Proposta inviata al Il Fatto Quotidiano: #lascuolachevorrei

Pubblico la proposta che ho inviato a Il Fatto Quotidiano: #lascuolachevorrei


Mi scusi Ministro Carrozza,
che senso ha il questionario on line quando bisognerebbe risolvere i problemi che affliggono la scuola “statale” italiana:
- Rispettare la legge e ripristinare le ore cancellate negli istituti tecnici e nei professionali come sentenziato dal Tar del Lazio nel 2013 e prima dal Consiglio di Stato nel 2010.
- Cancellazione definitiva della norma che demansiona gli insegnanti in personale non docente. Un chirurgo non può essere demansionato in infermiere... ma nel comparto scuola statale accade.
- Ripristino degli scatti di anzianità (eliminati).
- Assegnare per ogni alunno disabile un docente di sostegno.
- Dare la possibilità ai quota 96 di andare finalmente in pensione.
- Assumere a tempo indeterminato i 150 mila precari abilitati che insegnano da almeno tre anni su posto vacante.
- Uniformare il tempo scuola come avviene nel resto d'Europa che ha scelto di diplomare i propri studenti a 18 anni frequentando un anno in meno (dalle scuole primarie all'ultimo anno delle superiori si entra alle 8 e si esce quasi sempre tra le 16,30-17,30 mentre in Italia si esce alle 13-14 tranne le scuole d'infanzia e primarie).
- Eliminare le prove Invalsi.
- Riconoscere al personale ex Enti locali tutti gli anni di servizio effettuato e non solo alcuni.
- Cancellazione dei finanziamenti e maggiori controlli alle scuole paritarie.
- Creare un organismo non politico: Il Consiglio superiore della Docenza che definisca un sistema di alto profilo per il personale della scuola con controlli sistematici con progressione di carriera e stipendiale.


Paolo Latella - giornalista e insegnante

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