Caro On. Luigi Gallo perchè hai definito inammissibile l’emendamento contro i diplomifici?


Vi chiedo gentilmente di leggere questo articolo che ho fatto fatica a scrivere perchè sono veramente arrabbiato! 

Vi consiglio di fare una copia di questo articolo e tenerlo come memoria per evitare che tra qualche giorno Facebook lo cancelli. Potrebbe ritornare utile nel prossimo futuro soprattutto quando ritorneremo a votare. Mi riferisco all'emendamento ritenuto “inammissibile” dal Presidente della 7a Commissione Cultura ed Istruzione della Camera dei Deputati, l'on. Luigi Gallo del M5S.

Ad ottobre 2019 ho supportato Luca Iacovacci e la sen. Bianca Laura Granato del M5S nella definizione di un emendamento contro i diplomifici.
In pratica volevamo inserire dei vincoli che bloccassero queste scuole paritarie che sono una vergogna esclusivamente italiana! 


La bozza iniziale dell’emendamento era questa:
"Dopo l'articolo X inserire il seguente:
«Art X-bis
(Modifiche all'articolo 1 della legge 10 marzo 2000, n. 62, in materia di scuole private paritarie)
1. All'articolo 1 della legge 10 marzo 2000, n. 62, dopo il comma 8 è aggiunto il seguente:
«8-bis. Nelle scuole private paritarie è vietata, in ogni caso, la costituzione di classi terminali collaterali nel secondo ciclo di istruzione. Le classi terminali sono costituite in numero pari a quello delle corrispondenti penultime classi funzionanti nel precedente anno scolastico. Il numero dei candidati esterni ammessi a sostenere l'esame di Stato conclusivo del secondo ciclo d'istruzione non può, in ogni caso, superare il 30 per cento rispetto al numero degli alunni delle penultime classi del medesimo corso attivate nel precedente anno scolastico. Le scuole private paritarie non possono svolgere gli esami di idoneità di cui all'articolo 7, comma 1, della legge 10 dicembre 1997, n. 425, ai fini dell'accesso alle penultime classi e alle ultime classi nel secondo ciclo di istruzione.»."

Relazione:
L'emendamento propone alcune modifiche all'ordinamento vigente in materia di scuole paritarie private, con l'obiettivo di limitare la costituzione di classi terminali e di alunni privatisti ammessi gli esami di Stato nel secondo ciclo d'istruzione. Si intende, anche, precludere a tali istituti la possibilità di permettere il recupero degli anni scolastici "persi". Dall'entrata in vigore della legge 62 del 2000 sul riconoscimento della parità scolastica le scuole private paritarie sono state abilitate al rilascio di titoli di studio aventi valore legale in presenza di determinati requisiti, entrando a far parte, a tutti gli effetti, del sistema di istruzione nazionale. Molti istituti, soprattutto nel secondo ciclo di istruzione, "sponsorizzano" la propria offerta formativa con l'obiettivo di "invogliare" gli studenti che sono rimasti indietro nel percorso d'istruzione, magari seguito in una scuola statale, ad affidarsi a loro, per recuperare "tempo" e sostenere le prove degli esami di maturità, come candidati privatisti (dietro pagamento di rette annuali o poliennali piuttosto consistenti).
In questo modo, soprattutto in alcuni istituti situati in grandi città del centro-sud Italia, si è dato vita ad un vero e proprio "mercato dei titoli", a scapito della qualità della formazione e dell'istruzione. D'altra parte appare opportuno notare come quegli istituti che promuovono la possibilità di recupero degli anni scolastici, esclusivamente privati, pubblicizzino tale percorso con ottiche di personalizzazione e "razionalizzazione" dei tempi di studio. Recuperare un anno di studio, tuttavia, dovrebbe essere, oltre alle ragioni personali che hanno determinato il fatto, un'impresa piuttosto ardua, se si pensa di doversi sforzare "il doppio" per equiparare un programma originariamente suddiviso in due anni. La realtà, tuttavia, è ben diversa dal perseguimento di tale logica: vi sono alcune scuole private, come emerso anche da inchieste giornalistiche di settore, che vivono in funzione del solo esame finale per il conseguimento del diploma, richiamando studenti privatisti con sconti sulle annualità di corso per poter conseguire un diploma "facile".

In prima lettura in Commissione non andava bene (prima censura) ed è stato ridotto così ma è stato bloccato lo stesso: 




Questo emendamento era stato presentato alla Camera dei Deputati dal M5S a prima firma dagli On. Rosa Alba Testamento e da Paolo Lattanzio.

Cosa pensare? Beh “il tempo passa e gli anni se ne vanno...” scriveva mio padre Letterio in una bellissima poesia. Luigi Gallo purtroppo ha deciso di non accettare questo emendamento che avrebbe, secondo noi, bloccato definitivamente il mercato dei diplomifici. 

Invece, via libera alle classi collaterali e via libera ancora una volta ai mercanti del sapere facile. Mi sarei aspettato un’opposizione da parte della Lega, da parte di Forza Italia, da parte di Fratelli d’Italia, invece il muro è stato alzato proprio da un 5Stelle “importante” e mi riferisco all’On. Luigi Gallo Presidente della 7a Commissione Cultura ed Istruzione della Camera dei Deputati. 

Non so cosa pensare... Andreotti affermava che a pensar male non si sbaglia mai. Gallo, forse non voleva fare uno sgarbo al PD nazionale? A quello campano? A Matteo Renzi? 

Aspettiamo urgentemente le sue motivazioni! Gli italiani, chi difende la scuola pubblica laica statale ha il diritto di sapere perchè l’emendamento è stato bloccato!

 Resta il fatto che oggi si è scritta un’altra pagina nera, che lascia non solo l’amaro in bocca a chi ha supportato il M5S ma che decreta inevitabilmente e vergognosamente la fine del M5S sulla questione “diplomifici”. 

Ringrazio la sen. Bianca Laura Granato per i continui sforzi a favore della scuola pubblica laica statale, il collaboratore dell’ufficio legale del M5S al Senato della Repubblica dott. Luca Iacovacci e gli on. gli On. Rosa Alba Testamento e da Paolo Lattanzio che avevano presentato l’emendamento. 

A tutt'oggi non è stata ancora fissata la calendarizzazione del disegno di legge che riguarda l’abolizione della chiamata diretta e degli ambiti territoriali. E i colleghi che sono rimasti nel limbo dell’immissione in ruolo o i perdenti posto tra il 1 settembre 2015 e il 1 settembre 2019 non sanno se ritorneranno titolari su scuola o resteranno sospesi su ambito territoriale. 

Adesso vado a bere una tisana ai frutti “rossi” un colore che manca... purtroppo nella politica... sono veramente incazzato e deluso! Me ne farò una ragione... e non dite che critichiamo soltanto i 5Stelle. 
Si fanno male da soli... e fanno di tutto per sparire. Forse è proprio questo quello che vogliono... 

Buona serata. 

Paolo Latella

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