5 marzo 2018 - E’ arrivato il momento! Riportiamo la scuola pubblica statale al centro del dibattito parlamentare!

E’ arrivato il momento! Riportiamo la scuola pubblica statale al centro del dibattito parlamentare!
di Paolo Latella 


Oggi 5 marzo 2018 11 milioni di elettori hanno votato il M5S che è diventato la prima formazione politica in Italia con il 33%. 

Una vera rivoluzione democratica che è partita dal SUD, proprio quel sud Italia pulito, corretto, che ama lo stato di diritto che ha voglia di cancellare le mafie, gli inciuci e tutti gli imbrogli che hanno rovinato l’Italia. 

E’ arrivato il momento di chiudere nel cassetto tutta la vecchia politica ma senza gettare la chiave perché bisogna avere memoria di chi ha fatto votare un parlamento prendendo in giro gli italiani sull’ipotetica nipote (Ruby) di Mubarak, sulle incriminazioni, sul falso in bilancio, sugli interessi personali, sulla corruzione di parlamentari, sui rapporti con la mafia e sui processi ancora in corso per non parlare di quelli caduti in prescrizione. Un partito quello di Forza Italia che ha eliminato 8 miliardi dalla scuola pubblica statale cancellando oltre 150 mila posti in meno nella scuola con la riduzione delle ore di insegnamento per materia.

Bisogna avere memoria anche degli errori del PD, l’abominevole legge 107 “buona scuola”, sulle banche, sul job act, sul referendum, sul contentino degli 80 euro, sulle “fritture di pesce” di De Luca ma soprattutto sulla scelta di mantenere Matteo Renzi come leader del centro sinistra dopo la sconfitta al referendum del 4 dicembre. Errori uno dopo l’altro che hanno distrutto la sinistra in Italia e fatto allontanare l’elettorato del centro sinistra. 

Dobbiamo uscire da questo tunnel di pessimismo e di crisi voluta e forzata che ha infettato e ammalato il popolo italiano. 

E’ possibile realizzare un governo M5S con un supporto esterno sulle tematiche che riguardano la scuola.

Qualcuno di “sinistra” storcerà il muso e griderà allo scandalo. Ma se la scuola versa in queste condizioni è soprattutto colpa del PD e ovviamente di Forza Italia.

L’istruzione statale è un patrimonio nazionale e deve essere difesa da tutti italiani, basta con le accuse, basta con l’insofferenza, basta denigrare gli insegnanti, basta con la violenza, ridiamo dignità e valore alla cultura italiana.

Ridiamo autorevolezza a chi esercita un diritto costituzionale partendo dall'abrogazione del DL 29/93 cancellando il vincolo che blocca gli aumenti sotto l’inflazione programmata. Aumentiamo gli stipendi del personale della scuola, valorizziamo il loro sapere. Solo così il mestiere dell'insegnante riacquisterà importanza!

Abroghiamo il D.Lgs 165/2001 che ha privatizzato il "rapporto di pubblico impiego".

L'eliminazione di questo decreto che in sé riassume tutta la normativa , che ha "privatizzato" la nostra funzione docente , consentirebbe:

1) l'assorbimento , di nuovo, della Scuola come Istituzione e non già come"servizio pubblico";

2) ridiventare Istituzione (pienamente, artt. 33 e 34 della Cost.) significherebbe riespandere la libertà di insegnamento, rafforzare la giurisprudenza costituzionale in merito, lottare con più forza e tutela contro le derive aziendalistiche;

3) disancorare, finalmente, la funzione docente e la scuola dal resto del pubblico impiego ( il quale sarebbe soggetto al diritto amministrativo, e noi, invece, soggetti soprattutto al diritto costituzionale).

Altro fattore importante su cui bisognerà confrontarsi con il M5S è la rappresentanza sindacale. Bisogna riaccendere la libertà sindacale sui posti di lavoro. Basta lobbies di sindacati pronto firma.
Il sindacato Unicobas Scuola & Università ha già pronto un disegno di legge su rappresentanza, diritti e rappresentatività sindacalehttp://www.unicobas.org/index.php/unicobas-comunica/76-proposte-di-legge/194-ddl-su-rappresentanza-diritti-e-rappresentativita-sindacale

Non dimentichiamo che, tra le sigle più accanite nel sottoscrivere e cercar di far rispettare l'esclusione dei sindacati di base dal diritto d'assemblea, si colloca proprio quella CGIL che, pur contraddicendo per contratto l'art. 20 dello Statuto dei Lavoratori che garantisce a tutti il diritto d'assemblea in orario di servizio, ha proposto per anni e propone costantemente la battaglia contro l'abolizione dell'art. 18.

Ricordo che il M5S per la scuola pubblica statale ha promesso:

1) Maggiori investimenti per la scuola statale.

2) Cancellazione dei finanziamenti alle scuole private (ho collaborato alla stesura del disegno di legge contro i Diplomifici).

3) Cancellazione delle prove Invalsi.

4) Se non si può cancellare la 107 perché tocca la questione delle assunzioni inserite nella finanziaria, riscrittura dell’intero impianto normativo della Buona Scuola.

5) Cancellazione dell’Alternanza Scuola Lavoro recuperando le ore di lezione perse. I percorsi professionali verranno definiti non in orario scolastico.

6) Cancellazione della chiamata diretta.

7) solo gli insegnanti specializzati potranno insegnare sul sostegno.

8 Si definirà una didattica innovativa con la possibilità di utilizzo di libri e dispense gratuite per gli studenti.

9) maggiori assunzioni per coprire tutti i posti vacanti.

10) Ridare dignità ed elevare la professionalità degli insegnanti.

11) Maggiori aumenti stipendiali abrogando il dm 29/93 che blocca gli aumenti sotto l’inflazione programmata.

Insomma credo che i maggiori punti del programma vadano nella direzione corretta e che...come sindacato Unicobas abbiamo sempre auspicato.

Gli italiani hanno bisogno di una scuola migliore, di sanità che garantisca le cure a chi non se li può permettere, di lavoro, di assistenza i minori e agli anziani, di stipendi e pensioni che permettano di vivere e non di sopravvivere. Una vera giustizia sociale che abbassi il livello di odio verso le istituzioni e soprattutto far rinascere nell’animo umano la fiducia verso la politica, verso coloro che sono lì a garantire e a difendere gli interessi del popolo.

Il M5S ha una grande opportunità, per la prima volta di governare l’Italia e di aiutare il popolo.

Io sono ottimista, mi auguro che si possano affrontare e risolvere i vari problemi partendo dalla scuola pubblica laica statale italiana, senza perdere tempo. 

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Paolo Latella
Insegnate e giornalista.
Segretario Unicobas Scuola & Università Lombardia

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