Approvati i TFA Speciali. Subito la domanda online. I corsi verranno attivati probabilmente a novembre 2013


I 75 mila docenti precari interessati avranno 30 giorni di tempo per candidarsi, attraverso il portale “Istanze on line”: servono tre supplenze annuali, di cui almeno una nella materia richiesta. Il countdown partirà dalla pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale, dove approderà venerdì 5 o martedì 9 luglio. Non c’è traccia dei 70 test voluti dall’ex ministro Profumo per “graduare” l’alto numero di partecipanti: la ripartizione su tre anni si farà in base all’anzianità di servizio. Fumata nera anche per l’a.s. 2012/13: non è contemplato nelle modifiche al DM 249/2010. Ma il Miur lascia aperta una speranza.

Via libera al decreto di approvazione dei Tfa speciali: come preannunciato, in anteprima, dalla Tecnica della Scuola, il testo con le modifiche al vigente sistema di reclutamento verrà stampato in Gazzetta Ufficiale venerdì 5 luglio, al massimo martedì 9 luglio. La comunicazione è stata fornita ai sindacati nel corso dell’incontro tenuto al Miur il 3 luglio. Una volta approdato in Gazzetta, i circa 75 mila docenti precari interessati ad acquisire l’abilitazione avranno 30 giorni di tempo per produrre la domanda di accesso ai corsi: lo faranno attraverso il sistema on line “Polis”, che si avvale del portale “Istanze on line”.
Se non vi saranno altri intoppi, i corsi potrebbero partire in autunno. Probabilmente nel mese di novembre. Ma non tutti i candidati potranno parteciparvi: sicuramente l’accesso ai corsi sarà possibile per tutti coloro che fanno parte di classi di concorso con pochi aspiranti. Mentre per quelle più numerose (come la A051 o la A047) l’accesso ai corsi sarà “graduato” in base all’anzianità di servizio: coloro che hanno accumulato meno anni, frequenteranno una seconda tornata di corsi. E se necessario se predisporrà anche una terza annualità di corsi.
Tramonta definitivamente, quindi, la discussa prova nazionale, composta dai 70 test a risposta multipla in formato digitale, un’idea dall’ex ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, per “spalmare” su tre anni i 75 mila docenti precari interessati all’abilitazione.
L’accesso ai Tfa speciali rimane riservato a docenti precari non abilitati o già abilitati, compresi gli insegnanti tecnico-pratici, che abbiano svolto almeno tre supplenze annuali da non meno di 180 giorni ciascuna o dal 1° febbraio di ogni anno (valgono anche quelle svolte nelle scuole paritarie o nei centri professionali, a partire dall’a.s. 2008/09, per garantire l’assolvimento dell’obbligo di istruzione) nel periodo che va dal 1999/2000 al 2011/12. È fondamentale che le supplenze siano state tutte svolte con il titolo di studio prescritto, almeno una effettuata nella disciplina per la quale si chiede di abilitarsi (vale anche il sostegno, ma il servizio può essere imputato solo alla classe di concorso nella cui graduatoria il docente è inserito e attraverso cui ha ottenuto l’incarico).
Niente da fare, dunque, per l’inclusione dell’anno scolastico 2012/13, tanto richiesta a livello sindacale e politico: l’integrazione non è compatibile con le modifiche al DM 249/2010 che approderanno nelle prossime ore in Gazzetta. In queste, infatti, non essendo previsti ritardi così importanti per l’avvio dei corsi, era stato esplicitamente indicato come termine ultimo di validità di supplenze l’anno scolastico 2011/12. E modificare questo “paletto”, come aveva preannunciato a questa testata il segretario generale della Uil Scuola, Massimo Di Menna, può essere tecnicamente difficoltoso.
L’amministrazione non hanno però escluso che in extremis l’anno in corso possa essere accettato. Anche perché, hanno sottolineato i sindacalisti presenti, questa soluzione esporrebbe il Miur a una miriade di ricorsi.
03/07/2013

Fonte: Alessandro Giuliani Tecnica della Scuola

Commenti

  1. La più grande sanatoria della storia. Ripescaggio per gente bocciata dal 1999 ad oggi. L'obiettivo sono, la distruzione della scuola pubblica, le tessere sindacali ed i voti.

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  2. Questo sistema dei TFA (corsi abilitanti - Tirocini formativi attivi ordinari e speciali) fa schifo, è un altro modo per creare ancora di più precariato e false aspettative e speranze nei giovani laureati che vorrebbero insegnare! Non si risolve così il problema. Lo ripeto fino alla morte... il precariato si risolve bloccando i nuovi inserimenti e stabilizzando tutti gli insegnanti presenti nella graduatoria di esaurimento. Parliamo di 250.000 posti e mandando in pensioni tutti coloro che hanno raggiunto la quota 96 (anni di anzianità + anni contributivi effettivamente versati) indipendentemente dagli anni di servizio. Nell'arco di cinque anni il precariato verrebbe eliminato. Dopo la stabilizzazione di tutti i precari, il sistema delle graduatorie non avrebbe più senso.
    Un'unica graduatoria nazionale on line dalla quale attingere per le supplenze brevi e un'altra per la mobilità (trasferimenti) nazionale. Un concorso ogni cinque anni solo sui posti realmente disponibili e solo nelle classi di concorso non in esubero.
    Naturalmente i politico non lo vogliono... perchè fanno gola 1,5 milioni di voti nel mondo della scuola...

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