazione  totale dei contributi alle scuole paritarie confessionali e private? Caro Ministro come farà ad usare i criteri sulla qualità del servizio se più della metà delle scuole paritarie da Roma in giù non paga gli insegnanti?

Ma poveri... vogliono decidere la scelta educativa con i soldi dello Stato ed avere anche le detrazioni

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Ma poveri... vogliono decidere... la scelta educativa con i soldi dello Stato, in più avere le detrazioni sulle rette.  Il Ministro Bussetti non deve favorire il sistema scolastico paritario confessionale altrimenti si ritornerà sotto il Ministero a fare casino! Suor Anna Monia Alfieri (Responsabile FIDAE delle scuole cattoliche) ha affermato recentemente: " Guardo con fiducia e ottimismo a Bussetti ministro dell’Istruzione. è viva la fiducia che in un sano atteggiamento di collaborazione si possa risolvere la più annosa e vexata quaestio. La soluzione della parità scolastica è stata condivisa dal prof. Bussetti in molteplici occasioni fino ad oggi: un modo per sostenere economicamente l’educazione di tutti i ragazzi. La soluzione è stata condivisa dal prof. Bussetti in molteplici occasioni fino ad oggi: un modo per sostenere economicamente l’educazione di tutti i ragazzi – anche di quelli che non frequentano la scuola statale – e allo stesso tempo far risparmiare risorse

Vogliamo una scuola di qualità che insegni... agli studenti!

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Basta con il sostegno assegnato a chi non ha la specializzazione! Basta assegnare l'educazione fisica alle maestre che non sono insegnanti di scienze motorie! Basta assegnare gli sportelli psicologici agli insegnanti di religione che non sono psicologi! Basta assegnare le lingue straniere alle maestre che non sono prof di lingue! Questo vale anche per tutti i prof che sono lì esclusivamente per partecipare ai progetti e alle varie attività che non c'entrano nulla con l'insegnamento. Basta!!! Inseriamo i docenti di laboratorio di scienze e tecnologie informatiche in ogni ordine di scuole, dalle materne alle superiori. L'approssimazione... non è sintomo di professionalità! Vogliamo una scuola di qualità che insegni... agli studenti! Le fotocopie si possono fare anche di pomeriggio... Paolo Latella

Basta ingiustizie e basta fondi e contributi a tutto ciò che è confessionale!

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Questo governo ha come priorità la giustizia sociale e il ripristino dello stato di diritto?  Allora evitiamo di perpetrare ulteriormente un’ingiustizia nel mondo della scuola. Dal 2003 gli insegnanti di religione percepiscono scatti ogni due anni pari al 2,5%, li percepiscono sia i precari che quelli a tempo indeterminato.  In Italia li percepiscono anche i magistrati, i prof universitari e gli ufficiali dell’esercito. Cosa hanno di diverso tutti gli altri insegnanti e il personale non docente che gli scatti li sentono soli quando girano la chiave nella porta di casa? Pensate che addirittura i precari della scuola stanno ancora aspettando lo stipendio da diversi mesi! Questa Chiesa ⛪ non ha mai smesso di interferire sugli affari dello Stato Italiano anzi beneficia di sconti, contributi quando dovrebbe essere il contrario! I leghisti invece di camminare con il Rosario in mano dovrebbero bussare alle porta della Santa Sede e chiedere di pagare le tasse sugli immobili prese

Caro Ministro Marco Bussetti

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Caro Ministro Marco Bussetti, sarà d’accordo con me, visto che è stato un prof, dirigente scolastico, dirigente dell’USR Lombardia e docente universitario, che per sedersi dietro una cattedra in una classe delle scuole superiori di secondo grado occorre avere la conoscenza e la competenza di un docente universitario congiunte alla didattica strutturata, molecolare, personalizzata, spesso ignorata e sottovalutata dagli stessi docenti universitari. Senza sottolineare quanto ci è richiesto dal punto di vista relazionale. Nel docente delle superiori si sommano la delicatezza della didattica e lo spessore della conoscenza accademica. Noi siamo l'ultima barriera alla devianza giovanile di massa. Nel nostro mestiere c'è ormai una colonizzazione lavorativa che ci occupa l'intera giornata, senza il diritto alla remunerazione per la reperibilità. Nel mestiere dell’insegnante di ogni ordine e grado c'è dolore, costrizione, povertà, disperazione, mobbing sottile di capi e capett

La vera rivoluzione culturale deve partire dalla figura dell’insegnante!

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La vera rivoluzione culturale deve partire dalla figura dell’insegnante! La carriera nella scuola è fondamentale! Il contratto da insegnante deve consentire, dopo vent’anni, a rivestire l’incarico professionale di ispettore di materia (dipartimentale) o a scelta tutor universitario, sempre superando un concorso interno. È prioritario ripristinare gli scatti biennali di aumento come avviene per i docenti universitari mentre ai docenti sono stati cancellati. Non si cresce professionalmente facendo lo scrivano, predisponendo e/o partecipando ai PON! Smettiamola di scappare dalle classi perché è fastidioso e faticoso insegnare! Se non si vuole più farlo, si scelga un altro lavoro e si lasci il posto ad un altro collega giovane. Ci sono centinaia di migliaia di precari preparatissimi che avrebbero tutto il diritto di essere stabilizzati con contratti a tempo indeterminato. Invece la 107 (legge PD) prevede dal 2019 il divieto di insegnare ai docenti che hanno già accettato tre anni di inc

Momento catartico di un martedì lodigiano caldissimo

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Cari radical chic, cari petalosi rossi, carissimi communisti (bolscevichi contro senso o contro mano scegliete voi) piddini con il rolex: Sapete perché il decreto “Dignità “ tanto voluto dal M5S è odiato da Berlusconi e da tutti i padroni (i datori di lavoro sono un’altra cosa)? Semplice perché è un atto dovuto verso la dignità della gente. Questa è la prima vera azione di “sinistra” che tutelerà il popolo. Si, avete letto bene, di sinistra, quella reale. La prossima sarà quella di cancellare la norma presente nella “BuonaScuola” che vieta al personale precario (insegnanti e personale non docente) di lavorare per più di tre anni. Infatti questa legge tanto voluta da Matteo Renzi, in risposta alla sentenza europea che imponeva all’Italia di stabilizzare i precari dopo tre anni di supplenze, invece di aiutare i lavoratori li penalizza gravemente, vietandogli addirittura di continuare ad insegnare non potendo più accettare supplenze annuali. Pensate solo per un attimo cosa accadrebbe a