La solitudine dei numeri "secondi": Ministro Giannini perde ancora credibilità...e le scuole paritarie religiose sono sul piede di guerra.

Nella spending Review è stato cancellato il punto che riguardava i nuovi esami di stato, con la commissione esaminatrice composta da soli insegnanti interni immolati sull'altare del volontariato... ma senza compensi. Questo Governo ha il tarlo del "volontariato", non frantendetemi, non parlo dell'attività di aiuto e di sostegno messa in atto da soggetti privati, generalmente in modo gratuito, per varie ragioni che possono essere di solidarietà, di giustizia sociale, di altruismo, filantropia o di qualsiasi altra natura. Il volontariato può essere operato individualmente o in associazioni organizzate" (Wikipedia). Questa è una "nobile" attività che deve essere di libera scelta ma soprattutto fuori dall'orario di lavoro. Se avviene in azienda il volontariato si trasforma in sfruttamento, mentre se è lo Stato che "obbliga" il proprio dipendente beh... allora diventa un'azione pericolosa e reazionaria e soprattutto anti costituzionale.
La "banca del tempo" nella scuola statale (mentre in quella paritaria avviene già dal 2000 perchè in cambio del punteggio molti proff insegnano senza essere pagati) farà risparmiare allo stato centinaia di milioni di euro, impoverendo le famiglie dei lavoratori e distruggendo il vero scopo dell'istruzione statale, che è quello di formare con conoscenze e competenze i giovani italiani, che rappresentano il futuro di questa nazione. Bisognerebbe investire nella scuola, nella didattica, individuando e progettando con i tempi e i modi più idonei le lezioni. Dobbiamo mettere al primo posto gli studenti, fare di tutto per migliorare la loro preparazione culturale e le competenze. Matteo Renzi e il Ministro Giannini hanno un'idea di scuola molto particolare, un'idea liberista di scuola collegata al costo standard per alunno. Un sistema pericoloso che vuole definire il costo per anno di uno studente per poi  trasferire a completa rendicontazione alle singole scuole statali e pubbliche (religiosa,  comunale, associazioni no profit) il valore complessivo.
Con quel fondo i dirigenti dovranno gestire la propria struttura scolastica compreso gli stipendi dei prof. 

Ad esempio, se il costo standard di ogni singolo alunno dovesse essere calcolato in 7000 euro annui,  un istituto di 1000 studenti riceverebbe una cifra fissa e la stessa verrebbe usata per pagare gli stipendi degli insegnanti e del personale ata, comprare le attrezzature, pagare le bollette telefoniche, materiale di cancelleria, ecc.
Le tasse di iscrizione lieviterebbero. Insomma è un ragionamento al ribasso, ecco il modello regione Lombardia, nella formazione professionale regionale lombarda dove si arriva a pagare gli insegnanti anche 12 ero all'ora ma a fine rendicontazione cioè dopo 180 360 giorni. Un anno senza stipendio. Il liberismo di Renzi è pericoloso. Lo affermo e lo scrivo da tempo. Questo sistema del "costo standard" trasformerà l'Italia in una nazione senza istruzione e con una continua regressione culturale. Soltanto i ricchi potranno permettersi scuole paritarie finanziate dallo stato e con rette altissime.

Se vuoi un servizio (sanità, scuola, trasporti) dovrai pagare salato, il Welfare verrà cancellato mentre dovremo garantirlo alla Germania come in effetti facciamo da anni con gli interessi da usura che paghiamo (spread).
Il Ministro Giannini ovviamente è d'accordo con il Governo e con le associazioni e le scuole paritarie religiose che spingono per una completa parità scolastica così riceveranno dallo Stato  non più 472 milioni di euro ma miliardi...lo stesso contributo trasferito alle strutture statali. Il Capo del Dicastero di Viale Trastevere è contrariata perchè la "sua" idea di cambiare gli esami di stato è crollata. L'ha pubblicizzata, ha spiegato che questa scelta avrebbe fatto risparmiare 142 milioni di euro ma non è successo.
Una solitudine mediatica, quella del Ministro che sa tanto di sconfitta, dimostra l'incapacità e probabilmente il poco peso politico, l'impotenza di fronte alle decisione del Ministro dell'Economia e delle Finanze...
Era già successo con l'ex Ministro Carrozza, anche lei si era dovuta adeguare alle scelte ed alle decisioni del MEF.

La cancellazione dell'articolo sugli esami di stato non fa arrabbiare solo la Giannini, fa infuriare i titolari di tutti i diplomifici d'Italia. Le commissioni rimangono metà interne e metà esterne con il Presidente anche lui esterno.
La partita non è finita, è probabile che nelle prossime ordinanze ministeriali ci sia qualche novità sulla composizione della commissione e la definizione degli esami (il numero delle prove scritte e le tipologie compresa la prova orale.
La politica "gattopardiana" ha vinto ancora una volta. Potrei dire: "Meno male" le nostre pressioni mediatiche hanno prodotto il "ripensamento" consigliato, su un problema così complesso come quello degli Esami di Stato.
Il Ministro Giannini ne esce male, aveva recuperato qualche punto dopo il trasferimento del Sottosegretario Reggi ma adesso la situazione è critica. Ne esce sconfitto tutto il sistema scuola. Non griderò: " evviva siamo riusciti a bloccare l'emendamento" perchè non è questo il nostro obiettivo. Noi vogliamo che la scuola,  la vera scuola pubblica laica statale venga valorizzata e posta al centro del dibattito politico non come costo standard ma come risorsa ed investimento per il futuro della nazione.
prof. Paolo Latella
Insegnante e giornalista.
Membro dell'Esecutivo Nazionale del Sindacato Unicobas Scuola
Segretario regionale della Lombardia

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