Dopo le tre "I" ecco che Forza Italia si lancia su un altro slogan: La scuola deve essere STEM! Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica


Se dovesse vincere il centro destra ci troveremo di fronte alla definitiva cancellazione della libertà d'insegnamento e al rafforzamento della chiamata diretta.
La qualità e la professionalità degli insegnanti italiani non verrà valorizzata con un incremento stipendiale anzi si chiederà al docente maggiore impegno sull'aggiornamento.

Dopo le tre "I" (inglese, impresa, informatica) ecco che Forza Italia si lancia su un altro slogan:

La scuola deve essere STEM!
Questo termine deriva dall'inglese: Science, Technology, Engineering and Mathematics, in italiano scienza, tecnologia, ingegneria e matematica.
La destra vuole intervenire sulle scelte educative incrementando la competitività in campo scientifico e tecnologico.
Creare una competitività in vari ambiti, non solo educativi, coinvolgendo anche l'ambito della difesa, dell'immigrazione e della lotta alle disparità di genere.

Il vero e grande obiettivo di Forza Italia è quello di rafforzare la figura del dirigente scolastico!
La deputata e responsabile scuola e università di Forza Italia Elena Centemero intervenendo al Congresso nazionale dell’ANP a Roma il 15 dicembre 2017 ha dichiarato: “Forza Italia vuole un sistema scolastico autonomo e di qualità, flessibile nell’organizzazione, efficiente nell’utilizzo delle risorse, capace di rispondere ai bisogni delle famiglie e di dare pari opportunità a tutti.
Il nostro programma prevede una serie di punti che ci sono stati indicati dai protagonisti del mondo della scuola, tra cui appunto i dirigenti scolastici. Tra questi rientrano un nuovo sistema di governance; il ripristino della continuità didattica triennale e delle prerogative del dirigente scolastico nell'individuazione dei docenti; il raggiungimento nel prossimo quinquennio dell’equiparazione retributiva dei dirigenti scolastici con quelli dell’area C.
Vogliamo inoltre rendere stabile lo staff dirigenziale, potenziare il SIDI, prevedere in materia di sicurezza norme specifiche per la scuola e una nuova regolamentazione tra scuola e enti locali, incrementare l’alternanza scuola-lavoro e risolvere i tanti aspetti della legge 107 che non hanno funzionato.
In un mercato del lavoro che stenta a ripartire, è indispensabile creare i presupposti per far sì che la crescente richiesta di nuove professionalità da parte delle aziende non rimanga senza risposta. Di fronte alla rivoluzione 4.0 il sistema formativo deve evolvere per educare i giovani ad innovare.

E’ indispensabile offrire a studentesse e studenti nuove skills rafforzando le Stem e le competenze digitali. Sono proprio gli ambiti che riguardano scienza, tecnica, matematica e ingegneria, infatti, quelli in cui c’è maggiore carenza di figure preparate. Per far questo servono una formazione continua per i docenti e didattiche innovative.

“In un Paese con il 34,7% di disoccupazione giovanile, il sistema di istruzione deve essere in grado di rispondere a nuove sfide per colmare il gap tra le figure professionali cercate dall’industria e le competenze acquisite nel percorso di studi.

Forza Italia chiede da tempo un impegno più incisivo sul fronte dell’orientamento sin dalle scuole medie e proporrà nel suo programma elettorale per la scuola un piano per il rafforzamento delle Stem e delle competenze digitali. Sono proprio gli ambiti che riguardano scienza, tecnica, matematica e ingegneria, infatti, quelli in cui c’è maggiore carenza di figure preparate, pur a fronte di una crescente domanda da parte delle imprese. Il sistema formativo deve saper evolvere per educare a innovare e per offrire ai giovani quelle skills di cui hanno bisogno.
“In Italia le donne laureate sono quasi raddoppiate: dalle 97.183 del 2001 sono arrivate alle 180.338 del 2014, passando dal 56,6 al 59,2%, mentre i laureati uomini sono scesi da 43,4 al 40,8%.

Le donne si laureano prevalentemente nell’area letteraria-umanistica (il 76,1% contro il 24,9% di uomini), in psicologia (83,3% contro il 16,7%) e nel campo dei servizi e dell’educazione (83,3% contro 16,7%)”. Così la deputata e responsabile Scuola e Università di Forza Italia, Elena Centemero, intervenendo insieme alle deputate azzurre Deborah Bergamini e Mara Carfagna alla convention organizzata da Antonio Tajani a Fiuggi. “Nelle discipline scientifiche, invece, si verifica l’opposto: il 66,3% dei laureati sono uomini, mentre le donne sono il 33,7%; in ingegneria gli uomini corrispondono al 75,3% e le donne al 24,7%. La maggior parte dei lavori futuri riguardano proprio le tecnologie e le ICT, per questo il Programma per la scuola di Forza Italia comprenderà il potenziamento delle STEM e delle competenze digitali, al fine di favorire l’autonomia delle donne e il rafforzamento della loro posizione nel mondo dell’economia e del lavoro”.

Paolo Latella
Unicobas Scuola & Università Lombardia

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