ADDIO AL DECRETO SVILUPPO E AL PASSAGGIO DI RUOLO DEI 65.000 DOCENTI

Non credo di essere un profeta ma immaginavo che dietro alle proposte inserite nel decreto sviluppo a maggio 2011 ci fosse la “gabola”… il trappolone mediatico e pubblicitario a favore del Governo Berlusconi, tante balle costruite ad arte… ma andiamo con ordine. (Paolo Latella)

Leggete di seguito l’articolo pubblicato su Virgilio e i temi di maggiore interesse inseriti nel decreto sviluppo :


Per il decreto Sviluppo la strada sembra ancora in salita. Non ci sono soldi. A sgombrare il campo dai possibili dubbi è stato il premier, Silvio Berlusconi, che ha lasciato intendere come il provvedimento sia tutto ancora da definire. "Stiamo cercando di inventarci qualcosa", ha spiegato escludendo però il ricorso a una patrimoniale alla quale si è detto "personalmente contrario". E anche se le imprese incalzano l'esecutivo ad affrontare la crisi con misure "concrete e credibili" nel dl Sviluppo, perchè ormai "il tempo è scaduto", il presidente del Consiglio fa capire che il testo slitterà ancora. Difficile l'approvazione per questa settimana.


Secondo un retroscena pubblicato oggi da Repubblica, poi, il premier ha spiegato ieri sera "teme l'agguato" perchè il provvedimento invece di essere un rilancio potrebbe "trasformarsi nella più insidiosa delle trappole" in Parlamento per la maggioranza. La valutazione di Berlusconi sarebbe che in Parlamento ci sono numeri troppo risicati. E l'ha detto in una riunione ai ministri "economici" da cui mancava però Giulio Tremonti, ieri sera a Palazzo Grazioli, fino a tarda notte: presenti Paolo Romani, Raffaele Fitto, Renato Brunetta e il coordinatore Alfano.


In ogni caso Sarà varato quando "sarà convincente", senza alcuna fretta. Come a dire di non caricarlo eccessivamente di aspettative: "Conto sul varo del decreto - ha spiegato Berlusconi - appena sarà convincente, cioè quando ci sarà un provvedimento che sia di stimolo a sviluppo e crescita".


Ieri a lanciare l'ultimo appello al governo sono state però tutte le imprese con una lettera inviata al premier da Abi, Confindustria, Rete imprese Italia, Ania e Alleanza cooperative. "L'Italia - affermano le organizzazioni imprenditoriali - ha mezzi, risorse, intelligenze, per risalire la china ma il tempo è scaduto. È allora di fondamentale importanza che il decreto Sviluppo contenga misure strutturali, concrete e credibili, che diano un chiaro segnale di inversione di marcia, in assenza rischierebbero di essere vanificati gli sforzi fatti fino a oggi in ordine alla tenuta dei conti pubblici".

Ma senza risorse difficile che le norme producano gli effetti chiesti dalle imprese. Restano al momento i capitoli a costo zero legati alla semplificazione normativa, anche per le Pmi, insieme alla liberalizzazione delle professioni ed una facilitazione per la nascita di nuove società tra professionisti, cui stanno lavorando i ministri Roberto Calderoli e Renato Brunetta. Di stretta competenza del ministero dello Sviluppo potrebbero esserci norme per la semplificazione normativa in materia energetica e per agevolare l'internazionalizzazione delle imprese.


Ecco i temi di maggiore interesse che vengono cancellati perchè il decreto sviluppo non sarà tramutato in legge:


1. Alleggerimento degli obblighi fiscali: a partire dalla dichiarazione dei redditi dell’anno prossimo, non ci sarà più l’obbligo di comunicare al sostituto datore di lavoro l’aggiornamento dei carichi di famiglia per i quali si ha diritto a detrazioni, se non ci sono variazioni rispetto all’anno precedente;


2. Pagamenti on line dei ticket sanitari: sarà possibile pagare on line i ticket delle prestazioni sanitarie alle Asl. Ospedali e Asl, inoltre, potranno consegnare via web i referti medici;


3. Carta d’identità prima dei 15 anni: la nuova validità sarà di 3 anni per i minori e di 10 per i maggiorenni;


4. Rinegoziazione dei mutui: fino al 31 dicembre 2012, se si ha un reddito Isee inferiore a 30mila euro, le banche sono obbligate ad accettare la richiesta di passare dal tasso variabile a quello fisso, per mutui fino a 150 mila euro;


5. Bonus assunzioni al Sud: a ogni imprenditore che assume un dipendente a tempo indeterminato al Sud spetta un credito d’imposta pari a 300 euro al mese per ciascun lavoratore assunto, dal 2011 al 2013;


6. Assunzione dei precari della scuola: in tre anni assunzione prevista per 65 mila precari della scuola;

7. 90 anni di diritto agli stabilimenti balneari: è stata estesa a 90 anni la durata del diritto di superficie per gli stabilimenti balneari;
il Decreto dovrà essere convertito in legge dal Parlamento entro i 60 giorni successivi alla sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.


