Ecco perchè noi votiamo Unicobas alle elezioni RSU!

Ecco perché noi votiamo Unicobas alle elezioni RSU! 



L’istruzione statale è un patrimonio nazionale e deve essere difesa da tutti: basta accuse, basta sofferenza, basta violenza, ridiamo dignità e valore alla cultura italiana, diamo autorevolezza a chi esercita un diritto costituzionale partendo dall'abrogazione del DL 29/93 cancellando il vincolo che blocca gli aumenti sotto l’inflazione programmata.

Aumentiamo gli stipendi del personale della scuola, valorizziamo il loro sapere e solo così il mestiere dell'insegnante riacquisterà importanza!

Abroghiamo il D.Lgs 165/2001 che ha privatizzato il "rapporto di pubblico impiego".
L'eliminazione di questo decreto che in sé riassume tutta la normativa , che ha "privatizzato" la nostra funzione docente , consentirebbe:
1) l'assorbimento , di nuovo, della Scuola come Istituzione e non già come"servizio pubblico";
2) ridiventare Istituzione (pienamente, artt. 33 e 34 della Cost.) significherebbe riespandere la libertà di insegnamento, rafforzare la giurisprudenza costituzionale in merito, lottare con più forza e tutela contro le derive aziendalistiche;
3) disancorare, finalmente, la funzione docente e la scuola dal resto del pubblico impiego ( il quale sarebbe soggetto al diritto amministrativo, e noi, invece, soggetti soprattutto al diritto costituzionale).
4) Bisogna riaccendere la libertà sindacale sui posti di lavoro. Basta lobbies di sindacati pronto firma.
Il sindacato Unicobas Scuola & Università ha già pronto un disegno di legge su rappresentanza, diritti e rappresentatività sindacale: http://www.unicobas.org/index.php/unicobas-comunica/76-proposte-di-legge/194-ddl-su-rappresentanza-diritti-e-rappresentativita-sindacale

Non dimentichiamo che, tra le sigle più accanite nel sottoscrivere e cercar di far rispettare l'esclusione dei sindacati di base dal diritto d'assemblea, si colloca proprio quella CGIL che, pur contraddicendo per contratto l'art. 20 dello Statuto dei Lavoratori che garantisce a tutti il diritto d'assemblea in orario di servizio, ha proposto per anni e propone costantemente la battaglia contro l'abolizione dell'art. 18.

L'Unicobas si batte da anni per:
1) Maggiori investimenti per la scuola statale.
2) Cancellazione dei finanziamenti alle scuole private.
3) Cancellazione delle prove Invalsi.
4) Abrogazione della 107 riscrivendo l’intero impianto normativo.
5) Cancellazione dell'obbligatorietà dell’Alternanza Scuola Lavoro recuperando le ore di lezione perse. I percorsi professionali verranno definiti non in orario scolastico.
6) Cancellazione della chiamata diretta.
7) Solo insegnanti specializzati sul sostegno.
8) Cancellazione immediata del vincolo dei tre anni per evitare che ai colleghi precari venga negato il diritto di insegnare.
9) Ridare dignità ed elevare la professionalità degli insegnanti.
10) Maggiori aumenti stipendiali abrogando il dm 29/93 che blocca gli aumenti sotto l’inflazione programmata.

Abbiamo bisogno di una scuola migliore, di sanità che garantisca le cure a chi non se li può permettere, di lavoro, di assistenza i minori e agli anziani, di stipendi che permettano di vivere e non di sopravvivere. Una vera giustizia sociale che abbassi il livello di odio verso le istituzioni e soprattutto far rinascere nell’animo umano la fiducia verso la politica, verso coloro che sono lì a garantire e a difendere gli interessi del popolo.

Noi siamo ottimisti, ci auguriamo che si possa affrontare e risolvere i vari problemi partendo dalla scuola pubblica laica statale italiana, senza perdere tempo.

Ecco perché noi votiamo Unicobas alle elezioni RSU!


Mariagrazia Audino - Carmela Modica Amore - Paolo Latella



Vota i candidati Unicobas

Nel 2000 abbiamo rispedito al mittente il concorsone a quiz col quale Berlinguer voleva 'valutare' i docenti.

Nel 2001 abbiamo impedito l'allungamento dell'orario frontale a 24 h. disposto dalla Moratti per tutti i docenti e dato un duro colpo alla gestione autoreferenziale dell'Ente Nazionale di Assistenza Magistrale.

Nel 2005 abbiamo sventato la trappola del silenzio-assenso per i fondi pensione. La nostra battaglia contro la 'riforma' Gelmini è stata continua e coerente, scioperando il 3.10.2008, prima e non dopo la sua approvazione definitiva.

Nell'estate 2011 l'Unicobas ha ottenuto il rinvio alla Corte Costituzionale della vergognosa trattenuta Brunetta per malattia.Dal 2011 abbiamo messo in crisi i test Invalsi.

Nel 2012 abbiamo pubblicato il "Libro nero della Scuola italiana" con denunce dettagliate sui diplomifici illegali. Non abbiamo mai fatto 'sconti' a nessuno.

Dall'estate 2014, ben prima della sua approvazione, siamo in prima linea per bloccare il piano-scuola Renzi (copiato dal Ddl Aprea): abbiamo bloccato l'elezione dei Comitati 'premiali', mentre gli altri ci hanno fatto entrare le loro RSU, inventandosi la favola (smentita dalla magistratura) della "contrattabilità" del bonus.

Siamo stati in prima linea per salvaguardare la titolarità dei docenti assunti ante L. 107/15.

Abbiamo denunciato il demansionamento dei docenti del 'potenziato' utilizzati come tappabuchi (solo per le supplenze) o fuori abilitazione.

Noi continuiamo a lottare per l'abrogazione della L. 107/15, non per farla 'digerire' a Docenti ed Ata.

FATTI, NON PAROLE


Ora abbiamo bisogno di più forza per cambiare la politica scolastica, sociale (e sindacale) del Paese


VOTA I CANDIDATI UNICOBAS PER:


*Abrogare L.107/15, Jobs Act, Legge 'Sblocca Italia' e controriforma della Pubblica Amministrazione. Eliminare la Legge Fornero.

*Adeguare alla media UE la spesa per Scuola, Università e Ricerca. Devoluzione del 6% del PIL all'Istruzione.
*Ottenere un contratto specifico per Scuola ed Università fuori dal pubblico impiego; stipendi in linea con la media europea per insegnanti, ricercatori, amministrativi e collaboratori. La creazione del Consiglio Superiore della Docenza.
*Assumere i precari, docenti ed ATA, su tutte le cattedre ed i posti vacanti
*Una nuova legge sulla rappresentanza sindacale, con elezioni nazionali, per porre fine al monopolio autoritario delle assemblee e dei diritti, avocato al regime di CGIL, CISL, UIL ed 'autonomi' (SNALS, Gilda, UGL, etc.).
*Separare assistenza e previdenza; restituire all'INPS-INPDAP le proprietà "cartolarizzate"; nuovo calcolo per le pensioni; rendita minima al 3,5% annuo per fondi e TFR (liquidazione garantita)
*Rendere tutto deducibile per eliminare l'evasione fiscale; tassare le rendite speculative; far emergere il "nero" e stabilizzare il lavoro
*Fissare un tetto minimo e massimo agli stipendi pubblici, eliminare i privilegi delle caste politiche e sindacali
*La democrazia diretta e referendaria, l'equità, i diritti, la laicità, il comunalismo, l'autogestione, l'ecologia sociale ed ambientale

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