Roma 29.09.2014: Proclamato lo sciopero generale per il 24 Ottobre 2014 Il “Piano scuola” di Renzi è una truffa. Vediamo perché

Roma, 29.09.2014: Proclamato lo sciopero generale per il 24 Ottobre 2014
Il “Piano scuola” di Renzi è una truffa.
Vediamo perché:


1. Promette 150.000 assunzioni, presentandole come una generosa concessione. In realtà, il Governo è obbligato ad assumere i precari da una sentenza della Corte di Giustizia Europea, che minaccia di far pagare all’Italia 4 miliardi di multa. Gli unici ‘beneficiari ‘sono i precari delle GAE (anche quelli che, fra loro, rifiutano incarichi da anni): tutti gli altri (anche quelli con più anni di servizio), dovranno cambiare lavoro. In realtà i soldi non vengono stanziati: le prime assunzioni infatti vengono promesse tra un anno, dopo il concorso, anche se già si potrebbero regolarizzare i precari storici che tanti concorsi hanno superato. 

2. Gli assunti risulteranno infine molti di meno anche rispetto alle GAE (e verranno ‘regolarizzati’ solo con contratto ‘a tutele crescenti’, sempre licenziabili senza l’articolo 18). Fatti due conti, il Governo decide così di far “sparire” i posti vacanti, in parte assumendo i precari (semplice turnover dei pensionati), in parte obbligando il personale di ruolo a sostituire gli assenti a costo zero (calcolo a debito dei giorni di chiusura delle scuole e ‘banca delle ore’). L’ ‘organico funzionale’ non sarà aggiuntivo (non ci saranno più posti rispetto alle cattedre da coprire): perciò non ci sarà nessun ‘arricchimento dell’offerta formativa’ e, ribadiamo, le supplenze le dovranno fare i docenti di ruolo.

3. I giorni di chiusura delle scuole agli alunni e di sospensione didattica entreranno nelle “banche ore”: cioè ogni docente dovrà restituirli integralmente lavorando in più (prevalentemente supplenze gratuite) in periodi decisi dal Dirigente oppure, se serve, anche durante le vacanze natalizie, pasquali ed estive, con mansioni diverse da quelle didattiche (La buona scuola, pp. 51 ss.).

4. Tutti i docenti perderanno la titolarità sulla propria scuola: con l’ ‘organico funzionale’ ognuno diventerà titolare “su una rete di scuole”, e uno dei dirigenti di questi istituti deciderà in quale lavorerà e con che mansioni. Se necessario, il Dirigente potrà obbligare il docente a sostituire gli assenti, anche in scuole diverse (La buona scuola, pp. 14 ss.)

5. Si potrà essere spostati in province diverse, oppure su materie diverse (purché “affini”!) (La buona scuola, pp. 27 ss.).

6. Un gruppo di “esperti” del Governo definirà (in tre mesi – sic!) le “competenze dei docenti” (La buona scuola, pp. 45 ss.).

7. Passeremo la vita a raccogliere ‘crediti.’ Ci saranno ‘CREDITI DIDATTICI, FORMATIVI E PROFESSIONALI’, che confluiranno nel PORTFOLIO del docente, “vagliato” discrezionalmente dal ‘Nucleo di Valutazione’ interno di ogni scuola, che potrà operare in modo diverso dai ‘nuclei’ delle altre (La buona scuola, pp. 51 ss.).

8. Aboliti tutti gli scatti di anzianità, rimarrà solo lo stipendio-base. Ogni tre anni, se saremo graditi ai superiori, avremo (se ci saranno fondi) una mancia di “circa” € 60 (meno per Medie e Primaria). Altrimenti, nemmeno quella. Infatti, solo due docenti su tre ne avranno diritto. Verrà quindi stilata una classifica pubblicata on-line. Solo i primi due terzi della classifica avranno la mancia suddetta (La buona scuola, pp. 51 ss.).

9. Per premiare i “meritevoli”, comunque, non viene stanziato un euro, nonostante lo scippo degli scatti automatici. Infatti, il primo scatto di ‘merito’ ci sarà solo nel 2018 (La buona scuola, pp. 55 ss.).

10. Il dirigente avrà fidati esecutori e controllori, chiamati mentor, scelti solo fra chi sarà risultato ‘meritevole’ per 3 volte consecutive (ottenendo la ‘elargizione’ dei 60 € per 9 anni). I ‘mentor’ saranno al massimo il 10% della categoria, e guadagneranno una “indennità di posizione” oltre agli scatti di merito e allo stipendio base (La buona scuola, pp. 57 ss.).

