RAGIONAMENTI SUL SOCIALISMO LIBERTARIO di Tommaso Roselli

Da "Bandiera Rossa in movimento" un interessante post sul Socialismo Libertario di Tommaso Roselli.

Il socialismo libertario è una corrente di pensiero e azione, non ha una risposta per tutto, come per questioni teologiche o escatologiche. 
Il suo fine ultimo è lo SVILUPPO PIU' LIBERO POSSIBILE DI OGNI INDIVIDUO, la moltiplicazione esponenziale delle sue possibilità nell' ERA DELLA RIVOLUZIONE PERMANENTE. 
E' COLLETTIVISTA E INDIVIDUALISTA, perchè lo sviluppo libero di ogni individuo è condizionato dallo sviluppo libero di tutti, e viceversa ... 

Iniziamo da questa analisi della società: la CLASSE DOMINANTE o minoranza privilegiata o borghesia opprime la grande maggioranza della popolazione, la MASSA OPPRESSA, nel SISTEMA CAPITALISTA, attraverso lo STATO. parliamo di massa e non di classe perchè essa è frammentata e in gran parte inconsapevole. oppressione in primo luogo economica (per esempio rapporto di sfruttamento principale-lavoratore salariato), ma anche politica, sociale, militare-repressiva e culturale. inoltre il sistema sta sempre più velocemente distruggendo l'equilibrio biologico del pianeta ...   

L' ALTERNATIVA più valida a questo stato di cose è il socialismo libertario, cioè un sistema caratterizzato dalla proprietà sociale della ricchezza e da un organizzazione pubblica non statale, federalista-libertaria, basata sulle assemblee, organismi di autogestione, sulla democrazia diretta con il minimo di delega, comunalista e regionalista. questo progetto di società più naturale e razionale potrà essere attuato solo con una rivoluzione sociale internazionale, o in una grande nazione che possa essere autosufficiente a livello economico. 

La classe dominante non cederà mai il potere volontariamente, e ricorrerà a tutti mezzi, legali e illegali, compreso il blocco economico e il colpo di stato, per ostacolare qualsiasi movimento, anche solo di riforma radicale. questo ci insegna la storia ...    abbozzo di linea rivoluzionaria.
(GRADUALISMO DAL BASSO e AUTOEDUCAZIONISMO): ripartire dal dialogo, faccia a faccia e nelle assemblee, per noi basilari. 

Tenere sempre presenti gli errori (e le vittorie!) del passato. 
I mezzi rivoluzionari devono essere sempre coerenti con i nostri fini. 
Il mezzo prioritario è l'organizzazione, a due livelli: quello POLITICO RIVOLUZIONARIO e quello di massa, SINDACALE, quello delle lotte parziali. 
La rivoluzione potrà essere attuata quando le organizzazioni di massa si sposteranno sul terreno rivoluzionario. 

Dobbiamo essere gradualisti perchè realisti, perchè la massa oppressa soffre e l'ambiente naturale viene continuamente danneggiato, quindi ogni passo in avanti nella nostra direzione, in quella di una INVERSIONE DI TENDENZA (che deve iniziare il prima possibile per non abbassare definitivamente il livello di vita, e l'equilibrio bilogico, del pianeta) va considerata una vittoria. 
Essere autoeducazionisti è fondamentale perchè le rivoluzioni del passato sono state sconfitte, prima o poi, principalmente per un deficit culturale. 

Partiamo da questo presupposto: le risposte ai problemi sollevati dal sistema sono in noi stessi, nel nostro proprio IO... 
Il lavoro del soggetto politico rivoluzionario è analizzare le situazioni senza generalizzare, stringere tutte quelle alleanze (FRONTISMO), accettare tutte quelle mediazioni che ci fanno progredire sulla nostra strada difficile...  

tag: http://bentornatabandierarossa.blogspot.it/2012/06/ragionamenti-sul-socialismo-libertario.html                        

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