Caro dott. Gabriele Toccafondi, la scuola pubblica statale è l’unica che garantisce laicità, pluralismo, libertà di insegnamento.

Caro dott. Gabriele Toccafondi non esistono preconcetti sul tema della parità scolastica. Allo stato delle cose, la scuola pubblica statale è l’unica che garantisce laicità, pluralismo, libertà di insegnamento. I nostri studenti non hanno bisogno di dottrine religiose e politiche, devono poter crescere con un’autonoma coscienza critica.

Moltissime scuole confessionali e private paritarie non pagano gli insegnanti, altre pagano pochissimo, altre ancora permettono a chi non ha titolo di insegnare alle condizioni di schiavismo "condiviso".

Quando in Italia nascerà la cultura della legalità nell'ambito dell'istruzione mi riferisco alla chiusura definitiva dei diplomifici e la chiusura delle scuole paritarie che fanno firmare falsi contratti di lavoro ai giovani laureati (pratica che avviene in tutta Italia e non solo al sud), beh forse si potrà parlare di vera parità scolastica. Chiedere di " cambiare registro con chi rispetta le regole e fa scuola a tutti gli effetti" mi sembra al quanto improbabile e diciamola tutta non è vero che la maggioranza assoluta delle scuole paritarie sono in regola.

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La parità scolastica non deve però toccare la spesa pubblica, mi riferisco ai contributi statali girati alle scuole paritarie che devono finire.

Articolo 33 della Costituzione recita: "L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento. La Repubblica detta le norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi. Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato".

Il pastrocchio della Legge 62/2000 (a firma di Prodi, d'Alema e Buttiglione) che aprì il portafoglio della Stato versando sui conti delle strutture paritarie 570 milioni di euro (avviene ogni anno) deve essere abrogata!
Le scuole paritarie devono poter attingere ai fondi con progetti Europei e non alle casse dello Stato.

Nel precedente anno scolastico le scuole paritarie erano 12.564 e gli studenti frequentanti 866.805. La scuola dell’infanzia si conferma il settore educativo in cui si concentra il maggior numero di studenti delle scuole paritarie: 524.031 bambini distribuiti in 8.957 scuole.

Il sistema scolastico nazionale alla fine del 2019 avrà solo 124 ispettori ministeriali che dovranno controllare 12.554 scuole paritarie e 8.223 istituzioni scolastiche che corrispondono a 40.749 sedi scolastiche statali in tutta Italia.

E lei dott. Toccafondi è ancora convinto che i controlli permetteranno di stabilire che la maggior parte delle strutture paritarie sono in regola?
Solo In Lombardia ci sono 2.528 scuole paritarie
Gli ispettori ministeriali sono 11/16
14 ispettori controllano ciascuno 5 scuole all'anno = 70
in 10 anni verranno controllati 700 scuole
in 20 anni 1400 scuole
in 30 anni 2100 scuole
in 36 anni 2520 scuole...
e due scuole non sono state ancora controllate
se invece riuscissero a controllare 10 a testa all'anno = 140
ci vogliono 18 anni = 2520 scuole....
e otto scuole non sono state ancora controllate
Ah dimenticavo non sono state ancora controllate
8.223 istituzioni scolastiche statali in tutta Italia (1.123 in Lombardia)
che corrispondono a 40.749 sedi scolastiche statali (5.272 in Lombardia)

La scuola dell'infanzia statale è insufficiente a garantire la richiesta delle famiglie.
Ecco un dato che dimostra l'inefficienza dello Stato in questo settore: In Veneto i bambini che frequentano gli asili pubblici sono 47329, pubblici non statali sono 6595 e gli asili privati hanno un'utenza quasi raddoppiata rispetto a quella statale cioè 83147 bambini. Per questo motivo i contributi statali alle scuole dell'infanzia diventano essenziali per garantire un supporto alle famiglie.

Aprire nuove scuole dell'infanzia statali.Deve essere una priorità per questo Governo. 

Paolo Latella

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