Vi spiego perché io sciopero il 28 aprile 2014

Il nuovo Ministro Stefania Giannini ha ricevuto dal sottoscritto il 26 febbraio alle 15,46 il dossier sulle scuole paritarie illegali ma non ha ancora risposto e non credo risponderà…

Già nelle prime uscite pubbliche aveva chiarito il suo pensiero sull’istruzione sui canali Rai (radio e televisione): Le scuole paritarie devono avere maggiori fondi e gli stessi diritti della scuola statale!

Recentemente il capo del Dicastero di via Trastevere è andata in una scuola paritaria a Verona, dove ha elogiato il valore del sistema privato paritario.

Quello che è strano che queste affermazioni riprendono purtroppo il piano strategico già in mano a Matteo Renzi e alla stessa Ministra, inviato il 24 febbraio 2014 dal presidente nazionale Roberto Gontero dell’AGeSC –Associazione Genitori Scuole Cattoliche.

Un piano in accordo con la Compagnia delle Opere che affosserebbe pericolosamente, ancora di più, la scuola statale.

Ecco quali sono le richieste che il Ministro Giannini intenderebbe rispettare:

RICHIESTE PER L’IMMEDIATO:

1. Garantire certezza ai fondi per la scuola paritaria sia recuperando nelle previsioni di spesa dello Stato per le scuole paritarie l’intero importo di 530 milioni, almeno a partire dal 2016, sia inserendo nella prossima legge di stabilità i fondi tagliati per il 2015 e, infine, mettendo in atto i necessari provvedimenti amministrativi affinché in tutte le regioni le erogazioni
avvengano in tempi ragionevoli e certi.

2. Studiare immediatamente soluzioni per la TARES, così come pare si sia fatto per l’IMU: appare logico che tutte le scuole, statali o paritarie, siano trattate nello stesso modo nel rispetto della legge 62/2000 e dell’equipollenza di trattamento previsto dalla Costituzione.

3. Pagare il sostegno per gli alunni disabili nella scuola paritaria: è un diritto personale di cui è portatore ogni alunno disabile.

4. Estendere il sistema di Istruzione e Formazione Professionale a tutte le Regioni e garantire certezza e continuità di risorse regionali e nazionali considerando anche il fatto che i costi dei Centri FP, come accade anche per la scuola paritaria, sono nettamente inferiori ai costistandard statali.

RICHIESTE PER IL FUTURO:

Per realizzare un rinnovato sistema scolastico di qualità l’AGeSC ritiene indispensabili i seguenti interventi:

1. autonomia dei singoli istituti scolastici attribuendo alle scuole poteri reali in materia di organizzazione del curricolo e utilizzo delle risorse umane e finanziarie, realizzando così un sostanziale superamento del monopolio statale dell’istruzione e dando spazio e significato alla comunità come dimensione dotata di propria soggettività;

2. piena attuazione della parità fra scuole statali e non statali che realizzi le condizioni per il diritto di scelta delle famiglie, usando il parametro del “costo medio per studente” indicato dal Ministero per l’Economia per individuare le scuole obbligate al pagamento dell’IMU;

3. ampliamento a tutte le Regioni del sistema pluralistico di istruzione e formazione professionale;

4. implementazione del sistema di valutazione nazionale;

5. valorizzazione professionale degli insegnanti, anche attraverso il merito, e un nuovo reclutamento che garantisca stabilità e continuità didattica del corpo docente;

6. definizione della governance della scuola che permetta un reale coinvolgimento dei componenti la comunità scolastica e del territorio;

7. rinnovamento del sistema di orientamento che consenta alla scuola di rispondere alla domanda delle persone e del mercato del lavoro.

Avete letto le richieste, se fossero tutte rispettate, la scuola statale avrebbe le ore contate, perché il Ministero avrebbe a carico la spesa di tutti gli insegnanti di sostegno (100.000 docenti), le spese dirette e indirette nella gestione degli studenti disabili. La chiamata diretta degli insegnanti con la cancellazione definitiva della libertà di insegnamento. La privatizzazione delle strutture statali con l’effetto che nessuno aveva mai pensato prima… e se fosse l’Ente che gestisce la scuola paritaria religiosa a gestire una scuola statale?

Io sciopero il 28 aprile 

perché non accetto che il Ministro dell'Istruzione:

1) decida di eliminare la libertà d'insegnamento e d'apprendimento, che continui e rafforzi le prove Invalsi, un sistema di valutazione assurdo e pericoloso.

2) voglia sopprimere gli scatti d’anzianità, con il gioco delle tre carte voglia restituire parte del fondo d’istituto ormai azzerato… cancellando di fatto i fondi per i progetti, per le funzioni strumentali, per gli straordinari docenti e ata ed ore aggiuntive di didattica, ovvero di tutto ciò che serve contro abbandono e mortalità scolastica;

3) Non voglia fare nulla per migliorare le retribuzione dei docenti che rimangono all’ultimo posto d’Europa.

4) realizzi l'ultimo punto del programma della Loggia P2 rimasto ‘inevaso’: eliminare il valore legale del titolo di studio, così che un laureato possa venire retribuito come se non avesse neppure la licenza elementare;

5) voglia eliminare, in accordo con Valentina Aprea e parte del Partito Democratico, gli organi collegiali, trasformando le scuole in fondazioni e farle gestire da consigli di amministrazione presieduti dal 'dirigente' e non più da un genitore ;

6) voglia assumere il personale per chiamata diretta e discrezionale come nelle scuole private e nei centri di formazione professionale in Lombardia e in tutta Italia;

7) voglia ridurre i Licei a 4 anni, voglia eliminare filosofia e storia dell’arte, continuando nell’opera di demolizione sistematica dei saperi e della qualità dell’istruzione, inserendo l’apprendistato e mandare gli studenti a lavorare "in miniera" a 16 anni...


Io sciopero il 28 aprile 


perché voglio un contratto specifico per tutta la scuola fuori dall'area del pubblico impiego e l'istituzione di un Consiglio Superiore della Docenza (con diramazioni provinciali), adibito a garantire, così come per la Magistratura, l'autonomia e la terzietà della Scuola pubblica. Voglio che vengano ripristinate, come ha deciso il Tar del Lazio e il Consiglio di Stato, le ore d'indirizzo e le compresenze cancellate (laboratori e insegnanti madrelingua) dalla Riforma Gelmini. Voglio che venga rispettata la sentenza del Tar e che non ci siano discriminazioni nei confronti degli studenti che frequentano scuole statali in Lombardia e in tutta Italia e che ricevano i contributi per l'acquisto dei libri e del materiale scolastico! Basta con i regali alle scuole private!


Io sciopero il 28 aprile 

perché si restituisca la dignità e il rispetto ai docenti e al personale Ata sempre più maltrattati!
Io sciopero il 28 aprile

perchè voglio che il Ministro Stefania Giannini dia le dimissioni e vada via dal Governo!

Credo che sia veramente arrivato il momento che tutte le forze politiche, le associazioni di categoria, le organizzazioni sindacali e i comitati che hanno a cuore la scuola statale e l’art. 33 della Costituzione scendano in campo con un unico impegno, quello della difesa dell’istruzione statale e garantire gratuitamente l’istruzione a tutti i cittadini italiani.

Paolo Latella
insegnante e giornalista
Membro dell'Esecutivo Nazionale del Sindacato Unicobas Scuola
Segretario della Lombardia

Commenti

Post popolari in questo blog

Gli articoli 33 e 34 della Costituzione

Insegnanti su più scuole. Come decidere la ripartizione degli impegni?

Ha senso chiamarla ancora Italia?