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Visualizzazione dei post da gennaio, 2017

Bonus 500 euro, Miur non paga e alcuni esercenti non accettano più buoni

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Aggiungi didascalia Ci arrivano alcune segnalazioni sul malfunzionamento di tutta la procedura per l’utilizzo dei 500 euro a disposizione dei docenti di ruolo delle scuole statali da destinare alla formazione e all’autoaggiornamento. In particolare sembra che alcuni esercenti che avevano aderito al sistema già lo scorso anno, stanchi di attendere di ricevere il credito cumulato finora, non vogliono più accettare nuovi buoni fino a quando la situazione non sarà sanata. Bonus 500 euro, esercenti non si fidano perchè temono di non essere rimborsati. Lettera Nel nostro forum la segnalazione relativa alla catena Euronics Euronics non accetta più buoni! Naturalmente si tratta di segnalazioni che vanno opportunamente verificate con il singolo esercente. A ciò si aggiunge il fatto che i soldi spesi dai docenti nel periodo 1° settembre – 30 novembre 2016, prima dell’apertura della piattaforma, non possono ancora essere rimborsati dalle segreterie scolastiche che non hanno ricevuto istruz

Formazione obbligatoria su sostegno per docenti, ATA e dirigenti. Cosa prevede la riforma

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Lo schema di decreto legislativo trasmesso al Parlamento con atto n. 378, attuativo di una delle deleghe affidate dalla legge 107/15 al Governo, è dedicato alla promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità. Detto schema di decreto dedica un apposito articolo alla formazione in servizio sull’inclusione del personale della scuola: articolo 15 “Formazione in servizio del personale della scuola”. Nel citato articolo sono previste specifiche misure per i docenti tutti, curricolari e di sostegno (nell’articolo infatti ci si riferisce alla totalità dei docenti senza distinzione alcuna), per il personale ATA e per i dirigenti scolastici. PERSONALE DOCENTE Al comma 1 del citato articolo 15 leggiamo: “Nell’ambito del piano nazionale di formazione di cui all’articolo 1, comma 124, della legge n. 107 del 2015, e con le risorse disponibili, il piano nazionale di formazione garantisce le necessarie attività formative per la piena realizzazione degli obiettivi di

Per non dimenticare che non esistono ebrei bravi ed ebrei cattivi e “ il Filo spinato come le barriere che si vogliono ora”

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Paolo Latella* - E' il 27 gennaio 1945. Le avanguardie delle truppe sovietiche arrivano ai cancelli del lager nazista di Auschwitz, in Polonia. Ad accogliere i soldati di Stalin, pochi sopravvissuti all'orrore: uomini, donne  e bambini, che solo per un caso sono riusciti a evitare la «marcia della morte», ovvero il trasferimento forzato di tutti i prigionieri verso i campi di concentramento situati entro i confini del Reich. Molti di loro non riusciranno ad assaporare la libertà: moriranno nei giorni seguenti di malattie e stenti. Il 27 gennaio, in tutta Italia, si celebra la Giornata della memoria. La liberazione del Lager simbolo dell'universo concentrazionario nazista è diventata l'occasione per “non dimenticare” lo sterminio di quasi sei milioni di ebrei, oltre ai migliaia di zingari, omosessuali, oppositori politici, che Hitler aveva condannato come «Uentermenschen», sottouomini. Un'operazione non facile, tutt'altro. Ma doverosa. Come sottolinea ogni ann

Legge delega sul nuovo concorso a cattedra: Solo una mente disturbata poteva pensare e progettare un percorso formativo del genere per il vincitore di concorso a cattedra del 2019-20…

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Per accedere al prossimo concorso a cattedra bisognerà aver sostenuto esami aggiuntivi pari a 24 crediti in didattica e pedagogia. Avere la certificazione di competenze informatiche e soprattutto il certificato B2 in una lingua straniera. Fino a qui nulla di strano, ma ecco il "barba trucco" e mi dispiace sottolinearlo, solo una mente disturbata poteva pensare di organizzare un percorso così tortuoso e difficoltoso per un giovane vincitore di concorso con un compenso mensile di 400 euro per dieci mensilità. Chi vince il concorso come “premio” ministeriale riceverà l’invito a presentarsi presso l’Ufficio Scolastico Regionale (USR) e firmare il contratto di formazione iniziale e tirocinio, con la possibilità di scegliere l'ambito territoriale dove iniziare la propria carriera scolastica. I primi due di formazione e tirocinio udite e udite a 400-500 euro al mese (“a titolo esemplificativo – si legge sempre nella relazione accompagnatoria alla bozza di decreto –

La professione più bella del mondo? l'Insegnamento ovvio! Il fascino della scuola pubblica laica statale è il profumo di libertà!

