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Visualizzazione dei post da marzo, 2015

Liste nazionali candidati Unicobas per il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione

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Liste nazionali candidati Unicobas per il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione Elezioni del 28 aprile 2015 (29 per la Sardegna e Civitavecchia) Bisogna vigilare. Questo Governo non vuole che si vada a votare per eleggere i candidati del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione. Non vuole avere problemi di incostituzionalità sulla riforma e non vuole incassare pareri negativi su ogni forma antidemocratica che ledano i diritti degli studenti e di tutto il personale della scuola. Il D. lgs 233/1999 attribuisce al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione i ruoli di: - "garanzia dell'unitarietà del sistema nazionale dell'istruzione"; - "supporto tecnico-scientifico per l'esercizio delle funzioni di governo nelle materie di cui all'articolo 1, comma 3, lettera q), della legge 15 marzo 1997, n. 59" (ossia "istruzione universitaria, ordinamenti scolastici, programmi scolastici, organizzazione generale dell'istruzione scolastic

Paolo Latella si candida come membro del CSPI Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione

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Care colleghe e cari colleghi, ho deciso di accettare la candidatura come membro del CSPI Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione per la scuola media superiore di II grado. Si vota il 28 aprile 2015 in ogni scuola in tutta Italia. Può votarmi chi insegna e lavora nelle scuole superiori di II° grado (Licei, Tecnici, Professionali, IIS). Lista n. 4 Unicobas Scuola - prof. Paolo Latella Ricordo che il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione è un organo che formula pareri obbligatori sulle politiche del personale della scuola, sulla valutazione e sull’organizzazione generale del sistema scolastico nazionale, sugli standards nazionali dell’istruzione. Inoltre, è chiamato a dare un parere sulle proposte sottoposte dal Ministro in carica e ad esprimersi, anche autonomamente, su materie legislative riguardanti la pubblica istruzione. Può commissionare indagini conoscitive e farne relazione al Ministro. Scelte sbagliate dei vari governi hanno prodotto danni enormi alla scuola

Il Presidente Sergio Mattarella non firma il Ddl Scuola!

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Il Presidente Mattarella si candida ad essere l’alleato numero uno dei docenti precari che in questi giorni si battono per tutelare i diritti alla stabilizzazione. Una notizia in qualche modo preannunciata dal ritardo di calendarizzazione del Ddl scuola, che dal 23 marzo non ha ancora una data certa di discussione in aula, viene alimentata dai rumuors circolanti nei corridoi di Montecitorio che vorrebbero il presidente restio a firmare il provvedimento. Al momento non si hanno notizie certe su quando inizierà l’iter parlamentare mentre sull’attività delle camere incombono le festività pasquali. Il rischio che salti tutto aumenta di giorno in giorno. Il parere del capo di Stato Sappiamo che Mattarella, in qualità di Presidente della Repubblica, deve esprimere il suo parere apponendo la firma nel caso in cui un autorevole organo faccia emergere dubbi di costituzionalità. Questo viene espressamente statuito dall’articolo 87 della nostra Costituzione, precisamente al titolo II “Il pres

Riforma. Come avverranno assunzioni a settembre 2015 tramite gli albi. Le scuole dovranno presentare piano organico entro maggio.

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L'organico, secondo la bozza di DDL pubblicata dalla nostra redazione, sarà costituito dai posti comuni (su cattedra) e dai posti funzionali, per il potenziamento dell'offerta formativa. Come sarà determinato il numero per scuola? Per il 2015, l'organico funzionale sarà attivato soltanto per la scuola primaria e secondaria di I e II grado, per l'infanzia si avvierà un progetto successivo che vedrà coinvolgere 23 mila insegnanti . Nel frattempo, per primaria, secondaria di primo e secondo grado, entro maggio 2015 dovrà essere determinato l'organico funzionale. Si tratta della prima attivazione per la quale le scuole dovranno presentare il progetto del Piano dell'offerta formativa cui sarà legata la dotazione organica. Tempi davvero risicati e incerti, dato che tutto ciò è un disegno di legge che deve ancora iniziare il cammino parlamentare. Anche quando il DDL dovesse essere approvato entro aprile, i dirigenti (perché saranno loro i responsabili) saranno co

La "Buona Scuola" in 18 punti descritti nel Disegno di Legge.

