Silvia Chimienti: "Giannini faccia luce sulle scuole paritarie che non pagano i docenti!"

L'on. Silvia Chimienti del M5S alla Camera dei Deputati chiede ai Ministri Giannini e Poletti di attivarsi immediatamente per contrastare l'ìillegalità nelle scuole paritarie denunciato nel dossier da Paolo Latella. Documento che è stato inviato ai Ministri Carrozza e Giannini ed è stato reso pubblico e pubblicato su Facebook.

Stenografico della Camera dei Deputati: SILVIA CHIMIENTI.

Signor Presidente, «Mi davano delle buste paga fasulle, le firmavo senza ricevere alcun introito economico. Loro, in cambio, mi versavano i contributi, per cui io risultavo stipendiato. Si tratta di un ricatto vero e proprio perché i proprietari dell’istituto ti fanno sentire questa condizione come un piacere che ti stanno facendo. Sanno che, se non ti presti tu a questo ricatto, ci sarà sicuramente qualcun altro che lo farà al posto tuo. È quasi un rapporto di schiavitù che si instaura tra noi e queste persone».

Queste sono parole di un docente di una scuola paritaria della provincia di Napoli che ha raccontato al Fatto Quotidiano, in forma anonima, la sua esperienza in un articolo comparso proprio oggi.

Vede Presidente, sia l’ex Ministro Carrozza che l’attuale Ministro Giannini hanno ricevuto un dossier elaborato da Paolo Latella, segretario del sindacato Unicobas Scuola della Lombardia, che denuncia da tempo questa anomalia. In alcune scuole paritarie, approfittando del sistema delle graduatorie, i dirigenti assumono personale a 2-3 euro l’ora o addirittura a zero, contando sul fatto che la disperazione delle persone è tale che oramai si accetta di lavorare anche senza stipendio.

Lavorare nella scuola per un anno dà punteggio e i docenti, come testimonia Paolo Latella nel suo dossier, accettano questo ricatto pur di guadagnare punteggio in graduatoria e sperare di lavorare in futuro nella scuola statale. Alla denuncia di Latella, pubblicata su Facebook, è seguita una telefonata anonima con minacce di morte nei confronti dell’autore del dossier che ha denunciato l’episodio alle autorità. Abbiamo di fronte una vera e propria truffa ai danni dei lavoratori su cui le istituzioni hanno l’obbligo di fare luce.

Per questo motivo annunciamo fin da ora un’interrogazione parlamentare sul tema e chiediamo ai Ministri Giannini e Poletti di attivarsi immediatamente per contrastare questa pratica lesiva dei diritti dei lavoratori e indegna per un Paese civile.

Commenti

Post popolari in questo blog

Gli articoli 33 e 34 della Costituzione

Insegnanti su più scuole. Come decidere la ripartizione degli impegni?

Ha senso chiamarla ancora Italia?