La "Buona Scuola" in 18 punti descritti nel Disegno di Legge.

Vediamo in quante mosse cambia la scuola statale:

1. Svelato il piano di assunzioni, non 150 mila nè 130 mila docenti ma soltanto 100.701 + 9,8% dell’organico. Verranno assunti i docenti presenti in GAE e GMP.
Disperazione per gli idonei ai concorsi ordinari, per i 23 mila docenti della scuola d’infanzia abilitati e tutti coloro che pur avendo svolto servizio per tre anni su cattedra vacante sono nelle graduatorie di istituto e terza fascia... tutti esclusi dalla stabilizzazione!

2. Il Governo ha stanziato 20 milioni di euro per tamponare coloro che faranno ricorso.

3. I precari che hanno svolto il servizio per 3 anni su posto vacante dovranno presentare la domanda per essere inclusi nella graduatorie nazionale e sperare di essere assunti.
Chi non rientra nelle assunzioni perchè fuori dai 100 mila posti, dovrà aspettare l’altro anno ma non potrà più firmare un contratto a tempo determinato. Chi lo farà sarà perseguito penalmente da uno a cinque anni di carcere per truffa allo Stato.
Per firmare il contratto a tempo indeterminato dovranno vincere il concorso ordinario.

4. Secondo Renzi questo DDL consentirà di realizzare una vera autonomia scolastica dando maggiori poter ai dirigenti ad assegnando alle loro scuole risorse umane, tecnologiche e finanziarie.

5. Le scuole avranno un organico potenziato (garantito a partire dal prossimo anno scolastico attraverso un piano straordinario di assunzioni) per coprire tutte le cattedre vacanti, rispondere alle nuove esigenze didattiche, organizzative e progettuali, potenziare l’offerta formativa, fronteggiare la dispersione scolastica, rendere la scuola più inclusiva, eliminare le supplenze più dannose, anno dopo anno, per la continuità della didattica.

6. Le scuole, d’ora in poi, potranno indicare il loro fabbisogno di docenti e strumenti per attuare i Piani dell’offerta formativa. I Piani diventano triennali e saranno predisposti dai dirigenti scolastici, sentiti gli insegnanti, il Consiglio di istituto e le realtà territoriali.

7. I presidi potranno scegliere loro squadra individuando i nuovi docenti che ritengono più adatti per realizzare i Piani dell’offerta formativa all’interno di appositi albi territoriali costituiti dagli Uffici Scolastici Regionali. Negli albi confluiranno i docenti assunti nel primo anno attraverso il piano straordinario di assunzioni e poi tramite concorsi. Gli incarichi affidati saranno resi pubblici.

8. Il disegno di legge prevede il potenziamento delle competenze linguistiche: in particolare l’italiano per gli studenti stranieri e l’inglese per tutti (anche con materie generaliste insegnate in lingua).

9. Vengono potenziate poi: Arte, Musica, Diritto, Economia, Discipline motorie. Nella Buona Scuola viene dato più spazio all’educazione ai corretti stili di vita e si guarda al futuro attraverso lo sviluppo delle competenze digitali degli studenti (pensiero computazionale, utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media). Alle superiori, il curriculum diventa flessibile: le scuole attiveranno materie opzionali per rispondere alle esigenze degli studenti.

10. Almeno 400 ore nell’ultimo triennio dei tecnici e dei professionali e 200 in quello dei licei. L’alternanza si farà in azienda, ma anche in enti pubblici. A disposizione un fondo, a regime, di 100 milioni all’anno a partire dal 2016. Mentre 90 milioni vengono stanziati subito per l’innovazione didattica e la creazione di laboratori territoriali, aperti anche di pomeriggio, per orientare i giovani al lavoro e da utilizzare come strumento di contrasto alla dispersione.

11. I presidi hanno il potere di derogare alle regole attuali: utilizzando l’organico in modo flessibile potranno evitare la formazione di classi troppo numerose, le cosiddette classi ‘pollaio’.

12. Arriva la Carta per l’aggiornamento e la formazione dei docenti, un voucher di 500 euro da utilizzare per l’aggiornamento professionale attraverso l’acquisto di libri, testi, strumenti digitali, iscrizione a corsi, l’ingresso a mostre ed eventi culturali. La formazione in servizio diventa obbligatoria e coerente con il Piano triennale dell’offerta formativa della scuola e con le priorità indicate dal Ministero.

13. Viene istituito il bonus annuale delle eccellenze destinato ai docenti. Ogni anno il dirigente scolastico, sentito il Consiglio di Istituto, assegnerà il bonus al 5% dei suoi insegnanti per premiare chi si impegna di più. Peseranno la qualità dell’insegnamento, la capacità di utilizzare metodi didattici innovativi, il contributo dato al miglioramento complessivo della scuola. Per il bonus vengono stanziati 200 milioni all’anno.

