Ecco il pensiero del Ministro Gelmini sulla scuola pubblica e l'Università



Tra gennaio e luglio 2011 il Ministro Gelmini ha così espresso le proprie idee sulla scuola pubblica e l'Università.

Il Ministro dell'Istruzione (Pubblica nel nome del ministero è stato cancellato ) ha spiegato perchè gli insegnanti italiani guadagnano poco.

Ha ribadito: “ « ...[...]Sono pagati pochissimo perchè sono troppi, sono quantitativamente superiori al fabbisogno, un insegnante di scuola superiore con 15 anni di anzianità guadagna 20 mila euro in meno del collega tedesco. Questo non è giusto, ma se si aumenta il loro numero all’infinito sono proletarizzati, … […] nella riforma non ci sono tagli alla scuola, ma tagli agli sprechi. Mi sentirei in colpa se avessi tagliato sulla qualità della scuola, non ho licenziato nessuno, ma abbiamo contenuto la pianta organica e liberato risorse che hanno permesso di non bloccare gli scatti di anzianità per gli insegnanti, la spesa nella scuola è aumentata del 30% negli ultimi 10 anni. Sono quasi 200 mila i bidelli, vengono spesi 600 milioni per le imprese di pulizia, ci sono più bidelli che carabinieri per avere delle scuole sporche, la scuola deve tornare a essere un ascensore sociale ma per farlo bisogna cambiare le regole. Per quanto riguarda gli insegnanti di sostegno c’è un problema di distribuzione, sono favorevole al fatto che ci siano investimenti privati nelle università, non c’è nulla di male se i privati entrano nei consigli di amministrazione delle università. Bisogna superare la contrapposizione tra pubblico e privato». (Afe/Ct/Adnkronos).

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