Ecco le ultime indiscrezioni sul “concorsone”.

Ecco le ultime indiscrezioni sul “concorsone”, il bando deve uscire entro la fine del 2015.
Il concorsone dovrebbe assegnare per il triennio 2016-2017 e 2017 circa 85-90 mila mila posti.

I posti messi a concorso nascono dalle scelte effettuate nei collegi dei docenti di ogni singola scuola in riferimento alle aree di indirizzo del comma 7 della legge 107/2015 (il famoso PTOF).
Si prevedono che parteciperanno al concorso oltre 180 mila docenti.
Possono partecipare:
- ex Ssis,
- Tfa,
- Pas,
- laureati in Scienze della formazione primaria.
- i possessori del diploma di maturità magistrale ammessi, in graduatoria, dal Consiglio di Stato.

Per i docenti della secondaria di I° e II° non ci saranno i test preselettivi, in VII Commissione Istruzione si sta lavorando per eliminarli anche per la scuola d’infanzia e la primaria. Dopo tutto a questo concorso possono partecipare docenti in possesso di abilitazione.
La prova scritta verrà effettuata al PC e verterà quasi sicuramente nella realizzazione di un’unità didattica.

Sarà un sistema molto rigido di valutazione che non darà spazio a ricorsi e contenziosi e soprattutto permetterà una valutazione rigorosa sulla lingua inglese.

La prova orale verterà nel presentare ad una classe virtuale la propria lezione. Quindi si preparino i colleghi a spiegare la propria lezione davanti ad un commissione presumibilmente composta da docenti a tempo indeterminato e da ispettori ministeriali che valuteranno non solo i contenuti ma la forma e il modo con cui si spiega l’unità didattica preparata nella prova scritta.
All’orale quasi sicuramente si userà una LIM collegata ad un pc.


La valutazione finale dovrà avvenire entro giugno, i colleghi che vinceranno il concorso, verranno chiamati dai dirigenti scolastici dal 1° di settembre 2016 ed inizieranno il percorso professionalizzante che durerà tre anni.
I docenti vincitori di concorso saranno inseriti nell’ambito delle aree definite nel PTOF dei relativi collegi docenti. 

Termina purtroppo l’era della titolarità di istituto. Per la serie tutti sono importanti per il proprio dirigente scolastico ma nessuno è indispensabile come non è più indispensabile la libertà di insegnamento, tutti i docenti a tempo indeterminato saranno vincolati dai criteri stabiliti dal Comitato di valutazione.

Naturalmente non dimentichiamo che nel prossimo organico potenziato dovrebbe esserci spazio non solo per la fase C di assunzioni ma per il ricollocamento dei soprannumerari nelle scuole. Il rischio che i colleghi primi in graduatoria nelle proprie scuole finiscono dopo gli insegnanti soprannumerari, che arrivano con l'assegnazione al progetto per tre anni, è altissimo.

Non ci sono categorie o dipartimenti che non verranno coinvolti nel piano della rimodulazione didattica della legge 107.

Infine ricordo che mancano 22 decreti ministeriali e 8 decreti amministrativi per avviare la riforma a regime (della "Buona Scuola" Legge 107/2015)  e la strada che porta però al "regime" è già stata asfaltata.

Un'ultima considerazione: Come cambierà il sistema scuola dopo che verrà eseguita la sentenza del TAR del Lazio che obbliga il Miur a ripristinare le ore cancellate, dalla Riforma Gelmini-Tremonti, delle materie di indirizzo negli istituti tecnici e professionali? 
Si utilizzeranno i soprannumerari o i nuovi docenti "stabilizzati"? Si aumenteranno le ore di lezione, ritornando alle 36 ore settimanali oppure si utilizzeranno i pomeriggi con le lezioni che termineranno alle 16,30?

Paolo Latella

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