Modello di diffida per la cancellazione del Comma 81 - demansionamento dei docenti ITP in assistenti tecnici da inviare al Ministro, al Dirigente USR e al Dirigente UST





In riferimento alla bozza del decreto interministeriale che sta per essere firmato dal Ministro Carrozza sul demenzionamento dei docenti di laboratorio e degli insegnanti madre lingua straniera abbiamo predisposto un modello di diffida da inviare singolarmente al Ministro, al Dirigente USR della vostra regione e al Dirigente della UST della vostra provincia.

Compilatela inserendo i vostri dati e speditela con raccomandata e ricevuta di ritorno agli indirizzi delle tre sedi. Vi ricordo che deve essere firmata con la propria firma.

Stiamo valutando con l'ufficio legale del Sindacato Unicobas Scuola la possibilità di un ricorso collettivo per bloccare la legge sul demansionamento. E' molto complesso in quanto la norma si trova nell'impianto legislativo della finanziaria e come sapete non è possibile chiedere la modifica.

Esiste però ma un vizio di forma che è quella "delle duplicazione delle competenze" che di fatto non esiste per legge. La funzione docente è di competenza solo dell'insegnante che per titoli ed esami ha superato un corcorso per docente.

Mi auguro che tutte le forze politiche e sindacali si uniscano per bloccare questa norma anti costituzionale del demansionamento, una legge che esiste solo in Italia e che lede i diritti dei lavoratori della scuola pubblica vincitori di un concorso per docenti e non per personale Ata

Un altro attacco alla didattica, la cancellazione di fatto dei docenti di laboratorio, il primo passo per privatizzare le competenze... e trasformarle a pagamento solo per chi potrà permetterselo.

Ecco il fac-simile della diffida:


Al Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca 
prof.ssa Maria Chiara Carrozza 
Viale Trastevere, 76A
00153 Roma 

Al Dirigente dell’USR 
della Regione _________________ 

Al Dirigente dell’UST 
Della Provincia di __________________ 



Oggetto: Diffida per demansionamento docenti di laboratorio  e insegnanti madre lingua straniera (ITP)

Il sottoscritto …………………… nato a …………………. Il ……………… residente a ………………. Prov. ……… In via ………….. n…………. Cod. Fisc………………… in servizio c/o l’Istituto…………………. In via ……………… città………….. prv…………… in qualità di………………….. a tempo determinato/indeterminato
DIFFIDA

Il Ministro a firmare il decreto interministeriale demansionando di fatto i docenti di laboratorio compreso gli insegnanti madre lingua in personale Ata (assistenti tecnici – personale non docente).

DIFFIDA

l’USR……………… ad accantonare posti Ata da assegnare agli insegnanti tecnico pratici compresi gli insegnanti di madre lingua straniera (ITP) in soprannumero

DIFFIDA

L’UST …………………….. a definire il piano di demansionamento provinciale.


Perchè non esistono duplicazioni di competenze tra aree e profili professionali, tra docenti e personale Ata, sono di fatto due figure separate uno fa parte del personale docente e l'altra del personale Ata non docente.
Ancora una volta si tenta di distruggere l’area laboratoriale, cancellando le competenze dei docenti di laboratorio e degli insegnanti madre lingua delle scuole pubbliche statali.
L’attività di laboratorio è un’offerta formativa fondamentale proposta quotidianamente agli studenti degli istituti tecnici e professionali che verrebbe pericolosamente cancellata.
Si continua a confondere il docente con l’assistente tecnico.

Ricordiamo quali sono i requisiti e i compiti per accedere alle classi di concorso della Tabella C (area laboratoriale insegnanti tecnico pratici e docenti madre lingua straniera) (tratto dal DM n.357/98)

Gli insegnanti tecnico pratici devono essere in possesso dei seguenti requisiti culturali e professionali in ordine al settore o ai settori disciplinari previsti da ciascuna classe di concorso:

- Sicuro dominio dei contenuti delle discipline.

- Padronanza dei programmi relativi agli insegnamenti previsti e conoscenze delle linee generali dell’intero curricolo.

- Conoscenza del ruolo formativo assegnato ai singoli insegnamenti in relazione alle finalità formative perseguite dai curricoli anche in vista dell’elaborazione di proposte migliorate a carattere sperimentale.

- Conoscenza dei fondamenti della psicologia dello sviluppo, dell’età evolutiva, cognitiva.

- Preparazione su metodi e strumenti diagnostici dei livelli di apprendimento dei discenti finalizzati sia alla rilevazione della loro formazione nella fase iniziale che alla registrazione dei successivi ritmi di apprendimento.