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Vediamo in quante mosse cambia la scuola statale: 1. Svelato il piano di assunzioni, non 150 mila nè 130 mila docenti ma soltanto 100.701 + 9,8% dell’organico. Verranno assunti i docenti presenti in GAE e GMP. Disperazione per gli idonei ai concorsi ordinari, per i 23 mila docenti della scuola d’infanzia abilitati e tutti coloro che pur avendo svolto servizio per tre anni su cattedra vacante sono nelle graduatorie di istituto e terza fascia... tutti esclusi dalla stabilizzazione! 2. Il Governo ha stanziato 20 milioni di euro per tamponare coloro che faranno ricorso. 3. I precari che hanno svolto il servizio per 3 anni su posto vacante dovranno presentare la domanda per essere inclusi nella graduatorie nazionale e sperare di essere assunti. Chi non rientra nelle assunzioni perchè fuori dai 100 mila posti, dovrà aspettare l’altro anno ma non potrà più firmare un contratto a tempo determinato. Chi lo farà sarà perseguito penalmente da uno a cinque anni di carcere per truf

Renzi fa punto con Giannini e Pd

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Ansa: Riforma della scuola e della Rai domani sul tavolo del Consiglio dei ministri convocato   alle 17.30. Il premier Matteo Renzi ha lavorato ieri alle ultime limature in una riunione notturna con il ministro Stefania Giannini, i parlamentari Dem della vigilanza Rai e il sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli.  Finite adesso riunioni parlamentari Pd su scuola e Rai. Molto bene. È proprio  #lavoltabuona — Matteo Renzi (@matteorenzi)  10 Marzo 2015 Il capitolo scuola e il nodo assunzioni  -  Nel testo dovrebbero entrare le annunciate assunzioni di migliaia di precari. Il provvedimento, destinato a concretizzare la  Buona Scuola , ha due idee di fondo: l'autonomia e la qualità. Con un forte investimento sul ruolo dei "presidi-sindaci" che dovranno essere sempre meno burocrati e più attenti alla didattica con l'aiuto del corpo docente sempre più motivato dagli scatti di merito. Nelle intenzioni del governo, anche l'idea che con i finanzia

Le balle del cazzaro fiorentino sulla buona scuola

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Vi giuro non ho studiato insieme a Harry Potter a Hogwarts! (Non è difficile ormai prevedere le balle del “cazzaro” fiorentino sulla “Buona scuola”). I genitori possono iscrivere i propri figli dove vogliono, anche nei collegi più rinomati in Svizzera, addirittura possono, se sono maghi o mezzi babbani, iscriverli presso la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, dove studiano la maggior parte dei maghi di Gran Bretagna ed Irlanda. Basta presentarsi in orario al binario 9 ¾ della stazione di King's Cross a Londra per il treno Espresso di Hogwarts. Ma non possono chiedere al popolo italiano di pagare le rette a tutti i figli e parenti di re, principi, manager, politici, massoni che decidono di iscriversi alle scuole gestite dall’Opus Dei, Compagnia delle Opere, Cei, scuole confessionali e aziendali dello IOR.
L’istruzione privata e/o gestita da strutture religiose è consentita in Italia ma non deve essere un onere per lo Stato. Non lo dico io (Paolo Latella) che non conto nu

Scuola: bonus ai docenti meritevoli, indennizzi tagliati a tutti i precari.

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L'idea di premiare il merito contenuta nel pacchetto «Buona Scuola» passa anche da un bonus del 10% per i docenti con funzioni aggiuntive. Di «mentore» se collegate alla didattica, di «staff» se incentrate su compiti organizzativi. A prevederlo è l'ultima bozza del decreto buona scuola che avrebbe anche dimezzato il risarcimento dagli eccessi di “precariato”. Il provvedimento è atteso martedì in Consiglio dei ministri insieme a un disegno di legge delega che appare ancora in alto mare. Tant'è che al momento sarebbero definiti poco più dei titoli degli interventi. Tra cui scuola 0-6 anni, governance, abilitazione, diritto allo studio, istruzione professionale e Its. Un capitolo quest'ultimo che in precedenza era contenuto nel Dl. In realtà l'osmosi tra i due testi potrebbe proseguire e interessare, ad esempio, la nuova valutazione degli istituti scolastici. Rinviando agli altri articoli in pagina per i dettagli delle varie misure, in questa sede conviene sofferma