Ecco i sette punti di incostituzionalità del DDL 2994

Rilievi di incostituzionalità sul DDL 2994 :

1) disparità palese sulla titolarità d’istituto tra docenti e personale Ata, nonché rispetto al resto del pubblico impiego. (Tutti hanno un posto fisso anche quello che guida l’autobus mentre con il DDL 2994 gli insegnanti vengono inseriti nell’organico funzionale che li spedisce in una scuola poi in un’altra e poi in un’altra ancora a coprire le assenze dei colleghi o per piccole supplenze). Questo vale anche per il personale della scuola in esubero.

2) Valutazione impropria della funzione docente da parte di chi non ha le competenze adeguate. (I genitori e gli alunni del comitato di valutazione). Immagina un chirurgo che sta operando e il paziente mentre è sotto i ferri alza il dito ed afferma: “Mi scusi dottore ma la sutura è fatta male…”.

3) Il POF (piano dell’offerta formativa) verrebbe approvato dal Consiglio d’Istituto cancellando di fatto la collegialità e l’organo preposto alla definizione del POF che è il Collegio dei Docenti. (Anche qui è impensabile lasciare nelle mani di mamme e alunni il potere di decidere su quale didattica sia migliore… )

4) Gli insegnanti sono lavoratori non subordinati. La libertà d’insegnamento è un diritto indisponibile, nel senso che non può essere modificato se non si modifica la Costituzione. Per questo motivo i docenti sono lavoratori non subordinati. Se venissero scelti da un dirigente scolastico + comitato di valutazione, diventerebbero dei semplici impiegati e soprattutto ricattabili dai genitori (conflitto d’interesse).

5) Questo DDL 2994 confligge dai Decreti Delegati, nel senso che l’impianto normativo del DDL 2994 + le leggi deleghe, + gli atti + le circolari ministeriali + le note ministeriali non sono sottoponibili al parere obbligatorio non vincolante del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, per questo motivo il Consiglio di Stato ha sentenziato il rinnovo dei membri del CSPI.

6) Il DDL 2994 confligge con l’art. 97 della Costituzione, ai sensi del quale “agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante pubblico concorso”, codifica un vincolo di imparzialità nell’assunzione dei dipendenti pubblici. In ambito scolastico le garanzie di imparzialità e pari opportunità del personale scolastico sono attualmente assicurate da un sistema fondato sulla graduazione degli aventi diritto in forza del possesso di determinati requisiti soggettivi: la scelta dell’amministrazione non è libera, ma ancorata a rigidi parametri predeterminati.

7) Le graduatorie di merito devono rimanere in vigore per tre anni, invece per diverse classi di concorso le assunzioni degli idonei sono state bloccate. Il DDL 2994 come emendato all’art. 8 congela le assunzioni fino al 2016-2017 pertanto va contro i tre anni della graduatoria.

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