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Visualizzazione dei post da febbraio, 2019

Contro la regionalizzazione del sistema di istruzione

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Contro la regionalizzazione  del sistema di istruzione L'UNICOBAS SCUOLA & UNIVERSITA'  CONFERMA  LO SCIOPERO E LA MANIFESTAZIONE  PER MERCOLEDI' 27 FEBBRAIO 2019 PIAZZA DI MONTE CITORIO - ROMA DALLE 9,00 ALLE 14,00 Nella giornata di venerdì 15 febbraio 2019 è stato raggiunto un accordo fondamentale da parte delle maggiori sigle sindacali e delle associazioni nazionali della scuola. Per la prima volta i sindacati: FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola RUA, Gilda Unams, SNALS Confsal, Cobas, Unicobas Scuola e Università. Le Associazioni: Associazione Nazionale “Per la scuola della Repubblica”, ACLI, AIMC, ANDDL, ASSUR, CIDI, MCE, UCIIM, IRASE, IRSEF IRFED, Proteo Fare Sapere, Associazione Docenti Art. 33, CESP, Associazione “Unicorno-l’AltrascuolA”, “Appello per la scuola pubblica”, Autoconvocati della Scuola, Gruppo No Invalsi, Link, Lip scuola, Manifesto dei 500, Rete degli studenti medi, Rete della conoscenza, Unione degli Studenti, Uds, Udu.

Regionalizzazione, brusco stop: i dubbi del M5S raccolti dal premier Conte, testi “immodificabili” dalle Camere e incostituzionali - di Alessandro Giuliani - La Tecnica della Scuola - 15/02/2019

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​Doveva essere una formalità. Si è trasformato in un brusco stop, voluto dal Movimento 5 Stelle. Dopo le incertezze della vigilia, alla fine il Consiglio dei ministri, svolto nel giorno di San Valentino, ha affrontato i testi sulle proposte che aprono all’autonomia differenziata di Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna per far attribuire a queste regioni più autonomia su diverse competenze, tra cui quella scolastica. Ma l’atteso via libera non è arrivato. L’aria che tirava si è capita già dal fatto che nell’ordine del giorno predisposto dalla presidenza del CdM c’era scritto “Comunicazione in merito ai procedimenti in corso ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione”. Nessun riferimento veniva fatto ad eventuali votazioni e approvazioni. I ricorsi alla Corte Costituzionale sarebbero scontati Il ripensamento è nelle parole del senatore campano Vincenzo Presutto, vice presidente della Bicamerale per il federalismo fiscale. Il quale ha parlato di una “proc

Regionalizzazione per Scuola & Università? No, grazie!

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COMUNICATO STAMPA NAZIONALE 8.2.2019 Regionalizzazione per Scuola & Università? No, grazie! Mercoledì 27 Febbraio 2019 Sciopero intera giornata per scuole ed università  con manifestazione nazionale a Roma,  h. 9.30/14.00, P.zza di Monte Citorio Il 15 Febbraio il Presidente Conte riceverà il mandato del Governo per avviare un breve iter di consultazioni per stabilire l’intesa con i governatori delle Regioni Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna, che hanno chiesto l’autonomia differenziata. Poi le norme prevedono che le Camere vengano chiamate ad un pronunciamento secco: sì o no, licenziando il disegno di legge senza possibili emendamenti. Il cosiddetto ‘federalismo scolastico’ (vecchio cavallo di battaglia della Lega già da quando Bossi parlava di ‘scuola nazionale padana’), grazie al tradimento dei 5 Stelle verso il loro elettorato (prevalentemente del Sud, il quale scopre solo ora questa ‘novità’ che mai ha fatto parte del programma del Movimento), è entrato nel ‘

VERSO LA SECESSIONE DEI RICCHI? AUTONOMIE REGIONALI E UNITÀ NAZIONALE" di Gianfranco Viesti

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Tratto dal libro "VERSO LA SECESSIONE DEI RICCHI? AUTONOMIE REGIONALI E UNITÀ NAZIONALE" di Gianfranco Viesti Link per scaricare il libro gratuitamente in formato pdf:   http://www.comune.bologna.it/iperbole/coscost/titoloV/La_secessione_dei_ricchi.pdf [...] L’autonomia differenziata regionale così intesa può profondamente modificare le modalità di funzionamento del paese, parcellizzare alcuni fondamentali servizi pubblici, determinare diversi diritti di cittadinanza in base alla residenza. Merita una attenta discussione, Se possibile, evitando posizioni come quelle del Presidente della Lombardia, Attilio Fontana, secondo il quale (intervista al Quotidiano Nazionale del 5.1.2019) “questa riforma sicuramente non la vogliono i cialtroni, gridano a un pericolo inesistente per non affrontare questa sfida”. Vi sono almeno tre punti critici di grandissima rilevanza. Il primo sono le modalità di finanziamento delle materie trasferite alle regioni. Se appare c