In particolare, per quanto attiene alle sue specifiche attività didattiche, il docente tecnico-pratico dovrà dimostrare d’aver acquisito la capacità di coadiuvare l’insegnante di teoria nelle attività di laboratorio, in coerenza con la programmazione effettuata e precisamente:
- nel concorrere all’acquisizione della situazione di ingresso di ogni alunno;
- nel concorrere, nell’ambito del consiglio di classe, congiuntamente con il docente di teoria, alla programmazione dell’attività didattica;
- nel progettare ed organizzare le attività di laboratorio in funzione della programmazione effettuata;
- nell’illustrare le procedure operative delle attività di laboratorio;
- nel concorrere con il docente teorico nel seguire il lavoro degli alunni;
- nel valutare con il docente teorico il lavoro degli alunni sulla base dei criteri stabiliti dal consiglio di classe in sede di programmazione.
Per quanto riguarda invece i laboratori ai quali è preposto, il docente tecnico-pratico, in quanto responsabile dell’efficienza e del funzionamento degli stessi, deve conoscere i criteri per la definizione degli interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione, le disposizioni per la custodia del materiale didattico, tecnico e scientifico e per la gestione del materiale di consumo, nonché essere in possesso della:
- conoscenza delle odierne problematiche dell’educazione permanente, dell’orientamento e individuazione delle possibili forme di acquisizione di dati utili per la percezione delle attitudini e delle tendenze in atto dei discenti;
- conoscenza degli strumenti bibliografici e dei più aggiornati libri di testo in uso nelle scuole;
- pratica dei sussidi didattici, compresi quelli audiovisivi, cui far ricorso per il proprio aggiornamento culturale e professionale;
- conoscenza delle competenze degli organi collegiali e capacità di interagire efficacemente con gli stessi;
- capacità di lavoro di gruppo per l’elaborazione e lo sviluppo di una articolata programmazione didattico-educativa, nell’ambito del progetto di istituto;
- conoscenza della Carta dei Servizi della Scuola;
- conoscenza della dimensione europea nei programmi di insegnamento;
- padronanza di competenze sociali, relative all’organizzazione dell’apprendimento e alla gestione di gruppi e relazionali, per la conduzione dei rapporti con i diversi soggetti sociali.

La funzione docente dell’insegnante tecnico pratico - ITP
“Gli insegnanti tecnico – pratici, anche quando il loro insegnamento si svolge in compresenza, fanno parte, a pieno titolo e con pienezza di voto deliberativo, del Consiglio di classe. Le proposte di voto per le valutazioni periodiche e finali relative alle materie il cui insegnamento è svolto in compresenza sono autonomamente formulate, per gli ambiti di rispettiva competenza didattica, dal singolo docente, sentito l’altro insegnante. Il voto unico viene assegnato dal Consiglio di classe sulla base delle proposte formulate, nonché degli elementi di giudizio forniti dai due docenti interessati” (art. 5 comma 1bis T.U.). 
Quindi secondo la CM 28/2000 “l’azione dei due docenti compresenti – quello di materie teoriche e quello di materie pratiche – deve impostarsi ed esprimersi sinergicamente, sì da concretizzarsi in effettiva codocenza attraverso l’individuazione congiunta degli obiettivi, una armonica e coerente definizione dei reciproci ambiti di attività, una scelta congiunta dei mezzi, degli strumenti e dei criteri di valutazione ed opportuni raccordi tra i due momenti valutativi.
Pertanto, da una parte l’attività dei due docenti deve essere strettamente correlata sotto il profilo contenutistico e metodologico e, dall’altra, gli stessi, nell’ambito della programmazione del consiglio di classe, devono congiuntamente predisporre e attivare un piano di attività che tenga conto, come previsto dalla legge n. 124/1999, degli ambiti di rispettiva competenza.
Alla luce delle osservazioni sopra espresse, appare evidente che un’applicazione della nuova normativa coerente con l’attuale organizzazione didattica (che prevede nelle valutazioni intermedie l’assegnazione di voti separati nelle materie con diversità di prove scritte, orali, pratiche e di un voto unico nella valutazione di fine anno) richiede che le relative proposte di voto – basate sulle risultanze del registro personale proprio di ciascun docente – siano adeguate ai seguenti criteri:
– nelle materie insegnate in compresenza, per le quali è prevista anche l’attribuzione del voto pratico, quando si tratti degli scrutini intermedi, in cui i voti rimangono distinti, ciascun docente formula autonomamente la propria proposta di voto, sentito l’altro insegnante; – quando si tratti degli scrutini finali e anche nelle materie insegnate in compresenza per le quali non è previsto il voto pratico, ferma restando l’autonoma proposta di voto di entrambi i docenti, il Consiglio di classe assegna il voto unico.
… dall’innovazione legislativa sopravvenuta discende ancora, sul piano funzionale, che gli ambiti di competenza degli insegnanti tecnico-pratici, da gestire in coerenza con le funzioni spettanti ai docenti di materie teoriche, devono organicamente e armonicamente inserirsi nel contesto degli aspetti significativi dell’operato dei consigli di classe (dalla programmazione, agli interventi più rilevanti relativi all’organizzazione e all’erogazione dell’azione educativa e didattica, alla verifica e valutazione in itinere e finale, alla partecipazione a corsi di recupero e/o di approfondimento, colloqui con le famiglie, iniziative deliberate dagli organi scolastici della scuola, ecc.) facendo sì che ne risulti potenziato e arricchito l’apporto di ciascuno e rafforzata e valorizzata la collegialità delle scelte e delle decisioni di partecipazione alle attività connesse con la didattica.

