COMUNICATO STAMPA 18.4.2015: CONFERMATO LO SCIOPERO DEL 24 APRILE

UNICOBAS: CONFERMATO sciopero 24 APRILE

Unicobas Scuola

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- COMUNICATO STAMPA 18.4.2015: CONFERMATO LO SCIOPERO DEL 24 APRILE –

Da oggi anche i Confederali si muovono e incrociano le braccia con i Cobas il 5 maggio: ma potrebbe essere già troppo tardi.

La discussione, infatti, del disegno di legge inizierà proprio il 23 aprile, giorno di approvazione del DEF. Pertanto la mobilitazione per convincere il Parlamento e il Governo a ritirare o a emendare il testo deve partire prima e subito con lo sciopero del 24 aprile proclamato da Anief, ‎Unicobas e USB, a cui hanno aderito altre cinque sigle sindacali. E potrà continuare il mese successivo, con una staffetta di scioperi, in maniera unitaria, se verrà approvata una piattaforma comune tesa a respingere in blocco il provvedimento.

Che il Governo abbia intenzione di blindare il testo, infatti, è sotto gli occhi di tutti, specie dopo l'abbinamento della riforma al documento di economia e finanza, e che lo voglia approvare in fretta lo si è capito con le audizioni congiunte. È evidente che il testo verrà approvato con pochissime modifiche se non ci sarà una risposta forte del personale della scuola fin dai primi giorni della votazione degli emendamenti. Ecco perché risulta necessario cominciare la mobilitazione il 24 aprile e proseguirla nei giorni successivi per non rischiare di scioperare solo il 5 maggio con un testo ormai blindato dalla tempistica per l'assunzione dei precari.

La manifestazione nazionale di Roma con lo sciopero del 24 Aprile sarà quindi la prima risposta forte e puntuale al ddl Renzi, una risposta senza se e senza ma, radicale e priva di compromessi costruita da chi non ha mai collaborato alla distruzione della scuola pubblica ed allo svilimento della funzione docente. Sono stati messi a disposizione pullman per il trasporto a Roma per il corteo che partirà dalle 10 alle 13 da Piazza della Repubblica a Piazza Santissimi Apostoli, che poi si trasferirà dalle 15 alle 18 in un sit-in davanti al Parlamento. Per le prenotazioni è attivo il link: sciopero2015@anief.net

Il nostro sciopero e la rabbia della categoria hanno costretto a muoversi anche CGIL, CISL, UIL, SNALS e Gilda, finora fermi alla sola astensione dalle ‘attività aggiuntive’: sarà ‘EPPUR SI MUOVE’ o …‘EI FU, SICCOME IMMOBILE’? Come dice il comunicato dei Confederali, si tratta di ‘una decisione presa a sostegno delle richieste di modifica al ddl di riforma della scuola all'esame delle Camere’. In sostanza, i sindacati tradizionali chiedono solo la cancellazione dell’art. 12 del ddl-Scuola di Renzi (che impedisce la nomina dei precari che hanno già 36 mesi di supplenza alle spalle), la ‘ricontrattualizzazione’ degli istituti da trasformare in riserva di legge (trasferimenti, titolarità, etc.) e la riapertura delle trattative contrattuali, lasciando, per esempio, intonse le 13 deleghe al Governo per lo stravolgimento dello stato giuridico e della scuola di tutti. Visto che l’iter del ddl prevede per Lunedì 20 entro le h. 12.00 la presentazione degli ultimi emendamenti, Renzi ha la possibilità di bloccare lo sciopero del 5 rispondendo positivamente con emendamenti governativi ad hoc alle parziali richieste del blocco sindacale confederale ed ‘autonomo’. Per quanto ci riguarda il ddl è inemendabile ed irricevibile, perché, ruotando tutto intorno alla figura del dirigente-padrone (che ‘valuta’ e retribuisce discrezionalmente, incarica direttamente i suoi docenti ‘preferiti’ destinando gli altri a rimanere senza titolarità, al tappabuchismo ed alle supplenze) trasforma la scuola pubblica in un succedaneo dei diplomifici privati, né svenderemo la lotta per 12 euro di ‘indennità di vacanza contrattuale’.

Fino a ieri fuori dal ‘coro’, i Cobas sono sicuri di voler consegnare nelle mani dei sindacati più tiepidi la gestione politica della rabbia della categoria? Di fatto, i Cobas avrebbero voluto far convergere le altre sigle sulla data del 12 Maggio (ed anche la CGIL s’era espressa a favore), per uno sciopero proclamato da Gennaio contro le prove Invalsi nella Scuola Superiore, una data inizialmente scelta dall’Unione degli Studenti per una grande manifestazione contro il ddl Renzi. Ma il fronte sindacale moderato ha piegato sia loro che la FLC-CGIL ad una data che non disturbi i test Invalsi nelle Superiori ed a ‘scaricare’ gli studenti. Quella data, tardiva rispetto all’iter di approvazione del ddl, resta invece importante anche per noi, rispetto al rifiuto della Scuola-quiz. La lotta è appena all’inizio.

Stefano d’Errico (Segretario nazionale)

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