Vendola, "Berlusconi, sei un bigotto"...
"Serve a questa classe dirigente ad avere una generazione narcotizzata dal trash e dalla pornografia"
Oggi Nichi Vendola ha replicato al discorso di Berlusconi:
Berlusconi, sei un bigotto: ieri sei andato a un congresso semisacrestanico, hai detto quelle cose per farti perdonare il bunga bunga, sei andato a quel congresso di sepolcri imbiancati per farti perdonare il bunga-bunga. Se avesse un figlio gay che sofferenza regalerebbe a quel figlio questo suo modo di essere intollerante e di vedere la vita senza rispetto per gli altri.
Ci vuole un Paese che investe nella scuola pubblica perché é il cuore della crescita economica. Capisco che lei (Berlusconi, ndr) sente inimicizia verso la scuola pubblica perché è stata la crisi della scuola pubblica nel quindicennio delle sue televisioni a creare un'egemonia culturale che serve a questa classe dirigente ad avere una generazione narcotizzata dal trash e dalla pornografia.
Ieri Berlusconi ha usato parole pesanti contro la scuola pubblica, asserendo che i genitori sono liberi di iscrivere i propri figli anche in altri istituti (privati). L’accusa alla scuola pubblica, è quella in base alla quale “gli insegnanti inculcano idee diverse da quelle che vengono trasmesse nelle famiglie”.
Uno degli altri attacchi del premier, ha riguardato anche l’omosessualità e le coppie gay in particolare, ed in merito a tale argomento ha asserito “Finché governeremo noi, non ci saranno mai equiparazioni tra le coppie gay e la famiglia tradizionale, così come non saranno mai possibili le adozioni di bambini per le coppie omosessuali”.
Piccolo accenno anche al celebre bunga bunga, sul quale il presidente del Consiglio è voluto ritornare per dare nuovamente la sua interpretazione:
fonti: www.topnotizie.it, www.agi.it, http://www.idocentiscapigliati.com/Non è quello che viene descritto. Andiamo a scherzare, a ridere, a fare quattro salti, a bere qualcosa, ma sempre con grande eleganza e senso di rispetto per tutti, nell’ambito di una casa dove non possono che succedere cose moralmente a posto.
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