Servizio su La7 nella trasmissione Tagadà - mio intervento: All'estero si diventa insegnanti in due settimane

che figura la Malpezzi che continuava ad affermare che non esistono certificazioni riconosciute. Ho scritto a #Tagadà dopo il mio intervento e ha risposto prontamente il Miur che ha confermato l'anomalia delle abilitazioni all'insegnamento, può accadere che vengano riconosciute in Italia quelle rilasciate in Romania e Bulgaria.
Cara Malpezzi, chieda a #MaxBruschi, è una prassi (purtroppo) normale quelle delle abilitazioni prese in Spagna, Romania e Bulgaria. Proprio l'Ispettore ha informato più volte il Miur del reale pericolo di questi corsi abilitanti "farsa".
Ho tanti difetti ma non dico bugie...

All'estero si diventa insegnanti in due settimane

Stiamo parlando della nuova scorciatoia per diventare insegnanti, pagando migliaia di euro e frequentando un breve master all'estero, in questo caso in Bulgaria. E' un percorso riconosciuto legalmente grazie alle direttive europee. Ci sono persone che hanno preso l'abilitazione all'estero, in Romania, Bulgaria e Spagna e il ministero italiano ha riconosciuto a tutti gli effetti l'abilitazione ottenuta all'estero. Per capire meglio il meccanismo ci siamo finti aspiranti insegnanti, abbiamo indossato una telecamera nascosta, e ci siamo presentati in una delle tante società che organizzano il business in Bulgaria. Ma perché ci si rivolge a queste società? Lo si fa perché in Italia diventare insegnanti è più complicato; forse troppo: c’è un numero chiuso e un tirocinio di 1.500 ore da fare chiamato Tfa, ovvero: tirocinio formativo attivo. C’è un test d’ingresso e poi dura un anno. E alla fine per avere l’abilitazione, c’è un esame da superare. Un esame molto impegnativo e che non tutti riescono a superare. Perciò chi può permetterselo prova a fare il furbo.In questo sistema parallelo il gioco è semplice: le lezioni si svolgono spesso online, gli esami sono in italiano e i tirocini sono una semplice formalità. Ottieni il titolo, chiedi l'equipollenza in Italia e la cosa è fatta.

per vedere il servizio d Andrea Sceresini giornalista della La7: CLICCA QUI



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