Comunicato stampa Unicobas Scuola Lombardia: Prove tecniche di regionalizzazione in provincia di Milano


A Trezzano sul Naviglio la consigliera Leghista Paola Malcagio polemizza sul fatto che all'Istituto comprensivo Rita Levi Montalcini si siano tenute le lezioni di arabo in una seconda elementare.

Esprimiamo preoccupazione per i venti secessionisti presenti sempre più in Lombardia, immaginiamo, in un futuro prossimo, con l' autonomia differenziata (regionalizzazione dell'istruzione), le pressioni di un assessorato regionale che possa imporre le proprie linee politiche sull'istruzione, minando la libertà di insegnamento, il rischio di un revisionismo dei programmi, vietando di fatto il pluralismo interculturale democratico nelle classi, imponendo dictat politici, creando divisioni tra gli stessi studenti di nazionalità diverse, modificando la didattica con un taglio regionalizzato, lontano dalla Costituzione Italiana.
Esprime piena solidarietà al dirigente scolastico dott. Nicola Emilio Ferrara e al tutto il personale docente e ata dell'Istituto Comprensivo di Trezzano sul Naviglio che hanno promosso questa bellissima iniziativa.
Nell'intervista di Alex Corlazzoli de Il Fatto Quotidiano,  il dirigente scolastico ha dichiarato: “Si è trattato di due belle lezioni della durata di quattro ore dedicate alla mediazione culturale. In modo particolare ci si è focalizzati sulla cultura, sulla civiltà egiziana e la lingua araba. In classe c’è una bambina egiziana e si è voluto promuovere un avvicinamento tra le culture attivando un servizio comunale. È venuta a scuola una mediatrice culturale gratuitamente. Abbiamo rilevato il bisogno formativo di questi bambini di avvicinarsi ad altre culture e l’abbiamo tradotto in buone pratiche. L’iniziativa è stata presentata preventivamente alle famiglie che hanno espresso tutte, a parte una, apprezzamento per l’iniziativa. L’unica critica sollevata è stata quella di un padre che avrebbe preferito che quest’iniziativa fosse stata volta in orario extrascolastico. Non si è trattato di lezioni d’arabo ma di un momento di socializzazione”.

Il preside ammette che i bambini hanno imparato a scrivere il loro nome in arabo e poco più ma “non è mia intenzione islamizzare la scuola come qualcuno ha detto”. Ferrara prende le distanze dalla polemica: “Noi crediamo nei valori dell’inclusione, dell’ascolto, del dialogo. Questi sono i principi sui quali la scuola repubblicana si fonda. Sono molto contento di questa iniziativa. Le polemiche che sono nate sono del tutto di natura politica e sono state sollevate per avere visibilità mediatica. Ognuno faccia il suo lavoro, ma si rispetti l’autonomia della scuola. I politici facciano il loro mestiere ma non sulla pelle dei bambini”.

Difendiamo la scuola statale italiana e allontaniamo gli spettri e i venti secessionisti dall'istruzione di Stato difendendo i principi della Costituzione italiana.

Paolo Latella
Segretario Unicobas Scuola & Università della Lombardia

Fonte notizia giornalistica:
https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/06/08/milano-polemica-su-lezioni-di-arabo-in-una-classe-elementare-lega-soldi-servivano-a-insegnare-italiano-a-stranieri/5239310/

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