Ora possiamo avviare la contrattazione ...della miseria!


Ora possiamo avviare la contrattazione ...della miseria
Vediamo cosa rimane del Fondo d’Istituto dopo l’accordo del 30 Gennaio scorso.

In data 30 Gennaio 2013, è stato sottoscritto un accordo per l’assegnazione alle istituzioni scolastiche di un acconto sulle risorse per il finanziamento del MOF per l’anno scolastico 2012/13. Firmatari dell’accordo sono Cisl, Uil, Snals e Gilda.
Il MOF (miglioramento dell’offerta formativa) comprende le seguenti voci: Fis (fondo d’istituto), pratica sportiva, ore eccedenti per la sostituzione dei colleghi assenti, funzioni strumentali (per docenti), incarichi specifici (per Ata), aree a rischio, comandati.
L’accordo assegna, immediatamente, alle scuole, l’acconto di 553,33 mln di euro del Mof (il 60% del totale), di cui 410,51 mln di euro per il Fis.
Sul Mof 2012/2013 è stato tagliato il 33,3% dell’ammontare complessivo di 1.385,36 mln. Per le scuole restano 924,04 mln di euro.
L’accordo del 30 Gennaio era stato preceduto dall’intesa, non sottoscritta solo dalla Cgil, del 12 Dicembre 2012.
Tale pre-intesa voleva ripristinare la validità del 2011 ai fini dei passaggi di gradone, a spese appunto del Mof e quindi del salario accessorio nella misura di 350 mln di euro per l’anno finanziario 2013. In sostanza, ci tolgono parte del Mof per restituirci gli scatti che ci spettavano già da anni.
La registrazione presso la Corte dei Conti non è ancora avvenuta e per questo il Miur ha corrisposto solo un acconto sul totale del Mof.
A questo punto, anche se l’intesa dovrà essere registrata dall’UCB (ufficio centrale del bilancio del Mef), è possibile cominciare ad avviare la contrattazione d’istituto.
La drastica riduzione del Fondo d’istituto impone una riflessione sui criteri di priorità per l’approvazione e il pagamento di progetti, commissioni e forme organizzative delle scuole in generale.
All’inizio dell’anno scolastico quasi tutti gli istituti, nell’incertezza delle somme e dei tempi di corresponsione del salario accessorio, non hanno deliberato i progetti per il miglioramento dell’offerta formativa.
In assenza della contrattazione integrativa è impossibile infatti quantificare ore di impegno per docenti e ata o attribuire formalmente incarichi con lettere di incarico specifiche.
Seguendo criteri di buon senso, probabilmente, tenendo presente le cifre date in anticipo dal Miur, si potrà prevedere , in sede di contrattazione, la retribuzione di ben poco. Per esempio, delle figure di supporto alla Direzione (vicari, collaboratori, referenti, funzioni strumentali, incarichi specifici) e delle commissioni necessarie all’organizzazione delle scuole (orario, formazione classi ecc) .
Evidentemente salteranno i progetti qualificanti della didattica che, a fronte del taglio di un terzo delle risorse, saranno sacrificati.
Continua in questo modo lo scempio della Scuola Pubblica italiana deprivata ormai delle risorse economiche basilari.
A fronte di tale scempio, registriamo le voci entusiaste dei firmatari. Secondo quanto riportato dalla rivista ‘La Tecnica della Scuola’, Rino Di Meglio (Gilda), afferma: [l’intesa] ‘rafforza l’accordo Aran del 12 dicembre scorso sul recupero degli scatti d’anzianità 2011’, mentre per la UIL si tratta di ‘un’azione utile per le persone e per la scuola’. Pure la CGIL, anche se non ha firmato l’accordo, sostiene di essere ‘favorevole all’invio di tale anticipo affinché le istituzioni scolastiche non siano lasciate nell’incertezza e possano cominciare a retribuire il lavoro svolto in materia di offerta formativa’.
Auguri…

Unicobas Scuola - Roma

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