Settembre 2020 a scuola tra finzione e realtà.

Settembre 2020 a scuola tra finzione e realtà.

Ho provato ad immaginare come potrebbe essere una giornata tipica di un prof a scuola durante la fase 2-3 del Covid-19.

Suona la sveglia alle 6,30.
Ho bisogno dei miei tempi, mi piace fare tutto con calma. Doccia, colazione e poi preparo la borsa.
Ho messo tutto compresa la borraccia con l'acqua e un frutto.
Indosso la mascherina e i guanti.
Chiamo l'ascensore e aspetto il mio turno anzi no scendo a piedi.
Salgo in macchina. Alla rotonda mi ferma la polizia e mi chiede dove sto andando.
Ci conosciamo, però mi compila l'autocertificazione, la firmo. Mi saluta e vado a scuola.

Parcheggio e mi avvio a piedi verso la tenda pre-triage all'ingresso della scuola dove ci sono due dottori e tre infermieri.
Ovviamente sono in fila a distanza sociale sono all'inizio di Via Vittorio Emmanuele 2metri dell'individuo più vicino ma a 900 dalla scuola.

Appena mi siedo, mi controllano la temperatura, mi pizzicano il dito per il test.
Anche oggi come gli altri giorni... test effettuati.
Finalmente entro a scuola.
La collaboratrice scolastica mi da una salvietta igienizzante per pulire la borsa.
Entro in classe e aspetto gli studenti.
Sono le 10,00 ma ho solo pochi studenti, tutti con la mascherina e i guanti e con tanta tristezza negli occhi.
Abbiamo adottato le direttive (adesso sono inventate dal sottoscritto...) del ministero, scaglionare gli studenti per lettera. Lunedì e martedì dalla A alla F, mercoledì e giovedì dalla G alla N e venerdì e sabato dalla O alla Z.
Normalmente gli studenti presenti a scuola effettuano verifiche, temi, elaborati, test ed esercizi in presenza dell'insegnante di materia del corso o in presenza di un insegnante del potenziato.
Intanto preparo la connessione a Google Meet, perché quelli che non sono presenti potranno seguire la lezione da casa.

Il Ministero ha attivato per tutti studenti dalla scuola d'infanzia all'Università una card che consente di acquistare la strumentazione informatica in grado di seguire le lezioni senza problema di connessione.
Per i più piccoli, grazie ad un protocollo firmato con la RAI, è possibile consultare una piattaforma multicanale per le video lezioni grazie ai nuovi TV Smart2 4KFullHd

Alle 11,00 suona l'intervallo ma non si può uscire nei corridoi.
Uno alla volta si va in bagno.
Fuori dal bagno c'è un collaboratore scolastico che consegna ad ognuno un po' di carta igienica, una bustina di amuchina e fa entrare uno alla volta e finché non esce, il prossimo non può entrare. Tutti sono a distanza sociale.
In ogni classe ci sono massimo 10 studenti.
Ogni classe è ormai come un laboratorio. Tutti gli studenti usano sul banco i propri tablet, notebook, network.
Le lezioni terminano alle 14,30.

Purtroppo i rapporti umani (di persona) con i colleghi sono inesistenti. Se vuoi organizzare la programmazione devi farlo solo tramite video conferenza.
Puoi fare lezione massimo in tre classi ogni giorno.
Chiudo l'ultima classe, dopo che tutti i ragazzi sono usciti, sono sedatissimo, faccio fatica a respirare con la mascherina.

Torno a casa, vado subito sotto la doccia.
Preparo il pranzo.
È già l'ora di collegarsi con le classi per i corsi di recupero per gli studenti che l'anno precedente, per vari problemi, non hanno potuto partecipare alle lezioni e sono rimasti indietro.
Termino alle 18,00, il tempo di bere un te e parlare con i miei figli e alle 19,00 c'è una breve riunione con il dirigente per fare il punto della situazione.

Ho finito? No perché gli studenti su WhatsApp mi chiedono se posso postare sul blog l'esercizio corretto e in cucina mentre giro le verdure sulla griglia pubblico la soluzione dell'esercizio.
Oggi è martedì e alle 21,00 ho l'incontro con lo psicologo, perché il Miur ha ritenuto far diventare obbligatorio due incontri alla settimana per tutti i docenti. Si parla di tutto ma soprattutto si riduce il livello di stress. Due colleghi hanno tentato il suicidio settimana scorsa. Bisogna stare calmi e sereni, apprezzare quello che abbiamo, sentimenti e lavoro, si hanno anche aumentato di 300 euro lo stipendio perché le ore di insegnamento sono raddoppiate. Non ci lamentiamo perché nel privato purtroppo è un successo un gran casino, migliaia di aziende chiuse, molte famiglie pranzano e cenano alla Caritas sempre a distanza sociale.

L'Europa che doveva tutelare gli stati membri con gli eurobond non esiste.
Ogni nazione ha alzato il livello massimo di sicurezza e non si può più importare né esportare le merci.
Dimenticsvo... le mense per i poveri rimangono aperte fino a tardi.

Sono le 23,30 ed l'ora di andare a letto.
Anche oggi sono fortunato... si perché sono ancora vivo, già mi ero dimenticato di dirvelo anzi di scriverlo, a luglio gli scienziati avevano trovato una cura contro il Covid-19 e realizzato un vaccino ma purtroppo il virus era mutato ed era diventato più aggressivo... come la nostra vita.

C'è ancora qualcuno che si preoccupa della didattica a distanza? Dei pericoli di perdita di libertà di insegnamento?

Cos'è la libertà? Qualcuno me lo sa dire?
Io mi preoccupo di rimanere vivo e riuscire a continuare ad amare i miei figli, la mia compagna e la sua famiglia che non vedo da 5 mesi, mia madre e mio fratello con la sua famiglia che non vedo da un anno e riuscire ad insegnare perché infondo amare ed insegnare  sono la stessa cosa...
Dov'è la finzione e dov'è la realtà?

Sempre più Corto Maltese...
Paolo Latella

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