L’On. Chimienti (M5S) presenta l’interrogazione alla Giannini sul mancato pagamento degli stipendi

L’Italia delle pericolose contraddizioni... gli insegnanti precari delle scuole statali rimangono ancora senza stipendio.

E’ stato presentato nel max emendamento un aumento dei contributi a favore delle scuole paritarie confessionali. Nulla di nuovo purtroppo, manca la carta igienica e la carta delle fotocopie, non vengono stanziati fondi per gli studenti disabili perchè continuano ad avere un insegnante solo per poche ore alla settimana ma ci si ostina ad aumentare i contributi alle scuole primarie confessionali. Salgono di 25 milioni di euro, rispetto ai 200 già stanziati, le risorse a favore di asili e scuole elementari private paritarie e confessionali. 

La quota raggiunge così i 497 milioni di euro (senza contare i contributi indiretti erogati da regioni e comuni). Un Governo che sarà ricordato per aver stanziato l’importo più alto dopo quello di Prodi, Berlinguer e d’Alema. Esecutivi sempre di sinistra (anche i governi Berlusconi hanno elargito alle scuole di Comunione e Liberazione, Opus Dei e molte altre, cifre che si aggiravano intorno ai 450 milioni di euro) alle scuole religiose.
Ovviamente il Sottosegretario all’Istruzione Gabriele Toccafondi (era stato spostato al Demanio dopo la sfortunata affermazione sulle 24 ore... poi rientrato lui e forse... anche le 24 ore) è soddisfatto perchè: “[...]questo Governo continua il lavoro per abbattere muri ideologici”. 

L’ulteriore contributo alle paritarie potremmo definirlo un pugno allo stomaco a chi insegna nella scuola statale ch a tutt’oggi, dopo tre mesi dalla nomina, non ha ancora percepito lo stipendio o lo ha percepito in parte. Un disservizio non voluto, dicono al Miur, al nuovo software che ha creato ritardi, beh... a pensar male non si sbaglia mai, ritardi voluti?

Penso invece che una mossa del genere cancella la dignità e la libertà di un essere umano costringendolo alla vergogna interiore e a l’impossibilità di essere sereno in famiglia e sul lavoro. Si perchè, nel 2015 agli insegnanti non si possono permettere di essere poveri dopo che il Governo ha dato loro 500 euro (questo è il messaggio che passa purtroppo).
Insegnanti che non percepiscono lo stipendio da agosto e che sono in una situazione inaccettabile. Molti hanno dovuto chiedere un finanziamento in banca, altri hanno dovuto chiedere un aiuto ai propri genitori pensionati per pagare l’affitto, pagare le bollette e fare la spesa per dare da mangiare ai propri figli. 

Una situazione insostenibile. Sembra un film, una storia fantasiosa ma è tutto drammaticamente vero.
Noi come Unicobas Scuola siamo stati i primi a denunciare questa storia da terzo mondo.
Ho contattato l’On. Silvia Carolina Chimienti del M5S ed ho spiegato il problema degli stipendi non pagati agli insegnanti. La parlamentare era già a conoscenza del problema. Si è attivata subito. Dopo la definizione dell’Atto presso l’ufficio legale della Camera dei Deputati, ha presentato come prima firmataria, il 18 novembre 2015, l’Interrogazione in Commissione 5-07033 al Ministro Stefania Giannini. 

Ecco il link dell'Atto della Camera dei Deputati: http://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=5%2F07033&ramo=CAMERA&leg=17
Naturalmente ogni commento è superfluo sul silenzio assordante di tutti gli altri partiti politici e sindacati.

Il Presidente Sandro Pertini affermava: “Per me libertà e giustizia sociale, che poi sono le mete del socialismo, costituiscono un binomio inscindibile: non vi può essere vera libertà senza la giustizia sociale, come non vi può essere vera giustizia sociale senza libertà. Ecco, se a me socialista offrissero la realizzazione della riforma più radicale di carattere sociale, ma privandomi della libertà, io la rifiuterei, non la potrei accettare. [...] Ma la libertà senza giustizia sociale può essere anche una conquista vana. Si può considerare veramente libero un uomo che ha fame, che è nella miseria, che non ha un lavoro, che è umiliato perché non sa come mantenere i suoi figli e educarli? Questo non è un uomo libero. [...] (da un'Intervista - Centro Espositivo Sandro Pertini)” .

#cattivascuola, #Giannini, #Faraone, #M5S, #Unicobas, #insegnantisenzastipendio, #precari

Paolo Latella
Insegnante e giornalista
Membro dell'Esecutivo Nazionale Unicobas 
segretario della Lombardia

Commenti

Post popolari in questo blog

Gli articoli 33 e 34 della Costituzione

Insegnanti su più scuole. Come decidere la ripartizione degli impegni?

Ha senso chiamarla ancora Italia?