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Visualizzazione dei post da dicembre, 2013

Liceo sportivo, ecco quando potrai iscriverti. Il ministero sta decidendo date, criteri e sistemi di iscrizione

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Licei sportivi, si parte dall'anno 2014-2015: vuoi iscriverti? Fra poco usciranno tutte le informazioni direttamente dal ministero della Pubblica Istruzione relative alle iscrizioni alle scuole di ogni ordine e grado. La prima informazione è che l'intero procedimento di iscrizione sarà gestito interamente online, dalle scuole primarie fino a quelle secondarie. La seconda è che sarà possibile, appunto, iscriversi ai nuovi indirizzi di studio, fra cui il liceo sportivo. SUPERIORI, LE NEWS COME FUNZIONA - Italia Oggi ha avuto modo di leggere il documento che sta circolando nelle stanze del ministero della Pubblica Istruzione. A partire dal prossimo anno le istituzioni scolastiche, che saranno state autorizzate ad attivare questo nuovo indirizzo [quello sportivo], potranno aprire le iscrizioni al primo anno di corso per l'anno scolastico 2014/2015. L'amministrazione centrale ha chiarito che, in prima applicazione, sarà consentito il funzionamento di una sola classe

le proposte di Andrea Ichino per salvare la scuola

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Da Galileo alle Charter School, passando per Don Milani e le scuole sperimentali del Partito Comunista. Può stupire che siano questi i riferimenti culturali di un economista che a proposito dell’istruzione scrive “lo stato ha fallito ed è legittimo proporre strade alternative”, ma Andrea Ichino alla sua ipotesi di rilancio dell’istruzione pubblica tiene molto, come ci ha confermato in questa intervista, e preferisce perciò essere incisivo. Perché “sono i bravi insegnanti a fare le buone scuole”: il cuore sarebbe nella gestione libera delle risorse, prima di tutto umane, buttando via graduatorie, abilitazioni, concorsi. Un’ipotesi radicalmente liberal, in sintonia con altre che abbiamo sentito in questi giorni , che però nei suoi ragionamenti è sempre molto attenta, dobbiamo dirlo, a garantire opportunità a chi non le ha per nascita. Un sistema in cui lo Stato non sia contemporaneamente regolatore, finanziatore ed erogatore dell’istruzione, ma che lasci alle strutture che lo desideri

Dossier: La scuola paritaria un business tutto italiano!

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Dossier: La scuola paritaria un business tutto italiano! di Paolo Latella Indice: Il Sistema di Istruzione e Formazione in Italia pag.1 Le risorse assegnate alle scuole paritarie pag. 3 Gli ultimi 13 anni pag. 4 La situazione attuale pag. 8 clicca sul link qui e scarica l'articolo http://www.webalice.it/paolo.latella/La%20scuola%20paritaria%20un%20business%20tutto%20italiano.pdf

Ritorna delega Governo su istruzione: riordino organi collegiali, semplificazione normativa. Salta carriera e reclutamento

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Ritorna delega Governo su istruzione: riordino organi collegiali, semplificazione normativa. Salta carriera e reclutamento. Ed eccola riapparire la delega al Governo che inizialmente era apparsa come collegato alla Legge di Stabilità e della quale avevamo dato annuncio giorno 8 novembre 2013. Il testo era stato definito dal MIUR come superato , ed infatti eccolo riapparire nel decreto semplificazione, ma con modifiche. Originariamente il testo prevedeva interventi su: Riforma reclutamento Semplificazione normativa Organi collegiali Stato giuridico e trattamento economico Scompaiono, dal nuovo testo, come materie di intervento sia il reclutamento che la riforma dello stato giuridico e restano in piedi modifiche agli organi collegiali e quella semplificazione normativa che farebbe davvero bene alla scuola. Oltre ad interventi sulle Università. Questo pomeriggio, Fabrizio Bocchino, del M5S, ci ha comunicato di aver presentato un emendamento all'Art. 2 dell'Atto Senato n. 958

Anche se la legge elettorale è incostituzionale il Parlamento è legittimo ecco il perchè

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Il comunicato della Corte costituzionale che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale delle norme della legge n. 270/2005 che prevedono l’assegnazione di un premio di maggioranza – sia per la Camera dei Deputati che per il Senato della Repubblica – alla lista o alla coalizione di liste che abbiano ottenuto il maggior numero di voti e che non abbiano conseguito, almeno, alla Camera, 340 seggi e, al Senato, il 55% dei seggi assegnati a ciascuna Regione, ha prodotto reazioni populiste e demagogiche a catena Il Parlamento sarebbe illegittimo, il Presidente della Repubblica sarebbe illegittimo, ma seguendo questo ragionamento sarebbero illegittimi tutti gli atti normativi, giuridici, economici, che sono derivati da quando la legge 270/2005 è entrata in vigore ed è stata applicata per l’elezione dei parlamentari. Seguendo questo pensiero populista si rischierebbe una catastrofe giuridica senza precedenti. Cosa che per alcuni aspetti sarebbe a dir poco auspicabile, perché cadrebbero

Continuità con la Gelmini e il disco rotto sulla meritocrazia

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I provvedimenti del ministro Carrozza, nessuna vera "riforma", prosegue solo la dismissione dell'istruzione pubblica. A tre anni di distanza dall’entrata in vigore del disegno di legge Gelmini su scuola e università, ecco che si preannuncia un’altra riforma, stavolta firmata Maria Chiara Carrozza, per il settore dell’istruzione. Molto hanno in comune, a partire dalla loro eccezionale modalità d’approvazione: mentre la prima, infatti, è stata adottata in via straordinaria dal Governo senza passare per il Parlamento, la legislazione della seconda è stata direttamente delegata dal nuovo ministro dell’istruzione al Governo di larghe intese. Cosa cambia rispetto alla riforma precedente? Sostanzialmente nulla, sennonché ancora più risalto viene dato al ruolo dei privati all’interno dell’università, alla questione meritocratica (ambiguo leit motiv che ci accompagna ormai da qualche anno) e alla competizione tra atenei, incentivata dai criteri di “valutazione” con cui vengono