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Insegnare è il mestiere più bello del mondo! Noi insegnanti, noi genitori abbiamo una grande responsabilità che è quella di preparare con conoscenze e competenze i nostri studenti, prepararli nel miglior modo. I governi di centro sinistra e centro destra (sulla scuola vanno sempre a braccetto) vogliono che l'insegnante sia “a costo zero”, che sappia prevedere le slavine, che faccia l'educatore, lo psicologo, l'insegnate di sostegno, specializzato sui Dsa, Bes, tutor nell'alternanza scuola lavoro, animatore digitale, responsabile della sicurezza elettronica, valutatore Invalsi, controllori dei servizi igienici, responsabile della sicurezza, responsabili di primo soccorso, ispettori della motorizzazione e revisione di autobus) e se poi non entra in classe chi se ne frega. Non ho mai sentito dire ai vari ministri e sottosegretari all'Istruzione che la libertà di insegnamento non verrà mai intaccata e che la professione dell'insegnante verrà tutelata perchè è un

COBAS/UNICOBAS: 17 MARZO sciopero GENERALE Scuola

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COBAS/UNICOBAS: 17 MARZO sciopero GENERALE Scuola Comunicato-stampa 19.1.2017 Il governo-fotocopia e la ministra Fedeli varano 8 decreti attuativi della disastrosa legge 107 per chiudere definitivamente docenti, Ata e studenti nella gabbia della scuola-azienda. Fermiamoli! Il 17 marzo sciopero generale della scuola per difendere l’istruzione pubblica. Facciamo appello agli altri sindacati che si oppongono alla 107 e alle deleghe affinché convochino anche essi lo sciopero per il 17 marzo Incurante della amplissima opposizione alla cattiva scuola della legge 107/2015, che tanto ha pesato sulla sconfitta netta di Renzi nel referendum costituzionale, il governo-fotocopia di Gentiloni ha varato otto decreti applicativi di tale legge, ignorando ogni forma di dialogo con i protagonisti dell’istruzione pubblica e ogni revisione significativa della 107, al di là di caramellose promesse della ministra Fedeli di neo-concertazione con i Ci

Ecco una breve scheda Unicobas Scuola Lombardia sui nuovi esami di Stato a partire dal 2018 e il lato "oscuro" dei 40 punti.

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La bozza del decreto ministeriale sugli esami di stato in una prima lettura concede al consiglio di classe il potere di decidere sui 40 punti da assegnare in un mix di valutazioni che comprendono l'Invalsi (prove di Italiano, inglese e matematica),l'alternanza scuola lavoro e il profitto scolastico. Il punteggio verrà suddiviso max 12 punti (terzo anno), max 13 (quarto anno) e max 15 punti (quinto anno). Come da tabella A (che ripropone la fascia dei punteggi ma non i criteri con i quali dare il peso specifico all'Invalsi, all'Alternanza Scuola Lavoro e al profitto), questo credo sia il lato oscuro dei 40 punti che rappresenta il 40% del voto finale, è probabile che la definizione dei criteri verrà stabilita con una Ordinanza Ministeriale specifica. Il problema rimane per chi nel 2018 ha già acquisito i crediti scolastici con la vecchia tabella che allo stato attuale verrebbero penalizzati perchè non potrebbero raggiungere in nessun modo i 40 punti. Le pro

Ecco i testi degli 8 decreti legislativi della 107/2015 (leggi deleghe)

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Dal 14 gennaio scorso sono finalmente disponibili  I testi degli otto decreti legislativi approvati dal  Consiglio dei Ministri . Nelle prossimi giorni  l'Unicobas Scuola pubblicherà analisi e commenti sui singoli provvedimenti. Il sindacato sarà ascoltato sugli 8 atti presso la VII Commissione Cultura e Istruzione della Camera dei Deputati dove esprimerà il proprio parere entro il 17 marzo. Se entro quella data la Commissione non sarà riuscita a formulare le proprie osservazioni, il Governo potrà procedere in ogni caso ad emanare il testo definitivo del decreto. Atto n.  377   -  Schema di decreto legislativo recante riordino, adeguamento e semplificazione del sistema di formazione iniziale e di accesso nei ruoli di docente nella scuola secondaria per renderlo funzionale alla valorizzazione sociale e culturale della professione Atto n.  378   -  Schema di decreto legislativo recante norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità At

Burnout e insegnamento: come combattere lo stress dell’insegnante

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Il burnout indica una condizione di stress lavorativo protratto e intenso che determina un logorio psicofisico, associato a demotivazione e disinteresse. di  Angela Ganci  - Burnout: definizione e caratteristiche Con il termine  burnout  (in inglese bruciato, fuso) si indica una condizione di  stress  lavorativo protratto e intenso che determina un logorio psicofisico ed emotivo, cui seguono demotivazione, svuotamento interiore, disinteresse e senso di inefficacia per l’attività lavorativa (con riduzione della produttività). Particolarmente diffusa nelle professioni sanitarie ed educative (infermieri, medici, insegnanti), presenta numeri preoccupanti nel nostro Paese. Una ricerca condotta dal Comune di Milano per i casi di inabilità al lavoro, nel periodo 1992/2001, ha mostrato che, su oltre 3000 persone, le più colpite sono le insegnanti, con una frequenza doppia di patologia psichiatrica rispetto ad altre categorie (Lodolo D’Oria, e coll., 2002). I tipici sinto