La lettera al Ministro Carrozza dal Gruppo Nazionale dei Docenti di Conversazione in Lingua Straniera




Pubblico la lettera che mi ha inviato il prof. Anthony C. Porcaro, responsabile del 
gruppo nazionale dei “Docenti di Conversazione in Lingua Straniera”.
Condivido in prima persona come collega e docente di laboratorio e poi come segretario Unicobas Scuola Lombardia, quanto scritto dal gruppo nazionale al Ministro Carrozza!



Egregio Ministro,

AugurandoLe i più sinceri auguri per la sua nomina, vorremo cogliere l’occasione per presentarci. Siamo il gruppo nazionale dei “Docenti di Conversazione in Lingua Straniera” e ci uniamo all'appello fatto dal nostro gruppo di categoria su Facebook “Io sto con gli ITP” .
Il proposito di questa lettera è quello di portare alla Sua attenzione alcune delle nostre preoccupazioni nella speranza che Lei possa rivedere alcuni provvedimenti presi dall’anteriore riforma.
Nell’ordinamento scolastico italiano, più precisamente nella tabella C, ossia quella riguardante gli ITP – insegnanti tecnico pratici – di cui facciamo parte, esiste la figura del Docente di Conversazione in Lingua Straniera (classi di concorso C031, C032, C033, C034) il titolo d’accesso è il diploma equipollente al diploma di stato italiano conseguito in un paese in cui la lingua in oggetto è madrelingua o lingua di insegnamento in loco . Molti tra noi sono laureati all'estero nei paesi di origine, ma la laurea conseguita, quando non equipollente in Italia, non viene riconosciuta.
Dal punto di vista didattico, invece, la figura del docente madrelingua si è dimostrata essere un prezioso contributo su diversi fronti quali ad esempio:
• arricchimento della lingua di comunicazione, risorsa assolutamente fondamentale in un paese inserito nell’U.E. destinato a formare nuove generazioni in grado di esprimersi con scioltezza in diversi contesti professionali, lavorativi o accademici.
• presentazione di modelli culturali in grado di suscitare curiosità ed interessi in tanti studenti e preparazione per la vita in un mondo globalizzato e con crescente bisogno di conoscenza di aspetti culturali.
• preparazione alle Certificazioni in lingua, permettendo loro di acquisire attestati e diplomi fondamentali per la loro mobilità in Europa nonché per il loro riconoscimento nel mondo del lavoro.
• accompagnamento degli studenti in stage all'estero e altri scambi culturali, favorendo l’integrazione tra culture diverse.
• lavorare in compresenza, mettendo a disposizione dei loro colleghi italiani di lingua straniera le loro competenze, favorendo un approccio didattico originale e dinamico alla materia ed allo stesso tempo presentandosi anche come occasione di aggiornamento continuo.
Nonostante ciò, la riforma Gelmini (legge 133/2008) entrata in vigore a settembre del 2010, elimina dal nuovo quadro orario dei nuovi istituti tecnici settore economico: Turismo e “amministrazione, finanza e marketing” articolazione “relazioni internazionali per il marketing” (ex PACLE/ERICA), ma anche dai Nautici, dai Licei Classici e Scientifici la figura del Docente di Conversazione in Lingua Straniera che scomparirà del tutto con l’anno accademico 2013-2014.
Il Docente di Conversazione rimarrà, seconda la Riforma Gelmini, solo nei Licei Linguistici, unico istituto dove la figura è ancora presente con un’ora di docenza settimanale in copresenza. E' utile segnalare che quest'anno le iscrizioni nei Licei Linguistici sono aumentate rendendolo il secondo istituto per scelta degli alunni e delle loro famiglie, segnale chiaro che le famiglie prediligono le lingue e capiscono la loro importanza nella vita di oggi.
Crediamo che sia lecito chiedersi sulla convenienza di un taglio su una figura professionale che collabora nella formazione per una conoscenza linguistica orientata alla comunicazione reale, lasciando gli studenti degli Istituti Tecnici senza la possibilità di modeli linguistici madrelingua.
Un’altra nostra preoccupazione riguarda l'insegnamento della lingua inglese nelle scuole elementari. Negli ultimi anni secondo il piano lingue, si sono svolti corsi per l'abilitazione all'insegnamento della lingua inglese ai colleghi delle primarie. Com'è possibile che lo Stato ritenga un Docente di Conversazione in Lingua Straniera abilitato all'insegnamento della propria lingua ai colleghi delle primarie ma,al contrario, non lo ritenga abilitato all'insegnamento della propria lingua ai piccoli delle primarie? Le metodologie, le attività, le idee che i nostri colleghi vanno poi ad applicare nel proprio ambiente classe vengono spesso apprese dagli stessi Docenti di Conversazione che impartiscono i corsi.
Sembra un paradosso che i Docenti di Conversazione in Lingua Straniera siano ritenuti idonei a formare professionalmente e didatticamente i docenti delle primarie, ma non siano poi inclusi negli insegnamenti delle proprie lingue alle primarie.
Infine, segnaliamo che tra i Conversatori madrelingua che lavoriamo per il MIUR esistono persone con competenze e formazione –con lauree specifiche o che contengono esami afferenti- per svolgere il lavoro di docenti per l’apprendimento integrato di lingua e contenuto (CLIL), progetti nel quale, d’accordo all’attuale normativa la nostra graduatoria ha una partecipazione soltanto marginale e per niente riconoscente nè professionalmente nè dal punto di vista della nostra carriera delle nostre competenze.
Confidiamo che le risorse madrelingua attualmente in forza nell’istituzione scolastica italiana vengano tenute in considerazione per altri diversi progetti dai quali finora sono state sistematicamente escluse.
RingraziandoLa del tempo dedicatoci, affidiamo a Lei i nostri pensieri e le nostre preoccupazioni, fiduciosi di un pronto riscontro.
Cogliamo l'occasione per porgerLe i nostri Distinti Saluti.
Gruppo Nazionale Docenti di Conversazione in Lingua Straniera 

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