14. Viene istituito un Portale unico dei dati della scuola con la pubblicazione di tutti i dati relativi al sistema di istruzione: bilanci delle scuole, Anagrafe dell’edilizia, Piani dell’offerta formativa, dati dell’Osservatorio tecnologico, Cv degli insegnanti, incarichi di docenza.

15. Il 5 per mille potrà essere destinato anche alle scuole. Con lo school bonus, chi farà donazioni a favore delle scuole per la costruzione di nuovi edifici, per la manutenzione, per la promozione di progetti dedicati all’occupabilità degli studenti, avrà un beneficio fiscale (credito di imposta al 65%) in sede di dichiarazione dei redditi. Cambia l’approccio all’investimento sulla scuola: ogni cittadino viene incentivato a contribuire al miglioramento del sistema scolastico.

16. Scatta poi la detraibilità delle spese sostenute dalle famiglie i cui figli frequentano una scuola paritaria dell’infanzia o del primo ciclo.

17. Il ddl prevede un bando per la costruzione di scuole altamente innovative, dal punto di vista architettonico, impiantistico, tecnologico, scuole green e caratterizzate da nuovi ambienti di apprendimento digitali. L’Osservatorio per l’edilizia scolastica, istituito presso il Ministero dell’Istruzione, coordinerà strategie e risorse per gli interventi. Vengono recuperate risorse precedentemente non spese da investire sulla sicurezza degli edifici. Stanziati 40 milioni per finanziare indagini diagnostiche sui controsoffitti delle scuole.

18. Il disegno di legge assegna poi la delega al governo a legiferare in materia di: semplificazione del Testo Unico della scuola, valutazione degli insegnanti, riforma dell’abilitazione all’insegnamento, del diritto allo studio, del sostegno e degli organi collegiali, creazione di un sistema integrato di educazione e di istruzione 0-6 anni.

fonte: Orizzonte Scuola

La scuola statale è al capolinea. Questo Governo ha deciso che i precari potranno lavorare solo tre anni, l'ho già scritto ma è bene che si sappia chiaramente come stanno le cose. A questo punto i colleghi a tempo indeterminato devono scegliere se rimanere con il piattino dell'elemosina in mano e sperare che qualche politico si avvicini, accarezzi la testa e regali una banconota di 10 euro per pulirsi la coscienza (solo ogni tre anni) oppure dire BASTA e riprendersi la nostra scuola e cambiarla. La Legge di Iniziativa Popolare http://lipscuola.it/blog/ scritta da insegnanti e studenti è pronta. Vogliamo si o no ridare alla scuola pubblica laica statale l'importanza che merita? Vogliamo si o no riprenderci la funzione docente? Vogliamo cancellare i contributi alle scuole religiose e private? L'organo principale di ogni scuola deve ritornare ad essere il Collegio Docenti, deve ritornare il vero parlamento della scuola dove si individuano i criteri didattici per una vera "buona scuola". Dove si decide tutto insieme con il criterio del voto. La scuola dobbiamo cambiarla dal di dentro. Il dirigente deve seguire le indicazioni del collegio e non viceversa. Io credo nella scuola statale italiana e credo nei professionisti della didattica e non ce ne sono di serie A e di serie B come non ci sono ata di categorie inferiori. Gli studenti hanno capito che "la Buona Scuola" di Renzi è pericolosa, che distruggerà la libertà di insegnamento e il pensiero critico dei giovani che frequentano un istituto statale.
Siamo tutti sulla stessa barca e proprio per questo dobbiamo essere uniti. Incominciamo a parlare di organizzazione scolastica, incominciamo a discutere con le RSU e scegliamo sempre per il bene dei nostri studenti! Ogni giorno che passa è un'opportunità che stiamo perdendo. Non regaliamo alle scuole confessionali e alle private l'istruzione di questo Paese. Il loro obiettivo è trasformarla in un mercato di servizi a pagamento... la chiamata diretta, da parte dei dirigenti, è la prima azione reazionaria che distruggerà la libertà e la democrazia in Italia.

Perchè è accaduto tutto questo?
Vogliamo parlarne? Nella scuola si è persa, come lacrime nella pioggia, la solidarietà, la condivisione. Oggi, in gran parte dei consigli di classe, c'è la competizione non la collaborazione. I problemi dei colleghi precari scivolano sul binario della più completa indifferenza, da parte dei docenti e degli ata a tempo inderminato. Molti colleghi hanno dimenticato di essere stati precari e tra poco lo diventeranno di nuovo con l'organico funzionale ma non c'è mai limite al gattopardo addormentato con lo scivolamento tendente al quaquaraqua... di turno. Volete essere artefici del vostro destino? No? Allora continuate a fregarvene e finirete nello scatolone dell'organico funzionale con un numero sul braccio e con tanti rimpianti.


In questo momento l'unica strada per essere assunti è il ricorso al giudice del lavoro!

Paolo Latella
segretario Unicobas Scuola Lombardia
Giornalista ed insegnante

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