Stop ai corsi di recupero. Le scuole non hanno più soldi

In molte scuole d’Italia, i Dirigenti Scolastici hanno emanato una circolare che blocca, per mancanza di fondi, i cosiddetti progetti HELP. Il progetti HELP vengono tenuti in orario pomeridiano dagli stessi insegnanti della scuola che si rendono disponibili per aiutare tutti quei ragazzi che non raggiungono la sufficienza e che quindi sarebbero a rischio di mancata promozione alla classe successiva. Le scuole purtroppo hanno consumato gli esigui fondi ricevuti quest’anno dal Ministero della Pubblica Istruzione che continua imperterrito a tagliare i contributi economici ai singoli Istituti.

Cosa accade ora? Le famiglie dovranno provvedere in proprio, con lezioni private pomeridiane e se in casa non si possiedono le competenze adeguate per aiutare i ragazzi, dovranno rivolgersi, a pagamento, a precettori privati. Un po’ come succedeva una volta quando si andava di pomeriggio “a ripetizione”.

Il problema sarà ancora più avvertito in estate per tutte quelle famiglie che avranno la sfortuna di avere dei figli con giudizio sospeso per presenza di “debiti”. Si tratta di una sostanziale “rimandatura”, proprio come accadeva tanto tempo fa. Fino allo scorso anno le scuole organizzavano i corsi di recupero tenuti sempre dagli stessi docenti. Quest’anno con ogni probabilità questo non sarà più possibile. Il danno economico, come sempre, viene scontato dalle famiglie, già terribilmente provate dai graffi della crisi economica che stiamo vivendo.

Indipendentemente da chi sarà chiamato a governare questo nostro Paese, è ora di interrompere la mortificazione della scuola pubblica con continui tagli e decidere una volta per tutte di investire sul futuro del nostro Paese.

fonte: Lucio Marengo - http://radiomadeinitaly.it/

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