Legge sulla Parità, Berlinguer al restyling. Purtroppo, quello che avevo previsto nel libro che ho pubblicato nel 2014 “Il libro Nero della scuola italiana”… sta accadendo!

I rappresentanti di settore: pieno equiparamento con le scuole statali anche per l’alternanza.

Parità, Berlinguer al restyling

Nuove norme nel Testo unico annunciato dalla 107

DI EMANUELA MICUCCI – Italia Oggi – Azienda Scuola

Nelle deleghe sulla Buona Scuola anche le norme sulle scuole paritarie. Ad annunciarlo, giovedì al Miur, è il sottosegretario all’Istruzione con delega su questo argomento Gabriele Toccafondi in apertura dei lavori della commissione sulla parità. «La redazione di un testo unico delle disposizioni in materia di istruzione», dichiara, «comprende anche la normativa sulle scuole non statali». Così, «il percorso introdotto dalla Legge 62/2000 (sulla parità scolastica, n.d.r.), più nota come legge Berlinguer, prosegue attraverso l’attuazione delle deleghe previste dalla legge 107». Durante l’incontro i rappresentanti delle scuole paritarie «hanno sollecitato più attenzione verso quei  12.000 ragazzi disabili attualmente accolti nelle scuole paritarie, a cui lo Stato non riconosce né il sostegno né alcun aiuto specifico, il cui costo è a carico delle famiglie o della scuola». Così come l’onere per i docenti di sostegno, con l’unica eccezione della scuola primaria, precisa la Fism. Negli ultimi anni il numero degli alunni con disabilità nella scuola italiana ha registrato un incremento del 24%, passando dai 174.404 del 2007/08 a 217.563 del 2015/16, rappresentando circa il 2,6% sul totale degli studenti. Il contingente di docenti di sostegno è passato da 88.441 unità del 2007/08 ai 119.496 del 2015/15, con un incremento del 35%.
«Nelle scuole paritarie», nel decennio 2004/05-2014/15 l’aumento degli alunni disabili è stato del 63,1%, a fronte di un calo del 2,6% del numero totale di studenti delle paritarie».
 «Le famiglie apprezzano sempre di più la cura e l’attenzione che nelle scuole paritarie sono rivolte agli alunni con disabilità», notano i genitori dell’Agesc. I rappresentanti delle scuole paritarie, inoltre, hanno chiesto al Miur più impegno per dare piena attuazione al dettato della legge 62 del 2000 che, pur riconoscendo le scuole paritarie parte integrante del sistema nazionale di istruzione, non le valorizza adeguatamente nelle circolari, nei decreti e nei bandi per l’accesso ai finanziamenti nazionali e comunitari. Come nel caso della realizzazione dei percorsi di alternanza scuola-lavoro, da quest’anno parte integrante delle superiori, per i quali non è stato previsto nessuna formula di finanziamento per le paritarie. L’onere dell’adempimento ricade solo sulle loro risorse interne. «La legge del 2000 voluta dall’allora ministro Berlinguer» sottolinea la neo presidente della Fidae Virginia Kaladich, «ha rappresentato una svolta significativa, ma l’obiettivo è ora passare dal sistema incerto dei contributi deliberati anno per anno dal Parlamento a quello di un finanziamento certo e garantito dallo Stato, come peraltro avviene in molti Paesi della stessa Unione europea». La strada indicata dal Miur è chiara. «Piena e massima attenzione a tutta la scuola: statale e non statale», sottolinea da Toccafondi. «Controlli, verifiche, revoca della parità quando occorre, ma anche pieno riconoscimento per chi garantisce un servizio pubblico nel pieno rispetto del principio di libertà di educazione».

Ps: Purtroppo, quello che avevo previsto nel libro che ho pubblicato nel 2014 “Il libro Nero della scuola italiana”… sta accadendo!

Paolo Latella

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