11. Il dirigente avrà mano totalmente libera nello scegliere fra docenti ed ata le persone di sua fiducia, premiandole o penalizzandole come meglio crede.

12. Le scuole private dovranno avere più soldi e con più facilità.

13. Le Scuole Statali riceveranno soldi da “Enti Locali, famiglie e privati”, che ne determineranno la linea educativa.

14. Ogni insegnante sarà schedato nel “Registro Nazionale dei docenti della scuola”, con le informazioni del fascicolo personale accessibili a tutti, perché visibile online.

15. Il dirigente chiamerà nella propria scuola i docenti che vuole, scegliendoli dal Registro senza vincolo alcuno di graduatoria o di diritti acquisiti (CHIAMATA DIRETTA).

16. Il direttore dei servizi generali e amministrativi (DSGA, ex Segretario) sarà, per docenti ed ata, “braccio esecutivo” e “sentinella” del Dirigente (La buona scuola, p. 69).

17. I Decreti Delegati verranno aboliti. Il Collegio dei Docenti diverrà Consiglio, cioè organo puramente consultivo, con l’unica funzione di decidere della programmazione didattica. Tutto il potere andrà al dirigente e al “Consiglio dell’Istituzione scolastica”, al quale parteciperanno con diritto di voto i privati finanziatori. Determinante, per tenere sotto scacco i Docenti, sarà il “Nucleo di Valutazione”. Insomma, tutto quanto era già previsto dal disegno di legge Aprea-Ghizzoni. (La buona scuola, p. 71)

18. Le scuole dovranno aprire fino alla sera, con il lavoro dei Docenti (spontaneo o coatto?), nonché del volontariato studentesco e del “territorio”. Questa è l’idea relativa ai cd. ‘Centri di aggregazione sociale’ (La buona scuola, pp. 64 ss.).

Roma, 29.09.2014: Proclamato lo sciopero generale per il 24 Ottobre 2014
La Confederazione Italiana di Base Unicobas (CIB Unicobas) proclama lo sciopero generale per tutte le categorie dei comparti del pubblico impiego e del settore privato, per tutto il personale incaricato a tempo indeterminato ed a tempo determinato, per l’intera giornata del 24 Ottobre 2014. Lo sciopero è stato proclamato anche dall’Unione Sindacale di Base e sarà lo sciopero generale del sindacalismo alternativo:
• Contro le politiche economiche e sociali del governo Renzi dettate dall'Unione Europea e dalla BCE in materia di lavoro, welfare, pubblica amministrazione, scuola e previdenza.
Respingiamo al mittente il ‘pacco-Scuola’ ed il job-act di Renzi. Saranno organizzate manifestazioni in tutte le regioni italiane.

La Confederazione Italiana di Base Unicobas (CIB Unicobas) proclama lo sciopero generale per tutte le categorie dei comparti del pubblico impiego e del settore privato, per tutto il personale incaricato a tempo indeterminato ed a tempo determinato, per l’intera giornata del 24 Ottobre 2014.

Lo sciopero è stato proclamato anche dall’Unione Sindacale di Base e sarà lo sciopero generale del sindacalismo alternativo:
• Contro le politiche economiche e sociali del governo Renzi dettate dall'Unione Europea e dalla BCE in materia di lavoro, welfare, pubblica amministrazione, scuola e previdenza.
Respingiamo al mittente il ‘pacco-Scuola’ ed il job-act di Renzi. Saranno organizzate manifestazioni in tutte le regioni italiane.
JOBS-ACT. L’eliminazione dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori, vecchio ‘pallino’ di Berlusconi (ma che ora i Confederali, con la solita prassi dilatoria, demagogica e attendista, contrastano solo a parole), renderà più deboli tuttri i lavoratori. L’Unicobas non può accettare questa precarizzazione di massa in nessuno dei settori nei quali è impegnato, dai Portuali,agli LSU-LPU, dalla Sanità alla Formazione Professionale ed alla Scuola Per questo ha proclamato con l’Unione Sindacale di Base lo sciopero generale, offrendo l’opportunità anche agli iscritti dei sindacati pronta-firma di manifestare concretamente vera e larga opposizione sociale. I tempi sono stretti ed i provvedimenti del Governo sono concatenati e vanno respinti dall’insieme del mondo del lavoro. Nella scuola, l’eliminazione dell’art. 18 s’incastra perfettamente con il piano di gestione privatistica che vuole Renzi tutto incentrato sullo strapotere dei dirigenti, eliminando di fatto libertà d’insegnamento e d’apprendimento.

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