Decreto sviluppo: cosa c’era per le famiglie e i lavoratori e che non verrà approvato:


• Fisco: alleggerimento degli obblighi


A partire dalla dichiarazione dei redditi 2012, non ci sarà più l’obbligo di comunicare al sostituto d’imposta (il datore di lavoro) l’aggiornamento dei carichi di famiglia per i quali si ha diritto a detrazioni, se non ci sono variazioni rispetto all’anno precedente. Sarà il fisco stesso ad effettuare i controlli necessari.

• Pagamenti on line dei ticket sanitari
Dopo 3 mesi dalla conversione in legge del Decreto, sarà possibile – dove le strutture sanitarie sono in grado di farlo – pagare on line i ticket delle prestazioni sanitarie alle Asl. Ospedali e Asl, inoltre, potranno consegnare via web i referti medici.


• Carta d’identità prima dei 15 anni
Viene immediatamente soppresso il limite di età di 15 anni necessario per ottenere la carta d’identità, la cui validità sarà di 3 anni per i minori e di 10 per i maggiorenni. Il vecchio documento, in teoria, dovrebbe cedere il passo alla “carta d’identità elettronica”, un progetto che però è già attivo dal 2000 ma con scarsi risultati pratici.


• Silenzio assenso per le costruzioni
Quando si richiede il “permesso di costruire”, nell’ambito dell’edilizia privata, d’ora in poi vale la regola del silenzio-assenso: se dopo un certo periodo dalla presentazione della domanda l’Amministrazione non risponde, si intende automaticamente che approva. Tale periodo è di 90 giorni nei comuni con meno di 100 mila abitanti e 150 giorni in quelli più grandi.


• Rinegoziazione dei mutui
Fino al 31 dicembre 2012, le banche sono obbligate ad accettare la richiesta di passare dal tasso variabile a quello fisso, per mutui fino a 150 mila euro. Ma il mutuatario, oltre ad essere in regola con le rate, deve avere un reddito basso: al massimo 30 mila euro di Isee.


• Case da ricostruire il 20 per cento più grandi
Per incentivare la demolizione e ricostruzione di edifici, nelle zone urbane degradate, il “premio” in volume a disposizione delle abitazioni private, nell’ambito del Piano casa, sarà del 20 per cento. Gli edifici non abitativi potranno invece aumentare in volume del 10 per cento.


• Bonus assunzioni al Sud
A ogni imprenditore che assume un dipendente a tempo indeterminato al Sud spetta un credito d’imposta pari a 300 euro al mese per ciascun lavoratore assunto, dal 2011 al 2013.


• Assunzione dei precari della scuola
Assunzione prevista per 65 mila precari della scuola. La stabilizzazione dovrebbe essere spalmata su tre anni, per aggirare la norma europea contro gli abusi dei contratti a termine.


• Scheda carburanti più semplice
Viene soppresso l’obbligo di compilazione della scheda carburante, per chi paga con moneta elettronica presso i distributori.


• Niente spesometro per pagamenti con le carte
Lo spesometro è uno strumento che consente al Fisco di controllare le spese effettuate dal contribuente, per verificare poi che siano compatibili col livello di reddito dichiarato. Col nuovo Decreto, vengono esclusi dallo spesometro i pagamenti con carte di credito, di debito o prepagate.



• 90 anni di diritto agli stabilimenti balneari
Nell’ambito dei provvedimenti a favore dei distretti turistico-alberghieri, è stata estesa a 90 anni la durata del diritto di superficie per gli stabilimenti balneari, che potrà riguardare anche aree già occupate lungo le coste da edificazioni esistenti.


TUTTO QUESTO DELIRIO E' SUPPORTATO ANCHE DAI SINDACATI "GIALLI"



Paolo Latella
Segretario Unicobas Scuola Lombardia
 cell. 3386389450






fonte giornalistica: http://notizie.virgilio.it/politica/berlusconi-rimanda-dl-sviluppo-non-ci-sono-soldi_157425.html

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