Violenza e bullismo: solo un ragazzo su quattro denuncia di essere stato vittima in passato di prepotenze fisiche


L’indagine svolta su sette strutture scolastiche campione nella provincia di Savona, ha utilizzato come strumento di rilevazione un questionario anonimo sul bullismo, già impiegato presso la Commissione Europea, rielaborato e articolato su 15 domande a risposta multipla relative all’età, all’appartenenza di genere e alle opinioni dei ragazzi sulla violenza scolastica.  


Secondo i dati emersi, solo un ragazzo su quattro (73%) denuncia di essere stato vittima in passato di prepotenze fisiche. Le valutazioni al riguardo sono ampiamente condivise da ragazzi e ragazze, con una leggera prevalenza maschile.

Per circa la metà del campione i comportamenti violenti si producono soprattutto nel corso delle lezioni, nel cambio d’ora e durante l’intervallo. Circa la metà dei maschi e delle femmine segnala inoltre la presenza in classe di studenti isolati dal gruppo e situazioni diffuse di disagio relazionale.
Per le ragazze, a differenza dei maschi, le aggressioni verbali (soprattutto gli insulti) sono le forme più riconosciute e ricorrenti di violenza scolastica nei rapporti di genere. Due ragazze su tre ha subito in passato aggressioni di questo tipo, invece nella sfera maschile solo la metà. Spintonare e dare calci sono considerati comportamenti violenti dai maschi e dalle femmine, ma in misura maggiora dalle ragazze. Anche se le differenze di genere sono inferiori al 25%, per le studentesse il ricatto è una forma di violenza più riconosciuta ed evidenziata che nei ragazzi.
Per quasi la metà degli studenti la violenza a scuola deve essere risolta direttamente dai ragazzi e non chiedere l’aiuto degli insegnantio di altre persone mentre solo il 30% dei maschi e delle femmine concordano sull’opportunità di ricorrere agli insegnanti per gestire il problema. Tre ragazze su quattro pensano che sia necessario ricorrere ai genitori per chiedere aiuto sui problemi esistenti mentre per i maschi solo 1 su 4.
Molto limitati appaiono i livelli di violenza scolastica esistenti nei rapporti tra maschi e femmine ma i dati relativi andrebbero verificati con le composizioni di genere presenti nelle diverse classi. Tra i possibili stati d’animo evocati dall’aver subito violenze scolastiche, la vergogna è quello meno ricorrente mentre Il sentimento dominante di fronte alla violenza è per tutti la rabbia.
Il campione pone scarso rilievo alle molestie sessuali come forma di violenza fisica ricorrente, senza distinzione tra maschi e femmine La molestia sessuale è considerata però una violenza dal 70% delle femmine contro il 37% dei maschi.
Secondo Brunella Nari queste forme di violenza, se tenute nascoste per tanto tempo, vengono somatizzate e possono provocare gravi problemi alla personalità del giovane che subisce in modo persistente questi attacchi psicologici con la conseguente possibiltà di modificare il carattere in un momento della loro vita fondamentale come è quello dell’adolescenza.

fonte: http://www.ivg.it

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