Breve indagine Unicobas Scuola & Università Lombardia sul tirocinio in Italia


Indagine Unicobas Scuola & Università Lombardia sul tirocinio in Italia.

Esiste il tirocinio curriculare ed extracurriculare.

In Italia esistono 2 tipi di tirocini:
tirocinio curriculare
tirocinio extracurriculare

Queste 2 tipologie offrono a giovani e meno giovani, a studenti, occupati e inoccupati la possibilità di svolgere un’esperienza di tirocinio, purché siano soddisfatte determinate condizioni. Non esiste in effetti un limite di età: se previsto nei regolamenti scolastici e universitari, possono svolgere un tirocinio tutti gli studenti di scuole superiori, di corsi di formazione e gli studenti universitari (e talvolta anche di master).

In questo caso ci muoviamo nell’ambito dei tirocini “curriculari” ovvero esperienze di formazione e orientamento che puntano ad arricchire il percorso di formazione in aula attraverso la conoscenza diretta di uno specifico contesto di lavoro. Vengono definiti “curriculari” proprio perché sono previsti nel percorso di studio del giovane che li svolge.

Ad oggi, per le scuole superiori, le ore previste ammontano a:

-  200 per alternanza scuola-lavoro di studenti del liceo;

-  400 per alternanza scuola-lavoro di studenti di istituti tecnici e professionali.

L’orientamento del nuovo governo sembra essere quello di diminuire le ore di alternanza scuola lavoro obbligatorie. Un intervento ancora più drastico andrebbe ad incidere sull’obbligatorietà della frequenza dei percorsi formativi ma, su questo punto, si aspettano conferme ufficiali.

L’ipotesi più verosimile è che le ore obbligatorie potrebbero scendere a :

• 210 ore negli istituti professionali;
• 150 ore negli istituti tecnici;
• 90 ore nei licei.
Le nuove regole sul monte ore obbligatorio (le scuole potranno estenderlo a loro discrezione), secondo indiscrezioni riportate dal Corriere.it, saranno riportate nella Legge di Bilancio e dovrebbero essere applicate a partire dall’anno scolastico 2019-20. Per il corrente anno scolastico dovrebbero valere le ore fissate dalla legge 107/2015.
Negative le reazioni di Confindustria Vicenza che definisce le nuove misure un “passo indietro”, così come l’ex Sottosegretario con delega proprio al sistema duale, Gabriele Toccafondi, che parla di un aumento futuro di disoccupati. 

“L’alternanza è una esperienza importante – ha detto Bussetti in un’intervista a TgCom24, la scorsa settimana, che intendiamo riqualificare per mettere le scuole nelle condizioni di poterla fare e orientando e sviluppando competenze in linea con il profilo degli studi degli studenti”.

Ecco la durata dei tirocini formativi in base alle relative categorie:
non superiore a 4 mesi per studenti della scuola secondaria;
non superiore a 6 mesi in caso di allievi di istituti professionali o di corsi di formazione professionale;
non superiore a 6 mesi in caso di lavoratori disoccupati compresi quelli iscritti nelle liste di mobilità;
non superiore a 12 mesi per studenti universitari o allievi di corsi di perfezionamento o specializzazione post-laurea, anche nei diciotto mesi successivi al termine degli studi;
non superiore ai 12 mesi per persone svantaggiate, disoccupati o inoccupati;
non superiori a 24 mesi per soggetti portatori di handicap.

È importante sapere che i datori di lavoro possono ospitare tirocinanti, in relazione all’attività dell’azienda e alla Regione di appartenenza (Conferenza permanente Stato e Regioni emanata in data 24 gennaio 2013 stabilisce limiti diversi da Regione a Regione), in generale:
aziende, Enti o studi professionali con non più di 5 dipendenti a tempo indeterminato: 1 tirocinante;
aziende, Enti o studi professionali con un numero di dipendenti a tempo indeterminato compreso tra 6 e 19: non più di 2 tirocinanti contemporaneamente;
aziende, Enti o studi professionali con più di 20 dipendenti a tempo indeterminato: tirocinanti in misura non superiore al 10%.

Tali limiti variano però da regione a regione.

Il numero di soggetti che l’azienda può ospitare varia a seconda delle dimensioni aziendali: 


da 1 a 4 dipendenti massimo 1 tirocinanti
da 5 a 8 dipendenti massimo 2 tirocinanti
da 9 a 12 dipendenti massimo 3 tirocinanti
da 13 a 16 dipendenti massimo 4 tirocinanti
da 17 a 20 dipendenti massimo 5 tirocinanti
oltre 20 dipendenti numero tirocinanti tra 6 e il 20%
Solo le Aziende artigiane possono attivare un tirocinio formativo senza avere in forza personale

Affrontiamo adesso la questione economica.

Quanto costa un dipendente ad un’azienda?

Prendiamo come esempio un impiegato 3° livello categoria CCNL Metalmeccanici industria.

Un dipendente costa all'azienda:

Retribuzione euro 1.765,77

Contributi Inps euro 569,82

Inail euro 23,94 (tasso al 12 per mille)

Irap euro 72,16
Totale euro 2.430,89

Accantonamento TFR euro 121,97

Cuneo Fiscale: euro 1194,25 mensile

Costo/azienda: euro 2.430,89 mensile

Netto dipendente: euro 1.236,64 mensile

Per 14 mensilità: euro 34.032,46

Un tirocinante curriculare – scuola – università senza compenso, che viene inserito nel ciclo produttivo dell’azienda consente di far risparmiare euro 2.430,89 al mese.

Un tirocinante extracurriculare con compenso da 300 a 600 euro che viene inserito nel ciclo produttivo dell’azienda consente di far risparmiare euro 2.130,89 al mese (compenso di 300 euro), euro 1.830,89 al mese (compenso di 600 euro).

Siete ancora convinti che l’Alternanza Scuola Lavoro non sia un sistema di sfruttamento del lavoro e soprattutto un risparmio per le aziende?


Paolo Latella

Fonte dati:

Commenti

Post popolari in questo blog

Gli articoli 33 e 34 della Costituzione

Insegnanti su più scuole. Come decidere la ripartizione degli impegni?

Ha senso chiamarla ancora Italia?