La coscienza critica della popolazione italiana? Che minchia guaddi???

Il problema dell'Italia è uno, ma è di fondo: manca la coscienza critica al 90% della popolazione.
La causa dell'assenza di coscienza critica è da attribuire a due soli fattori sociali: la tv e la scuola. Questi due fenomeni sociali, in primis quello del piccolo schermo, coltivano a turno inettitudine e ignoranza. In tv vengono trasmessi e insegnati, con (ahimé) ovvio successo di audience, modelli di vita che al di qua dello schermo non hanno assolutamente senso né riscontro reale:
 il modello del Grande Fratello mitizza dei nullafacenti nel migliore dei casi o, nel peggiore, delle zoccole e dei gran casinisti. Vale altrettanto (ma meno) per altri simili (Isola dei Famosi, La Talpa). Il modello di tutti gli altri reality show è, invece, quello dell'ambizione alla fama e al successo come cantanti e ballerini, e colpisce purtroppo tutte le fasce di età: "Ti lascio una canzone" e"Io canto" iniziano ad inculcare l'ambizione al microfono e al palco nei bambini dai 2 ai 12 anni; invece dai 12 ai 30 ci pensano "Amici" di Maria De Filippi e "X Factor" (da non dimenticare il vecchio tentativo-flop di "Operazione Trionfo" ). Nel migliore dei casi, quindi, matura, quasi inconsapevolmente, l'ambizione al successo televisivo. Che non è facilmente raggiungibile, né, soprattutto, è da tutti: il talento è un dono e pochi possono tentare l'impresa; meno ancora riuscire. Nel peggiore dei casi, invece, nei soggetti piazzati davanti alla Tv prevalgono le figure delle veline e deitronisti/troniste con "Striscia la Notizia" e "Uomini e Donne". Non va tralasciato il dettaglio basilare che tutte le trasmissioni sono condite, incorniciate e farcite con culi, grandi tette e - suppongo - bonazzi mascolini tatuati, per interessare e adescare il più vasto pubblico maschile e femminile possibile. Ah, dimenticavo il mega-programma di fine settimana privo di senso: "Buona Domenica", sunto e fiera di tutti gli altri.Così, liquefatto il cervello e aizzati gli ormoni davanti a cotanto spettacolo, i più giovani si incontrano e confrontano a scuola dove, anche grazie a corpi docenti sempre più accomodanti, la cultura diventa con la "Q" maiuscola, lo studio un'utopia e l'eventualità della bocciatura un qualcosa che non desta alcuna preoccupazione nella vita giorno -per-giorno: si formano così le generazioni con profilo sociale di bimbominkia. I bimbiminkia che passano le superiori, poi, si riversano nell'ambiente perfetto dove tutte le degenerazioni viste e desiderate in tv trovano spazio e sfogo: la discoteca, mitica movida. Qui, sia bimbininkia "adulti", magari perfezionati intruzzi, sia altri individui ultratrentenni (che magari avevano pure completato le scuole basse prima della degenerazione attuale, ma a cui si sono comunque piegati entusiasti), vengono stipati (con team di PR, buttafuori e baristi che gli serbano trattamenti da pesci in faccia) a più non posso come sardine in sale sudate e con musica di merda; e qui impersonano gli stereotipi visti in tv (emulando frasi e gesti a cui sono ben stati ammaestrati), si ubriacano, qualche volta litigano o si drogano, riescono a fare sesso.
Così questa generazione, quasi totalmente priva di interessi e stimoli, con il cervello ormai perennemente spento, passa il giorno a fare cazzeggio, spende migliaia di ore su facebook (senza imparare a usare il PC), degrada la scuola, gioca le "bollette", si iscrive all'università "tanto per", ascolta la musica che gli editori scelgono per loro imponendola nei reality (al punto che i vincitori poi si piazzano primi a Sanremo), si veste come la moda impone (sempre in Tv) anche se questo implica portare il culo da fuori (deambulando con qualche difficoltà), non pettinarsi, ecc.
Non scelgono la musica preferita, non scelgono come vestirsi, non studiano, non si formano, insomma: non pensano.
Ecco come gli Italiani sono privi di coscienza critica.
Tre tipici ragazzi incapaci di dire no ai pantaloni di moda, anche se gli cascano
In più sono, per natura di Italiani, in genere un po' codardi, vigliacchi e strafottenti.
A questo punto, è opportuno distinguere in due scaglioni la generazione di degenerati, bimbiminkia e truzzi.
Il primo scaglione è quello delle persone più o meno buone; queste, chiaramente senza facoltà di pensiero e senza coscienza critica, costituiscono degli inetti, o ignavi, in ogni caso ignoranti che non si curano affatto del mondo che li circonda: le strade, l'immondizia, la politica, il prossimo tuo; ciò che accade, sopra o sotto la loro testa, non li turba; l'importante è riempire youtube di
video idioti. (Sui "BiMbImInKiA" vedi anche:«Bimbominkia....la piaga del nuovo millennio» e «Documentario sui "Bimbominkia di Netlog" - ITA» e anche«Documentario sulle Bimbominkia».).
Il secondo scaglione, quello delle personalità appena più negative, in addizione al suddetto profilo dell'inetto-ignavo-ignorante, degenera ulteriormente, compiendo atti del cazzo come imbrattare monumenti con il "No alla tessera", abbandonare i divani e le tv sui cigli della strada, rubare i coperchi dei tombini and so on.

Di questa stragrande maggioranza di individui innocui/abietti (il 90% nazionale) cerebrolesi, può facilmente approfittarsi quel residuo della popolazione ancora un po' intelligente ma con indole negativa: si formano così le classi politiche in genere, dai consigli comunali in su. La restante parte della popolazione, cioè i cittadini intelligenti e buoni, lo prende in quel posto, perché è solitamente meno potente dei sovracittadini intelligenti e negativi che decidono le sorti di tutti: se alcuni riescono a entrare in un qualche organo governativo, sono in minoranza, nulla possono, e alla fine soccombono; e se provano a sensibilizzare quel 90% che condivide i loro stessi problemi, si rendono conto di vivere in mezzo a quell'esercito di zombie, in origine nati umani, ma allevati da quella bàlia di palinsesti ben studiati per neutralizzare le coscienze, e regrediti a esseri lobotomizzati come nel film "Il pianeta delle scimmie".

fonte: http://www.sabatinodesimone.it/societa/la-coscienza-critica-degli-italiani-e-morta.html

Commenti

  1. hai dimenticano il vaticano e la stupida morale cattolica nella tua analisi, che secondo me è l'unico motivo della mancanza di coscienza critica,, del servilismo e della vigliaccheria degli italiani

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