Personale ATA – assistenti tecnici (personale non docente)
I principali compiti degli assistenti tecnici:


- conduzione dei laboratori, in compresenza coi docenti teorici e pratici, preparazione e allestimento degli stessi e assistenza al docente

- manutenzione delle apparecchiature e approvvigionamento materiale

- rapporti con gli uffici tecnici e attività di coordinamento

Alla luce di quanto definito il 28 maggio 2013 nella bozza del decreto interministeriale dell’organico di diritto del personale tecnico, amministrativo ed ausiliario - anno 2013/2014 che prevede l’attuazione del comma 81 dell’articolo 4 della legge 12 novembre 2011 n. 183″ - Demansionamento degli Insegnanti Tecnico Pratici in personale non docente. E più precisamente: 

ITP in soprannumero – accantonamento posti di assistente tecnico- Bozza circolare del 28 maggio 2013

“Il comma 81 dell’articolo 4 della legge 183/2011 prevede che “allo scopo di evitare duplicazioni di competenza tra aree e profili professionali, negli istituti di scuola secondaria di secondo grado ove sono presenti insegnanti tecnico-pratici in esubero, e' accantonato un pari numero di posti di assistente tecnico”.
"Di conseguenza, l’Ufficio dell’Ambito territoriale, all’atto della pubblicazione della mobilità dell’istruzione secondaria di II grado, prevista per il 6 luglio p.v., per ciascun ITP rimasto in soprannumero nella provincia, accantona sulla scuola e nell’ area di laboratorio corrispondente alla classe di concorso dell’ITP un posto di assistente tecnico.
Per disporre l’accantonamento, si utilizza la medesima modalità attualmente prevista per gli assistenti tecnici dell’area AR99”.

Considerato che tale decisione è formalmente errata, in quanto le competenze sono diverse, il giurista ha confuso la funzione docente con competenze sulle attrezzature fisiche come già descritto precedentemente, comporterebbe inoltre una probabile riduzione di stipendio, un aumento di lavoro da 18 a 36 ore, la professionalità verrebbe cancellata. Si creerebbero problemi anche nell’organico del personale Ata con conseguenti tagli anche negli assistenti tecnici che sarebbero costretti a trasferirsi in altre strutture o addirittura essere demansionati in collaboratori scolastici. Per non parlare dei problemi non indifferenti alla psiche dei docenti e del personale Ata.

PERTANTO

Si diffida il Ministro a firmare il decreto interministeriale che demansiona i docenti di laboratorio compreso gli insegnanti madre lingua, in personale Ata (assistenti tecnici – personale non docente) ma ad individuare soluzioni che permettano agli insegnanti tecnico pratici ed ai docenti madre lingua di garantire la propria funzione docente e poter offrire le proprie competenze didattiche laboratoriali agli studenti e di conseguenza mantenere in organico tutti gli assistenti tecnici (ATA) senza accantonare posti, riducendo l’organico di diritto.

Si diffida l’USR…………….....… ad accantonare posti Ata da assegnare agli insegnanti tecnico pratici compresi gli insegnanti di madre lingua straniera (ITP) in soprannumero ma ad individuare nell’ambito regionale soluzioni che permettano agli insegnanti tecnico pratici ed ai docenti madre lingua di garantire la propria funzione docente e poter offrire le proprie competenze didattiche laboratoriali agli studenti e di conseguenza mantenere in organico tutti gli assistenti tecnici (ATA) senza accantonare posti, riducendo l’organico di diritto

Si diffida l’UST …………………….. a definire il piano di demansionamento provinciale trasformando i docenti di laboratorio in assistenti tecnici ma ad individuare soluzioni nell’ambito provinciale che permettano agli insegnanti tecnico pratici ed ai docenti madre lingua di garantire la propria funzione docente e poter offrire le proprie competenze didattiche laboratoriali agli studenti e di conseguenza mantenere in organico tutti gli assistenti tecnici (ATA) senza accantonare posti, riducendo l’organico di diritto.


Città, data _______________________                                                        
                                                                        Letto e sottoscritto                                                                                                 
                    
                                                             __________________________





prof. Paolo Latella
Segretario Unicobas Scuola Lombardia

fonte informativa sulle competenze degli ITP  (prof. Liborio Butera)
http://www.liboriobutera.com/

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